Territorio
Basta con gli anni zero a Canne della Battaglia
Lettera del presidente dell'Archeoclub, Pietro Doronzo. «Bisogna fare chiarezza sul piano amministrativo e gestionale»
Barletta - giovedì 9 agosto 2012
Spenti i riflettori sulle rituali celebrazioni del 2228° anniversario della Battaglia di Canne del 216 a.C., in cui Annibale e il suo esercito cartaginese sconfissero, nella piana dell'Ofanto, le legioni Romane comandate dai consoli Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone, celebrazioni quest'anno coincidenti anche con il 75° anniversario dell'acquisto della Cittadella da parte del Comune di Barletta, restano del tutto irrisolte le problematiche connesse alla valorizzazione dell'area archeologica della cittadella, da troppo tempo priva dei più fondamentali servizi di accoglienza turistica. Ma siamo davvero all'anno zero?
Già all'inizio del 2011, all'atto della costituzione dell'Associazione di Promozione Sociale (APS) "Archeoclub di Barletta", in diretta continuità con l'attività di Archeoclub d'Italia - Sede di Barletta, l'associazione aveva denunciato la gravità della cessazione definitiva della gestione dei servizi aggiuntivi presso l'Antiquarium di Canne della Battaglia, con il rischio che una permanente e definitiva apertura gratuita nel lungo periodo avrebbe determinato, nei fatti, una svalutazione dell'offerta culturale dell'area, con il rischio in futuro anche della chiusura dell'Antiquarium e del Parco archeologico. L'Assemblea all'epoca aveva invitato l'Amministrazione Comunale ad attivare una adeguata sinergia con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per inserire anche l'area di Canne della Battaglia in un sistema integrato di valorizzazione e fruizione dei beni culturali del territorio. Purtroppo nulla si è fatto e su Canne si è abbattuta nel 2011 anche la tegola del definanziamento da parte della Regione Puglia del II lotto di "Lavori di riqualificazione dei sistemi di fruizione del Parco archeologico di Canne della Battaglia: completamento, sistemazione e valorizzazione dell'Antiquarium", per un importo di ben 750.000,00 euro di fondi comunitari, a causa dei ritardi nell'espletamento delle procedure di gara e di assegnazione dei lavori da parte dell'Amministrazione Comunale di Barletta.
A fronte di tutto ciò in una recente intervista a stampa del 27 luglio u.s. il Sindaco ing. Nicola Maffei ha annunciato di aver "coinvolto personalità di alto profilo, perché preferisco la collaborazione e la condivisione delle idee, soprattutto quelle buone, alla battaglia per affermare ciascuno i propri interessi". Aggiunge anche che "quell'ampliamento di Antiquarium non è la cosa più necessaria al sito, prima di tutto serve mettere da parte gli interessi personalisitici e la voglia di visibilità, e lavorare". Questa associazione, che si è sempre messa a disposizione dell'Amministrazione Comunale per lavorare per Canne, coglie però in queste parole una profonda contraddizione tra la dichiarata disponibilità alla collaborazione e alla condivisione delle idee, e il silenzio su che cosa si vorrebbe fare, rimandando a misteriose personalità di alto profilo che sarebbero in grado 'quasi magicamente' di far rivivere Canne. Un approccio diverso almeno nella forma è stato invece adottato dalla Commissione consiliare attività produttive che ha convocato il giorno 23 luglio u.s., Pietro Doronzo (Archeoclub di Barletta), Nino Vinella (Comitato Pro Canne della Battaglia) e Ruggiero Lombardi (Associazione Nazionale Archeologi) per raccogliere notizie sul malfunzionamento del sito, verbalizzare e riferire in Consiglio comunale, anche in vista del redigendo Bilancio di previsione 2012.
Con riferimento alla seduta di Commissione Consiliare lo scrivente, in qualità di Presidente dell'Archeoclub di Barletta, dopo aver ringraziato per l'invito ricevuto, ha evidenziato innanzi tutto che la Commissione abbia invitato solo alcune Associazioni e non per esempio la Consulta, così come previsto dallo Statuto Comunale. Le Consulte, infatti, non sono state mai costituite anche per mancanza degli appositi regolamenti. Ha invitato, pertanto, i consiglieri presenti (Dibenedetto, Vitobello e Ruta) a farsi portavoce presso il Presidente del Consiglio per tale inadempienza ormai cronica, proprio nello spirito della maggiore partecipazione possibile della cittadinanza e delle sue realtà associative.
In considerazione delle numerose criticità che caratterizzano l'area archeologica di Canne della Battaglia, questa Associazione ritiene indispensabile fare chiarezza sul piano amministrativo e gestionale, forse poco noto ai più, poiché si ritiene indispensabile prima di sperare di trovare soluzioni, conoscere quale sia la reale situazione insistente sull'intera area archeologica.
