Politica
Aziende insalubri, «il sindaco scappa davanti alla delibera»
L'insoddisfazione del Forum Salute e Ambiente dopo il consiglio comunale
Barletta - domenica 20 marzo 2016
Comunicato Stampa
«La maggioranza del sindaco Cascella ha depotenziato la delibera su Rifiuti Zero e "scappa" su quella che riguarda le aziende insalubri». Iniziano così la propria riflessione a breve distanza dal consiglio comunale Michele Rizzi e Alessandro Zagaria in rappresentanza del Forum Salute e Ambiente Barletta, che si era fatto carico di raccogliere le firme dei cittadini e proporre al consiglio le due delibere che si sarebbero dovute discutere venerdì. Ma qualcosa è andato storto.
«Venerdì scorso si è tenuto il Consiglio comunale monotematico con all'ordine del giorno la discussione delle due delibere di iniziativa popolare proposte dal Forum Salute e Ambiente su strategia rifiuti zero e aziende insalubri per quali, attraverso una mobilitazione popolare, sono state raccolte migliaia di firme. La maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Cascella ha mostrato anche in questa occasione il proprio indirizzo sulla questione ambientale che ricordiamo essere diventata una vera e propria emergenza in città. Nella fattispecie, la mossa politica messa in atto, al quanto prevedibile, è stata quella di presentare un emendamento che di fatto ha depotenziato la prima delibera (Rifiuti zero) e che puntava a cancellare totalmente la seconda delibera (aziende insalubri). Se per la prima delibera, votata in Consiglio, rispetto alla formulazione originaria firmata dai cittadini, non si parla più di introduzione della tariffa puntuale per far risparmiare i cittadini ma di sperimentazione, eliminando il riferimento alla realizzazione nel prossimo biennio di centri comunali di raccolta, riuso e recupero che creerebbero occupazione; della seconda non vi era più traccia nell'emendamento della maggioranza di governo.
Infatti venivano persino cancellati tutti i riferimenti citati a Timac e Buzzi Unicem dimostrando, se mai ce ne fosse bisogno, la sudditanza politica alla due multinazionali del sindaco Cascella e della sua squadra politica del Consiglio comunale. Alla lettura in aula di un nostro documento dove abbiamo denunciato la palese violazione della volontà popolare che ha portato alla raccolta di firme oltre che a mobilitazioni che hanno portato centinaia di persone in piazza in questi mesi sui temi ambientali e dell'inquinamento da aziende insalubri, per bocca dell'assessore al ramo, il sindaco Cascella e la sua maggioranza hanno ritirato l'emendamento truffa ed hanno rinviato la discussione ad un prossimo consiglio comunale.
Il dato politico evidente espresso in quella serata è basato su due punti chiari:
«Venerdì scorso si è tenuto il Consiglio comunale monotematico con all'ordine del giorno la discussione delle due delibere di iniziativa popolare proposte dal Forum Salute e Ambiente su strategia rifiuti zero e aziende insalubri per quali, attraverso una mobilitazione popolare, sono state raccolte migliaia di firme. La maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Cascella ha mostrato anche in questa occasione il proprio indirizzo sulla questione ambientale che ricordiamo essere diventata una vera e propria emergenza in città. Nella fattispecie, la mossa politica messa in atto, al quanto prevedibile, è stata quella di presentare un emendamento che di fatto ha depotenziato la prima delibera (Rifiuti zero) e che puntava a cancellare totalmente la seconda delibera (aziende insalubri). Se per la prima delibera, votata in Consiglio, rispetto alla formulazione originaria firmata dai cittadini, non si parla più di introduzione della tariffa puntuale per far risparmiare i cittadini ma di sperimentazione, eliminando il riferimento alla realizzazione nel prossimo biennio di centri comunali di raccolta, riuso e recupero che creerebbero occupazione; della seconda non vi era più traccia nell'emendamento della maggioranza di governo.
Infatti venivano persino cancellati tutti i riferimenti citati a Timac e Buzzi Unicem dimostrando, se mai ce ne fosse bisogno, la sudditanza politica alla due multinazionali del sindaco Cascella e della sua squadra politica del Consiglio comunale. Alla lettura in aula di un nostro documento dove abbiamo denunciato la palese violazione della volontà popolare che ha portato alla raccolta di firme oltre che a mobilitazioni che hanno portato centinaia di persone in piazza in questi mesi sui temi ambientali e dell'inquinamento da aziende insalubri, per bocca dell'assessore al ramo, il sindaco Cascella e la sua maggioranza hanno ritirato l'emendamento truffa ed hanno rinviato la discussione ad un prossimo consiglio comunale.
Il dato politico evidente espresso in quella serata è basato su due punti chiari:
- La maggioranza di centrosinistra ha legami politici forti con le multinazionali Timac e Buzzi Unicem tali da voler a tutti costi bloccare ogni ipotesi di ricerca della verità richiesta dai cittadini che hanno manifestato ed hanno firmato la proposta di delibera.
- La maggioranza di centrosinistra, ritirando l'emendamento truffa che stravolgeva la volontà popolare, ha visto sconfitta la sua arroganza politica segnando una chiara vittoria del Forum salute e ambiente e delle mobilitazioni di questi mesi.