Cronaca
Barletta torna in zona gialla dal 15 dicembre insieme agli altri Comuni della Bat
«Oggi possiamo dire che i segnali di miglioramento si vanno progressivamente consolidando»
Barletta - domenica 13 dicembre 2020
22.39 Comunicato Stampa
Per massima chiarezza - La zona gialla entrerà in vigore da martedì 15 dicembre.
«Sulla base delle verifiche effettuate dal Dipartimento Salute della Regione Puglia sull'ultima settimana di monitoraggio, non verrà prorogata la zona arancione nei comuni delle province Bat e di Foggia che erano stati oggetto di ordinanza la settimana scorsa, e che quindi da domani rientrano in zona gialla come l'intera Puglia». Lo comunica il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
«Stiamo verificando con i sindaci di Gravina ed Altamura i dati di questi comuni della Citta Metropolitana di Bari per decidere se prorogare o meno. La nostra regione - che non è mai entrata in zona rossa – è stata colpita dalla seconda ondata più tardi di altre regioni, ma con numeri altissimi pari a 67mila contagi a fronte di soli 5mila delle prima ondata. Oggi possiamo dire che i segnali di miglioramento che avevano già portato il Ministero della Salute e l'ISS a riclassificare tutta la Puglia in zona gialla la settimana scorsa, e che sono state confermati con l'ultimo report di monitoraggio, si vanno progressivamente consolidando e interessano ormai tutte le province.
Si riducono i contagi e si riducono i ricoveri e questo grazie al rispetto delle misure restrittive, nonostante i sacrifici che hanno comportato: noi continueremo a monitorare strettamente la situazione, comune per comune, ospedale per ospedale, come abbiamo sempre fatto, per essere pronti a intervenire se la situazione dovesse cambiare. Questo è però un momento delicato: se vogliamo che la curva dei contagi continui a scendere e, soprattutto, se vogliamo che non torni a salire, i comportamenti che ciascuno di noi terrà nei prossimi giorni sono decisivi.
Dobbiamo mantenere alta la guardia, rispettare le misure di prevenzione in ogni luogo, al lavoro, durante il tempo libero, in casa. Solo così potremo evitare di tornare alle limitazioni delle settimane scorse, o a misure ancora più stringenti, che sono devastanti per tante categorie produttive, e proteggere noi stessi e le persone più fragili a cui vogliamo bene».
«Sulla base delle verifiche effettuate dal Dipartimento Salute della Regione Puglia sull'ultima settimana di monitoraggio, non verrà prorogata la zona arancione nei comuni delle province Bat e di Foggia che erano stati oggetto di ordinanza la settimana scorsa, e che quindi da domani rientrano in zona gialla come l'intera Puglia». Lo comunica il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
«Stiamo verificando con i sindaci di Gravina ed Altamura i dati di questi comuni della Citta Metropolitana di Bari per decidere se prorogare o meno. La nostra regione - che non è mai entrata in zona rossa – è stata colpita dalla seconda ondata più tardi di altre regioni, ma con numeri altissimi pari a 67mila contagi a fronte di soli 5mila delle prima ondata. Oggi possiamo dire che i segnali di miglioramento che avevano già portato il Ministero della Salute e l'ISS a riclassificare tutta la Puglia in zona gialla la settimana scorsa, e che sono state confermati con l'ultimo report di monitoraggio, si vanno progressivamente consolidando e interessano ormai tutte le province.
Si riducono i contagi e si riducono i ricoveri e questo grazie al rispetto delle misure restrittive, nonostante i sacrifici che hanno comportato: noi continueremo a monitorare strettamente la situazione, comune per comune, ospedale per ospedale, come abbiamo sempre fatto, per essere pronti a intervenire se la situazione dovesse cambiare. Questo è però un momento delicato: se vogliamo che la curva dei contagi continui a scendere e, soprattutto, se vogliamo che non torni a salire, i comportamenti che ciascuno di noi terrà nei prossimi giorni sono decisivi.
Dobbiamo mantenere alta la guardia, rispettare le misure di prevenzione in ogni luogo, al lavoro, durante il tempo libero, in casa. Solo così potremo evitare di tornare alle limitazioni delle settimane scorse, o a misure ancora più stringenti, che sono devastanti per tante categorie produttive, e proteggere noi stessi e le persone più fragili a cui vogliamo bene».