La città
Benvenuti a Barletta, la Città dove lo sport è utopia
Stadi, tensostruttura e palazzetti tra immobilismi e burocrazia. Si susseguono le lamentele delle società sportive
Barletta - lunedì 11 marzo 2013
7.04
Se è vero come è vero che fare sport fa bene al fisico (e non solo), a Barletta praticare discipline sportive diventa sempre più difficile. Ne sanno qualcosa le realtà associative sportive della Città della Disfida, che giorno dopo giorno lottano per permettere ai propri tesserati una regolare attività, agonistica o amatoriale che sia. Le strutture certo a Barletta non mancano, ma le stesse, per un motivo o per l'altro, rendono complicata la pratica quotidiana.
Il caso più lampante è quello dello stadio "Cosimo Puttilli", sul quale da ormai troppi mesi la politica locale ha preferito stendere una obnubilata coltre sapientemente ricamata da immobilismo e burocrazia. La struttura, infatti, avrebbe da tempo bisogno di un adeguamento per rendere lo spettacolo sul rettangolo verde più visibile, ma con le dimissioni di Maffei la situazione si è pesantemente arenata, proprio a poche settimane dall'esito delle ormai "celeberrime" buste presentate dalle società che avrebbero dovuto costruire le nuove tribune. Situazione complicata anche per quel che riguarda lo stadio "Lello Simeone". Il vecchio tempio del Barletta, teatro di tante "battaglie" a tinte biancorosse, adesso è la "casa" del rugby e del football americano, ma ospita anche numerose società di calcio giovanile. La struttura avrebbe bisogno di un restyling pressoché totale, ma l'unico intervento deciso, completato lo scorso ottobre, ha lasciato praticamente inalterate le condizioni del terreno di gioco.
Il vecchio e glorioso "Simeone", in caso di avverse condizioni atmosferiche, si trasforma in un'enorme pozzanghera di fango. Tematiche differenti affliggono i due palazzetti: il "PalaBorgia", meglio conosciuto dal pubblico barlettano come "PalaConcerti", accoglie basket e calcio a 5, ma le tariffe esose della struttura non consentono a tante altre realtà sportive di sfruttare le potenzialità della stessa. Per la legge del contrappasso, il "PalaMarchiselli" è ambito da diverse formazioni, che si susseguono senza alcuna sosta rischiando continui accavallamenti. Situazione tragicomica, invece, per l'ormai celeberrima Tensostruttura, ubicata all'interno del recinto del "Manzi-Chiapulin". Nonostante la consegna della struttura sia avvenuta poco meno di un anno fa (per l'esattezza il 22 marzo 2012), la stessa non è mai stata utilizzata: spicca, tra le tante "stranezze" la distanza tra la struttura e gli spogliatoi.
Da questa disamina si evincono le quotidiane difficoltà delle tante associazioni sportive che giorno dopo giorno provano a fare sport a Barletta. La pratica sportiva, purtroppo, a Barletta è sempre più utopia, è sempre più una missione impossibile.
Il caso più lampante è quello dello stadio "Cosimo Puttilli", sul quale da ormai troppi mesi la politica locale ha preferito stendere una obnubilata coltre sapientemente ricamata da immobilismo e burocrazia. La struttura, infatti, avrebbe da tempo bisogno di un adeguamento per rendere lo spettacolo sul rettangolo verde più visibile, ma con le dimissioni di Maffei la situazione si è pesantemente arenata, proprio a poche settimane dall'esito delle ormai "celeberrime" buste presentate dalle società che avrebbero dovuto costruire le nuove tribune. Situazione complicata anche per quel che riguarda lo stadio "Lello Simeone". Il vecchio tempio del Barletta, teatro di tante "battaglie" a tinte biancorosse, adesso è la "casa" del rugby e del football americano, ma ospita anche numerose società di calcio giovanile. La struttura avrebbe bisogno di un restyling pressoché totale, ma l'unico intervento deciso, completato lo scorso ottobre, ha lasciato praticamente inalterate le condizioni del terreno di gioco.
Il vecchio e glorioso "Simeone", in caso di avverse condizioni atmosferiche, si trasforma in un'enorme pozzanghera di fango. Tematiche differenti affliggono i due palazzetti: il "PalaBorgia", meglio conosciuto dal pubblico barlettano come "PalaConcerti", accoglie basket e calcio a 5, ma le tariffe esose della struttura non consentono a tante altre realtà sportive di sfruttare le potenzialità della stessa. Per la legge del contrappasso, il "PalaMarchiselli" è ambito da diverse formazioni, che si susseguono senza alcuna sosta rischiando continui accavallamenti. Situazione tragicomica, invece, per l'ormai celeberrima Tensostruttura, ubicata all'interno del recinto del "Manzi-Chiapulin". Nonostante la consegna della struttura sia avvenuta poco meno di un anno fa (per l'esattezza il 22 marzo 2012), la stessa non è mai stata utilizzata: spicca, tra le tante "stranezze" la distanza tra la struttura e gli spogliatoi.
Da questa disamina si evincono le quotidiane difficoltà delle tante associazioni sportive che giorno dopo giorno provano a fare sport a Barletta. La pratica sportiva, purtroppo, a Barletta è sempre più utopia, è sempre più una missione impossibile.