Cronaca
Barletta, addio serate in spiaggia
I controlli della Capitaneria di Porto hanno portato a diversi sequestri. Crisi per i lidi ubicati sul lungomare di ponente
Barletta - lunedì 14 giugno 2010
È stato proprio il periodo di fine maggio, che ha causato la decimazione dei lidi presenti sulla litoranea di ponente di Barletta. Le strutture poste sotto sequestro, dalla Capitaneria di Porto, erano aree per le quali non sarebbero state rispettate le disposizioni circa la concessione e le leggi in materia. Questo ha causato una perdita netta non solo per coloro che frequentavano questi lidi, che di sera si trasformavano nei luoghi della salvezza dall'afa, ma anche per coloro che hanno investito ingenti somme di denaro per l'acquisto di forni, sedie e tavolini per aprirsi un'attività come la pizzeria.
Questo è quanto è accaduto ad una delle pizzerie che si stavano aprendo sulla litoranea. Il proprietario aveva chiesto un finanziamento di 100 mila euro per allestire la pizzeria in uno dei nuovi lidi di Barletta, ma per ora è costretto ad attendere, ignorando il momento in cui comincerà a lavorare per recuperare l'investimento fatto. «Stiamo aspettando – spiega il potenziale avventore - che il giudice prenda la sua decisione. Ma è già passato un sacco di tempo – osserva – e la nostra è un'attività stagionale. Tutta questa attesa è per me un danno economico enorme». Ma i giudici, è bene precisarlo, stanno facendo il loro lavoro. Ciò che si richiede è una velocizzazione dei processi giuridici in modo tale da ottenere una sentenza in tempi più rapidi, visto che alcune attività, come i lidi o le pizzerie "on the beach", sono attività stagionali.
Ma è altrettanto opportuno ricordare che la Capitaneria di Porto ha fatto solo il suo dovere, riscontrando le presunte irregolarità.
Questo è quanto è accaduto ad una delle pizzerie che si stavano aprendo sulla litoranea. Il proprietario aveva chiesto un finanziamento di 100 mila euro per allestire la pizzeria in uno dei nuovi lidi di Barletta, ma per ora è costretto ad attendere, ignorando il momento in cui comincerà a lavorare per recuperare l'investimento fatto. «Stiamo aspettando – spiega il potenziale avventore - che il giudice prenda la sua decisione. Ma è già passato un sacco di tempo – osserva – e la nostra è un'attività stagionale. Tutta questa attesa è per me un danno economico enorme». Ma i giudici, è bene precisarlo, stanno facendo il loro lavoro. Ciò che si richiede è una velocizzazione dei processi giuridici in modo tale da ottenere una sentenza in tempi più rapidi, visto che alcune attività, come i lidi o le pizzerie "on the beach", sono attività stagionali.
Ma è altrettanto opportuno ricordare che la Capitaneria di Porto ha fatto solo il suo dovere, riscontrando le presunte irregolarità.