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Aumento Tari, "Per Barletta": «L'amministrazione Cannito non è esente da responsabilità»

La nota dell'associazione

«Lo scorso febbraio un'indagine della UIL poneva Barletta all'ottavo posto nella classifica nazionale 2024 delle città con la tariffa rifiuti (Tari) più alta, con un importo medio annuo di 485 euro per famiglia. Un costo annuo per famiglia ben oltre la media nazionale che si assestava, invece, a 337 euro circa. L'amministrazione Cannito forse non contenta dell'ottavo posto, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, ha voluto tentare una "scalata in classifica", deliberando un aumento di circa il 10% della tassa sui rifiuti, andando ad incrementare ulteriormente la pressione fiscale sulle famiglie barlettane, già gravate da un crisi del settore tessile calzaturiero che sta mettendo gravemente a rischio molti posti di lavoro». Così i referenti dell'associazione "Per Barletta".

«Eppure il sindaco Cannito in campagna elettorale aveva dichiarato di avere una "visione"della città, visione che forse non comprendeva una riduzione del costo della TARI e, quindi, il miglioramento del benessere economico/sociale dei suoi concittadini, visto che sin dal suo insediamento questa amministrazione di centrodestra ha pian piano aumentato, nel corso degli anni, sia il costo della TARI che l'IMU.

Chiaramente tutto in linea con ciò che sta avvenendo anche a livello nazionale da parte del governo Meloni, che in campagna elettorale millantava la prospettiva di ridurre le accise sul carburante e l'IVA sull'energia elettrica e gas, salvo poi dichiarare che ciò non fosse più possibile a causa di una mala gestione delle risorse finanziarie da parte dei governi precedenti.

Secondo lo stesso schema, pochi giorni fa, il sindaco Cannito preannunciava tramite media e social l'aumento della Tari , attribuendo la responsabilità di questo aumento al governo regionale e alla grande evasione del pagamento della tari da parte dei cittadini barlettani. Su quest'ultimo punto l'amministrazione Cannito, a nostro avviso, non può essere esentata da responsabilità, visto che la lotta all'evasione fiscale dovrebbe essere uno dei pilastri su cui si costruisce una efficiente amministrazione.

Ci sono, infatti, strumenti messi a disposizione dei Comuni, come ad esempio il Protocollo d'intesa Agenzia delle Entrate /Comune volto proprio alla lotta all'evasione fiscale, a cui la Città di Barletta ha aderito durante l'amministrazione del sindaco Cascella, che permetterebbero di recuperare risorse economiche che potrebbero, anzi dovrebbero, essere messe a disposizione della cittadinanza, in primis riducendo la pressione fiscale ai cittadini onesti. Invece, i cittadini Barlettani dopo aver subito l'aumento IMU nel corso del 2024, adesso dovranno accollarsi anche l'aumento della TARI.

Sebbene consci degli elevati costi del sistema di gestione e smaltimento dei rifiuti, un'amministrazione credibile non può fare lo scarica barile dicendo <>, avrebbe dovuto, invece, prima impegnarsi ad individuare e a risolvere la criticità di sua competenza (controllo corretto conferimento, evasione fiscale TARI) che insieme alle altre variabili richiamate nel comunicato stampa del Sindaco Cannito (Regione) possono influire sul costo del servizio per l'utente finale.
L'invito che oggi l'associazione Per BARLETTA rivolge al Sindaco Cannito e alla sua Amministrazione, è di impegnarsi ad individuare un sistema che affini il sistema di raccolta differenziata, essendo ormai chiaro che quello attuale non risulta essere né puntuale né efficiente e a dirlo sono gli aumenti appena deliberati dal Consiglio Comunale.

Si pensi piuttosto ad un sistema la cui gestione preveda delle premialità per i cittadini più virtuosi, come già avviene in molti comuni d'Italia, che utilizzano dei sistemi di riconoscimento dell'utente nel momento in cui conferisce i rifiuti, così da incentivare il corretto conferimento e scongiurando un aumento dei costi per tutta l'utenza indistintamente».
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