Politica
Bartolo Tatò definitivamente ha detto SI a Barletta e al Centrodestra
Si candida per opporsi al Sindaco uscente Nicola Maffei vincente alle Primarie del Centrosinistra. Situazione nuova per i barlettani
Barletta - lunedì 21 febbraio 2011
13.46
L'imprenditore persegue, in ogni caso, la linea di condotta del riserbo nei confronti degli organi di informazione. Non desidera interpretazioni in questa fase importante. Il suo SI definitivo, merita in ogni caso una considerazione di merito. Si poteva supporre, ed era facile e comunque arbitrario supporlo, che la sua cautela avrebbe avuto negativa soluzione se, per l'appunto il candidato del Centrosinistra dopo l'esito Primarie fosse stato tra i tre il più forte.
Invece Bartolo Tatò, inventa lo stile della sfida politica più difficile, più ardua: battere Nicola Maffei e il il 59% scaturito dalle Primarie. Persegue quanto gli è più congeniale ovvero essere imprenditore prima che politico e la sfida elettorale, ne siamo convinti, assumerà un piano subordinato rispetto alla visione più strettamente politica. Maffei dovrà diventare imprenditore se vorrà misurarsi con il collaudato uomo di impresa. Il manager contro il politico. Non sarà una competizione tra Centrosinistra e Centrodestra; si animeranno davvero tutti i valori del decisionismo più duro.
Senza tentennamenti, il coraggio amministrativo di cui Barletta ha bisogno senza subire interferenze e accomodamenti. Nessuna partigianeria, ma Bartolo Tatò ha già fatto intendere che ogni decisione gli rimarrà propria, non inteferibile. E siamo certi che anche Maffei gradirà un competitor di rango. I cittadini, i barlettani hanno di fronte una situazione nuova. Ben venga!
Invece Bartolo Tatò, inventa lo stile della sfida politica più difficile, più ardua: battere Nicola Maffei e il il 59% scaturito dalle Primarie. Persegue quanto gli è più congeniale ovvero essere imprenditore prima che politico e la sfida elettorale, ne siamo convinti, assumerà un piano subordinato rispetto alla visione più strettamente politica. Maffei dovrà diventare imprenditore se vorrà misurarsi con il collaudato uomo di impresa. Il manager contro il politico. Non sarà una competizione tra Centrosinistra e Centrodestra; si animeranno davvero tutti i valori del decisionismo più duro.
Senza tentennamenti, il coraggio amministrativo di cui Barletta ha bisogno senza subire interferenze e accomodamenti. Nessuna partigianeria, ma Bartolo Tatò ha già fatto intendere che ogni decisione gli rimarrà propria, non inteferibile. E siamo certi che anche Maffei gradirà un competitor di rango. I cittadini, i barlettani hanno di fronte una situazione nuova. Ben venga!