Nel 1999 fu sottoscritto un protocollo d'intesa tra Comune di Barletta e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per una gestione più integrata di tutto il sito secondo le proprie competenze. A distanza di 13 anni i risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche perché quell'atto non era esaustivo nel senso che andava accompagnato da altri più puntuali protocolli. Tutta l'area di proprietà comunale è di circa 130 mila metri quadri, quella dello Stato è di circa 36 mila mq. più l'immobile adibito ad Antiquarium. Il rilancio di Canne della Battaglia non può che partire da un rilancio del dialogo e da una precisa assunzione di impegni che i due Enti Pubblici devono avere su queste proprietà. La Soprintendenza oggi si limita solo alle attività di vigilanza e custodia del museo e delle aree archeologiche in orari predisposti secondo i canoni nazionali. Da poco più di un anno non esiste la gestione della biglietteria e del bookshop, quindi l'ingresso alle aree è gratuito. Il Comune ha la gestione di pulizia, diserbo e la vigilanza notturna. Piuttosto che 'stracciare' il protocollo d'intesa del 1999 fra Comune e Soprintendenza, quasi che il Comune possa fare da solo, occorre aggiornarlo e renderlo veramente operativo! Proprio l'imminenza della predisposizione ed approvazione da parte del Consiglio Comunale del bilancio previsionale per l'anno 2012, potrebbe essere invece l'occasione per prevedere, appunto, un capitolo "Canne" finalizzato a migliorare la manutenzione ordinaria e le attività di valorizzazione tipiche di ogni sito archeologico e non altro! Quello che da sempre è mancato nella nostra città è stata una reale politica di gestione ordinaria ed integrata dei beni culturali e dei relativi servizi aggiuntivi.
A tal fine si rinnova l'invito al Sindaco e all'Amministrazione Comunale nel suo complesso ad attivare una adeguata e reale sinergia con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per inserire anche l'area di Canne della Battaglia in un sistema integrato di valorizzazione e fruizione dei beni culturali del territorio. Solo la messa in rete di tutti i numerosi beni culturali statali e comunali (Parco e Antiquarium di Canne, Palazzo Della Marra, Castello Svevo, Chiesa dei Greci, Cantina della Sfida) e l'introduzione di un sistema di gestione integrata di tutti questi beni (con biglietteria unica, servizio di visite guidate, attivazione di bookshop e servizi di ristorazione, ….) potrà infatti determinare un sistematico (e non solo episodico) rilancio culturale ed economico del patrimonio storico-culturale locale.
Ancora troppo spesso si continua ad individuare solo a parole nel settore dei beni culturali uno dei comparti economici capace di generare prospettive di sviluppo economico ed occupazionale, senza che poi ci si adoperi concretamente e fattivamente in tal senso.
Già all'inizio del 2011, all'atto della costituzione dell'Associazione di Promozione Sociale (APS) "Archeoclub di Barletta", in diretta continuità con l'attività di Archeoclub d'Italia - Sede di Barletta, l'associazione aveva denunciato la gravità della cessazione definitiva della gestione dei servizi aggiuntivi presso l'Antiquarium di Canne della Battaglia, con il rischio che una permanente e definitiva apertura gratuita nel lungo periodo avrebbe determinato, nei fatti, una svalutazione dell'offerta culturale dell'area, con il rischio in futuro anche della chiusura dell'Antiquarium e del Parco archeologico. L'Assemblea all'epoca aveva invitato l'Amministrazione Comunale ad attivare una adeguata sinergia con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per inserire anche l'area di Canne della Battaglia in un sistema integrato di valorizzazione e fruizione dei beni culturali del territorio. Purtroppo nulla si è fatto e su Canne si è abbattuta nel 2011 anche la tegola del definanziamento da parte della Regione Puglia del II lotto di "Lavori di riqualificazione dei sistemi di fruizione del Parco archeologico di Canne della Battaglia: completamento, sistemazione e valorizzazione dell'Antiquarium", per un importo di ben 750.000,00 euro di fondi comunitari, a causa dei ritardi nell'espletamento delle procedure di gara e di assegnazione dei lavori da parte dell'Amministrazione Comunale di Barletta.
