Associazioni
Avvocati in difesa del Tribunale di Barletta
Le associazioni forensi incontrano la politica locale. «Problema risolvibile»
Barletta - martedì 22 gennaio 2013
L'incombente spettro della soppressione della sede distaccata del Tribunale di Trani a Barletta, è stato introdotto dal DLgs n.155 del 7 settembre 2012, di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Un provvedimento preso in aria di spending review, che riguarda le sezioni distaccate in tutta Italia.
Ieri mattina, si sono riunite le associazioni di avvocati di Barletta e i Consiglieri e gli avvocati iscritti all'ordine di Trani, in un incontro per esporre il problema ad alcuni rappresentanti politici del territorio, presso il Tribunale, in via Zanardelli.
La legge, infatti, prevede una proroga per un periodo di massimo cinque anni, nel caso in cui le strutture siano in grado di recepire il carico di altre sedi distaccate. È il caso di Barletta. Una struttura idonea ed efficiente, tra l'altro di proprietà comunale.
Pare che all'origine ci sia una mancata comunicazione a fine ottobre dell'allora Amministrazione Maffei con il Presidente del Tribunale di Trani. Disguido tecnico causato forse dal difficile clima politico nella vigilia della caduta di Maffei La successiva vacanza amministrativa a Palazzo di Città non ha certo migliorato le cose. Così si va a «privare la città di Barletta di una struttura necessaria – così l'avv. Tommaso Divncenzo, presidente U.D.A.I. Barletta - per la vita sociale della nostra Comunità e che risponde alla domanda di giustizia della città».
Ma oggi la politica si è mostrata più conciliante, definendo la questione come «un problema burocratico risolvibile», ottenendo la proroga, come già avvenuto in altri comuni limitrofi, avendo così la possibilità di mantenere la loro sezione distaccata o, almeno della sezione del giudice di pace. Basterebbe agevolare una comunicazione con il commissario prefettizio. Così si potrebbe procedere a una chiusura più lenta e razionale, con una copertura economica del Comune. È stato ricordato, inoltre, che la sede di Barletta rappresenta una delle migliori e più grandi realtà del circondario, come mole e qualità di lavoro, oggetto di recenti complimenti da parte degli ispettori ministeriali.
Il prossimo incontro sarà giovedì a Trani, si spera che si possa concludere nel migliore dei modi.
Ieri mattina, si sono riunite le associazioni di avvocati di Barletta e i Consiglieri e gli avvocati iscritti all'ordine di Trani, in un incontro per esporre il problema ad alcuni rappresentanti politici del territorio, presso il Tribunale, in via Zanardelli.
La legge, infatti, prevede una proroga per un periodo di massimo cinque anni, nel caso in cui le strutture siano in grado di recepire il carico di altre sedi distaccate. È il caso di Barletta. Una struttura idonea ed efficiente, tra l'altro di proprietà comunale.
Pare che all'origine ci sia una mancata comunicazione a fine ottobre dell'allora Amministrazione Maffei con il Presidente del Tribunale di Trani. Disguido tecnico causato forse dal difficile clima politico nella vigilia della caduta di Maffei La successiva vacanza amministrativa a Palazzo di Città non ha certo migliorato le cose. Così si va a «privare la città di Barletta di una struttura necessaria – così l'avv. Tommaso Divncenzo, presidente U.D.A.I. Barletta - per la vita sociale della nostra Comunità e che risponde alla domanda di giustizia della città».
Ma oggi la politica si è mostrata più conciliante, definendo la questione come «un problema burocratico risolvibile», ottenendo la proroga, come già avvenuto in altri comuni limitrofi, avendo così la possibilità di mantenere la loro sezione distaccata o, almeno della sezione del giudice di pace. Basterebbe agevolare una comunicazione con il commissario prefettizio. Così si potrebbe procedere a una chiusura più lenta e razionale, con una copertura economica del Comune. È stato ricordato, inoltre, che la sede di Barletta rappresenta una delle migliori e più grandi realtà del circondario, come mole e qualità di lavoro, oggetto di recenti complimenti da parte degli ispettori ministeriali.
Il prossimo incontro sarà giovedì a Trani, si spera che si possa concludere nel migliore dei modi.