Attentato di Brindisi
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Attentato di Brindisi, la solidarietà della Rete degli Studenti Medi Bat

"Qualunque cosa farete, non ci fermerete". Una bomba ha provocato la morte di una ragazza e il ferimento di altre sei persone nella scuola "Morvillo Falcone"

Questa mattina, poco prima delle 8:00, orario della prima campanella scolastica, proprio davanti ad un istituto professionale di Brindisi dedicato alla moglie di Falcone, Francesca Morvillo, l'esplosione di tre ordingni ha colpito gli studenti che si stavano recando a scuola, provocando la morte di una giovane studentessa, Melissa Bassi, 16 anni e il grave ferimento di altri sei alunni della scuola. Una seconda studentessa, Veronica Capodieci, è in sala operatoria in gravissime condizioni. Tutti i feriti sono ricoverati nell'ospedale "Perrino" di Brindisi. Un colpo al cuore dell'Italia a pochi giorni dal ventesimo anniversario della strage di Capaci dove morirono il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro; un attentato fatto per uccidere dei giovanissimi, proprio quando oggi a Brindisi era in programma una tappa della carovana internazionale antimafia.

Anche la Rete degli Studenti Medi Bat-Circolo Arci Cafiero ha dimostrato vicinanza alle vittime dell'evento con una lettera aperta che associa il lutto alla voglia di non mollare di non darla vinta alla parte "cattiva" della società, a questi colpevoli oggi senza nome: «Siamo scossi, pieni di dolore e rabbia per ciò che è accaduto questa mattina a Brindisi -dicono dalla Rete Studenti Medi- Il nostro pensiero va alla ragazza morta, agli altri ragazzi e ragazze feriti ancora in ospedale e ai loro familiari. Il nostro dolore e quello degli studenti e delle studentesse di tutta Italia si unisce a loro in questo difficile momento. Le parole del sindaco Consales ci trovano concordi, è un attacco senza precedenti, alla democrazia, allo Stato, a tutti i cittadini e le cittadine di questo Paese. Si è scelto per la prima volta di attaccare una scuola, simbolo di democrazia, presidio dei valori che la nostra Costituzione vuole portare avanti, baluardo di legalità».

«Non era mai accaduto, nel nostro Paese vessato dalla mafia e dalle stragi mafiose e terroristiche, un attacco di questo tipo -sottolinea la lettera- a pochi giorni dal ventennale della morte di Falcone e Borsellino, in una scuola dedicata a Francesca Laura Morvillo Falcone, proprio all'arrivo della carovana antimafia. Troppe coincidenze ci riportano a pagine oscure del nostro Paese, su cui non si è mai fatta chiarezza. Vogliamo reagire, subito. Non possiamo stare zitti, è quello che vogliono, chiunque sia stato, che hanno sempre voluto. Vogliamo unirci al cordoglio delle famiglie e urlare la nostra rabbia. Per questo motivo oggi la Rete degli Studenti Medi Bat, insieme al Circolo Arci Carlo Cafiero, parteciperà alla manifestazione che si terrà alle 18 in piazza Vittoria a Brindisi. Invitiamo tutti gli studenti a scendere in piazza oggi per dare una risposta concreta di democrazia, cittadinanza attiva, ma soprattutto civiltà».

"QUALUNQUE COSA FARETE, NON CI FERMERETE!" Così chiude la lettera. Un monito, una speranza, un urlo forte che scuote tutti, uno slogan dal quale ripartire, per non darla vinta.


Fonte foto: qn.quotidiano.net
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