A fronte di tutto ciò in una recente intervista a stampa del 27 luglio u.s. il Sindaco ing. Nicola Maffei ha annunciato di aver "coinvolto personalità di alto profilo, perché preferisco la collaborazione e la condivisione delle idee, soprattutto quelle buone, alla battaglia per affermare ciascuno i propri interessi". Aggiunge anche che "quell'ampliamento di Antiquarium non è la cosa più necessaria al sito, prima di tutto serve mettere da parte gli interessi personalisitici e la voglia di visibilità, e lavorare". Questa associazione, che si è sempre messa a disposizione dell'Amministrazione Comunale per lavorare per Canne, coglie però in queste parole una profonda contraddizione tra la dichiarata disponibilità alla collaborazione e alla condivisione delle idee, e il silenzio su che cosa si vorrebbe fare, rimandando a misteriose personalità di alto profilo che sarebbero in grado 'quasi magicamente' di far rivivere Canne. Un approccio diverso almeno nella forma è stato invece adottato dalla Commissione consiliare attività produttive che ha convocato il giorno 23 luglio u.s., Pietro Doronzo (Archeoclub di Barletta), Nino Vinella (Comitato Pro Canne della Battaglia) e Ruggiero Lombardi (Associazione Nazionale Archeologi) per raccogliere notizie sul malfunzionamento del sito, verbalizzare e riferire in Consiglio comunale, anche in vista del redigendo Bilancio di previsione 2012.
Con riferimento alla seduta di Commissione Consiliare lo scrivente, in qualità di Presidente dell'Archeoclub di Barletta, dopo aver ringraziato per l'invito ricevuto, ha evidenziato innanzi tutto che la Commissione abbia invitato solo alcune Associazioni e non per esempio la Consulta, così come previsto dallo Statuto Comunale. Le Consulte, infatti, non sono state mai costituite anche per mancanza degli appositi regolamenti. Ha invitato, pertanto, i consiglieri presenti (Dibenedetto, Vitobello e Ruta) a farsi portavoce presso il Presidente del Consiglio per tale inadempienza ormai cronica, proprio nello spirito della maggiore partecipazione possibile della cittadinanza e delle sue realtà associative.
In considerazione delle numerose criticità che caratterizzano l'area archeologica di Canne della Battaglia, questa Associazione ritiene indispensabile fare chiarezza sul piano amministrativo e gestionale, forse poco noto ai più, poiché si ritiene indispensabile prima di sperare di trovare soluzioni, conoscere quale sia la reale situazione insistente sull'intera area archeologica.
Nel 1999 fu sottoscritto un protocollo d'intesa tra Comune di Barletta e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per una gestione più integrata di tutto il sito secondo le proprie competenze. A distanza di 13 anni i risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche perché quell'atto non era esaustivo nel senso che andava accompagnato da altri più puntuali protocolli. Tutta l'area di proprietà comunale è di circa 130 mila metri quadri, quella dello Stato è di circa 36 mila mq. più l'immobile adibito ad Antiquarium. Il rilancio di Canne della Battaglia non può che partire da un rilancio del dialogo e da una precisa assunzione di impegni che i due Enti Pubblici devono avere su queste proprietà. La Soprintendenza oggi si limita solo alle attività di vigilanza e custodia del museo e delle aree archeologiche in orari predisposti secondo i canoni nazionali. Da poco più di un anno non esiste la gestione della biglietteria e del bookshop, quindi l'ingresso alle aree è gratuito. Il Comune ha la gestione di pulizia, diserbo e la vigilanza notturna. Piuttosto che 'stracciare' il protocollo d'intesa del 1999 fra Comune e Soprintendenza, quasi che il Comune possa fare da solo, occorre aggiornarlo e renderlo veramente operativo! Proprio l'imminenza della predisposizione ed approvazione da parte del Consiglio Comunale del bilancio previsionale per l'anno 2012, potrebbe essere invece l'occasione per prevedere, appunto, un capitolo "Canne" finalizzato a migliorare la manutenzione ordinaria e le attività di valorizzazione tipiche di ogni sito archeologico e non altro! Quello che da sempre è mancato nella nostra città è stata una reale politica di gestione ordinaria ed integrata dei beni culturali e dei relativi servizi aggiuntivi.
A tal fine si rinnova l'invito al Sindaco e all'Amministrazione Comunale nel suo complesso ad attivare una adeguata e reale sinergia con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per inserire anche l'area di Canne della Battaglia in un sistema integrato di valorizzazione e fruizione dei beni culturali del territorio. Solo la messa in rete di tutti i numerosi beni culturali statali e comunali (Parco e Antiquarium di Canne, Palazzo Della Marra, Castello Svevo, Chiesa dei Greci, Cantina della Sfida) e l'introduzione di un sistema di gestione integrata di tutti questi beni (con biglietteria unica, servizio di visite guidate, attivazione di bookshop e servizi di ristorazione, ….) potrà infatti determinare un sistematico (e non solo episodico) rilancio culturale ed economico del patrimonio storico-culturale locale.
Ancora troppo spesso si continua ad individuare solo a parole nel settore dei beni culturali uno dei comparti economici capace di generare prospettive di sviluppo economico ed occupazionale, senza che poi ci si adoperi concretamente e fattivamente in tal senso.