Cronaca
Auto rubate, la provincia di Barletta-Andria-Trani è la prima in classifica
Il report del Sole 24 Ore indaga gli indici di criminalità
Barletta - venerdì 30 ottobre 2020
La provincia di Barletta-Andria-Trani è prima in classifica per le auto rubate. È uno dei record negativi che si incontrano passando in rassegna le classifiche per l'incidenza di denunce ogni 100mila abitanti relative alle 18 principali tipologie di reato analizzate dal Sole 24 Ore. La classifica fotografa le denunce registrate per ogni provincia italiana relativamente al totale dei delitti commessi nel 2019. Qui tutti i dati.
Con 696,5 denunce ogni 100mila abitanti, la nostra provincia guadagna il primo posto nella classifica specifica dedicata ai furti di autovetture, seguita dalla provincia di Catania e dalla vicina Foggia.
Rispetto al 2019, il database interforze sull'attività criminale, gestito dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, registra un calo in media del 25,9% dei delitti commessi e denunciati durante i primi sei mesi dell'anno. Dal 1 gennaio al 30 giugno, ad esempio, in tutta la Puglia, i furti d'auto hanno subìto un calo del 35,6% soprattutto a causa delle limitazioni alla libertà di circolazione, un fatto eccezionale che ha ovviamente influito su questo tipo di reato.
A far calare il numero delle denunce, inoltre, anche gli appositi servizi di controllo del territorio urbano e rurale che le unità della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza continuano sistematicamente a svolgere nei confronti di criminali specialisti che dapprima rubano, poi smontano, tagliano e depredano - per farne pezzi e alimentare così il redditizio mercato clandestino della vendita dei ricambi - e infine incendiano auto rubate in tutto l'hinterland.
Tuttavia il numero delle denunce per i furti d'auto (merita un focus a parte il business dei suv delle società di noleggio, in forte crescita negli ultimi anni, appetibili per i ladri che in esse trovano un prezioso bacino di vetture di ultima generazione, nda) sembra ormai un trend consolidato, così come la diminuzione dei veicoli recuperati nelle campagne, in quella che rappresenta una vera piaga del territorio da parte di bande che scorrazzano sull'asse nord barese-sud foggiano.
Le auto prese di mira spariscono in pochissimo tempo, in alcuni casi addirittura in un pugno di minuti: le auto, spiegano gli investigatori, vengono rubate in base alla precisa richiesta che arriva dei pezzi di ricambio, portate ad una folle velocità (oltre i 180 chilometri orari) lungo la strada statale 16 bis fra il nord barese e il sud foggiano (in particolar modo a Cerignola, «lo snodo principale del più grande mercato di autovetture rubate», nda) occultate e infine cannibalizzate.
Un fenomeno sempre in fermento che, secondo gli investigatori, vede coinvolte vere organizzazioni criminali al cui interno opera una "squadra operativa" dedita al furto del mezzo, la "squadra dei tagliatori" che seziona le auto e infine una "piattaforma logistica" in grado di ripulire i pezzi nei circuiti dei demolitori compiacenti - Cerignola, un paese di circa 60.000 abitanti, ha all'incirca 50 demolizioni dichiarate -, utilizzando anche documentazione apparentemente lecita.
I mezzi di cui i ladri dispongono non sono certo rudimentali, ma di quelli sofisticati: il Jammer per schermare i segnali gps oppure il lettore Obd, codificatore delle chiavi. Ma ci sono anche quelli che rubano un'auto spingendola con un'altra. Anche in pieno giorno, ma sempre con spregiudicata disinvoltura.
Con 696,5 denunce ogni 100mila abitanti, la nostra provincia guadagna il primo posto nella classifica specifica dedicata ai furti di autovetture, seguita dalla provincia di Catania e dalla vicina Foggia.
Rispetto al 2019, il database interforze sull'attività criminale, gestito dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, registra un calo in media del 25,9% dei delitti commessi e denunciati durante i primi sei mesi dell'anno. Dal 1 gennaio al 30 giugno, ad esempio, in tutta la Puglia, i furti d'auto hanno subìto un calo del 35,6% soprattutto a causa delle limitazioni alla libertà di circolazione, un fatto eccezionale che ha ovviamente influito su questo tipo di reato.
A far calare il numero delle denunce, inoltre, anche gli appositi servizi di controllo del territorio urbano e rurale che le unità della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza continuano sistematicamente a svolgere nei confronti di criminali specialisti che dapprima rubano, poi smontano, tagliano e depredano - per farne pezzi e alimentare così il redditizio mercato clandestino della vendita dei ricambi - e infine incendiano auto rubate in tutto l'hinterland.
Tuttavia il numero delle denunce per i furti d'auto (merita un focus a parte il business dei suv delle società di noleggio, in forte crescita negli ultimi anni, appetibili per i ladri che in esse trovano un prezioso bacino di vetture di ultima generazione, nda) sembra ormai un trend consolidato, così come la diminuzione dei veicoli recuperati nelle campagne, in quella che rappresenta una vera piaga del territorio da parte di bande che scorrazzano sull'asse nord barese-sud foggiano.
Le auto prese di mira spariscono in pochissimo tempo, in alcuni casi addirittura in un pugno di minuti: le auto, spiegano gli investigatori, vengono rubate in base alla precisa richiesta che arriva dei pezzi di ricambio, portate ad una folle velocità (oltre i 180 chilometri orari) lungo la strada statale 16 bis fra il nord barese e il sud foggiano (in particolar modo a Cerignola, «lo snodo principale del più grande mercato di autovetture rubate», nda) occultate e infine cannibalizzate.
Un fenomeno sempre in fermento che, secondo gli investigatori, vede coinvolte vere organizzazioni criminali al cui interno opera una "squadra operativa" dedita al furto del mezzo, la "squadra dei tagliatori" che seziona le auto e infine una "piattaforma logistica" in grado di ripulire i pezzi nei circuiti dei demolitori compiacenti - Cerignola, un paese di circa 60.000 abitanti, ha all'incirca 50 demolizioni dichiarate -, utilizzando anche documentazione apparentemente lecita.
I mezzi di cui i ladri dispongono non sono certo rudimentali, ma di quelli sofisticati: il Jammer per schermare i segnali gps oppure il lettore Obd, codificatore delle chiavi. Ma ci sono anche quelli che rubano un'auto spingendola con un'altra. Anche in pieno giorno, ma sempre con spregiudicata disinvoltura.