Funzione Pubblica Cgil Bat
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Scuola e Lavoro

Barletta, Fp Cgil Bat: «L’amministrazione tuteli il pubblico impiego»

La nota del segretario Roberto Cannone

«Quando l'Amministrazione comunale di Barletta capirà che è ora di dare il via ad una vera politica del personale con regole certe a salvaguardia soprattutto dei salari accessori del personale tutto? Questa è la domanda che il Segretario Provinciale Roberto Cannone pone all'Amministrazione Cannito». Così il segretario della Funzione Pubblica Cgil Bat, Roberto Cannone.

«I lavoratori, che in questi anni hanno contribuito con sacrificio e grande senso di appartenenza al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell'Amministrazione, rappresentano una risorsa da valorizzare; è grazie al loro lavoro quotidiano che, nonostante le gravissime carenze di organico, sono assicurati i livelli dei servizi che incidono direttamente sulla vita dei cittadini della comunità Barlettana. Ci riferiamo agli organici di tutti i settori con carenza di personale a causa dei numerosi pensionamenti e mobilità verso altri enti; alla mancanza di corsi di formazione e aggiornamento del personale, il tutto accompagnato dall'assenza di adeguati riconoscimenti economici.
Dopo anni di sacrificio occorre un nuovo slancio sul versante delle politiche del personale, rispetto alle quali il completamento delle procedure per le progressioni economiche orizzontali, rappresenta sicuramente una priorità da perseguire. In quest' ottica è necessario garantire un congruo incremento del fondo da destinare alla produttività. L'incremento del fondo risorse decentrate è, d'altronde, strumento a supporto degli istituti disciplinati nella contrattazione integrativa il cui percorso, va affrontato in tempi brevi; allo stesso tempo bisogna dare seguito al pagamento della produttività per l'anno 2023, ad oggi ferma al palo.

Ma vogliamo soffermarci ancora più incisivamente sulla gravissima carenza di personale che va necessariamente affrontata cominciando dalla valorizzazione del personale in servizio attivando la procedura delle progressioni verticali in deroga entro dicembre 2025 (termine ultimo), dando avvio ad un piano assunzionale serio e straordinario per i profili amministrativi, contabili, tecnici e dell'area vigilanza. Vi è la necessità di rendere attrattivo l'ente e non ridurlo a semplice area di transito. Ma per rendere attrattivo l'Ente è necessario adottare appunto una politica del personale seria e lungimirante e non del "vivere la giornata". Attrattivo lo diventa se la qualità del lavoro migliora, se il benessere organizzativo viene preso in seria considerazione, migliora se i carichi di lavoro diminuisco, migliora se la sicurezza nei luoghi di lavoro è efficace ed efficiente; attrattivo l'Ente lo diventa se anche l'aspetto economico migliora, ma evidentemente tutto questo non rientra nelle priorità del Comune di Barletta. Sul personale dipendente ne abbiamo sentite tante, troppe ma la verità la diamo Noi; nel 2014 i dipendenti in servizio presso il Comune di Barletta erano 328 tra i quali anche lavoratori a tempo determinato, nel 2024 i dipendenti in servizio erano 323 tra i quali anche personale a tempo determinato, nonostante le famigerate 65 assunzioni tanto enfatizzate in consiglio comunale, certo bisogna dare atto delle assunzioni avviate e concluse dall'Amministrazione ma la verità è che nel frattempo, in 10 anni le competenze dei Comuni sono aumentate, ci sono stati i tanto famosi progetti PNRR e tanto altro ancora ma le risorse umane sono rimaste invariate se non diminuite. Questa gravissima carenza di organico ci restituisce un Comune in affanno. Insomma una carenza generale di personale, aggravata da consolidate prassi che ha trasformato l'Ente in un viatico per entrare nelle pubbliche amministrazioni per essere poi utilizzato come bacino cui attingere per mobilità interne o verso altre amministrazioni.

In generale quindi, sono tante le difficoltà e criticità che determinano un malessere comune all'interno dell'Ente e che vanno affrontate attraverso una riorganizzazione tale da garantire un miglior utilizzo del personale in servizio; una generalizzata partecipazione dei lavoratori alle forme di salario accessorio; una programmazione dei piani di formazione rivolti a tutto il personale e che rispondono non solo alle istanze di riqualificazione del personale ma alle esigenze di modernizzazione della stessa amministrazione. Analoga cura deve essere prestata agli ambienti nei quali i lavoratori operano. Gli aspetti economici delle Lavoratrici e Lavoratori invece è sotto gli occhi di tutti, i salari sono inadeguati al lavoro svolto ma soprattutto all'inflazione galoppante, basti pensare che il nuovo Contratto Collettivo Nazionale Lavoro proposto dal Governo prevede un incremento del 5,78% rispetto ad un indice di inflazione pari al 16,5% con un aumento medio netto mensile di € 38,66.
Magari l'Amministrazione comunale potrebbe farsi portavoce nei confronti del Governo chiedendo maggiori risorse per gli adeguamenti contrattuali. Chissà. La qualità del servizio è direttamente proporzionale alla qualità del lavoro. E qualità del lavoro significa mettere al centro i diritti e la dignità delle lavoratrici e lavoratori del Comune di Barletta».
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