Scuola e Lavoro
Assemblea studentesca a Barletta, «non si può morire di scuola»
Incontro con i rappresentanti di tutti gli istituti superiori. Si prepara la manifestazione nazionale del 17 novembre
Barletta - sabato 12 novembre 2011
«Non si può morire di scuola». Questo lo slogan adottato per l'assemblea studentesca organizzata da Rete Studenti Medi di Barletta lo scorso mercoledì nell'auditorium dell'IPSIA "Archimede". Un incontro plenario, che ha raccolto in un'unica sala tutti i rappresentanti degli istituti superiori barlettani per discutere di una tematica profondamente attuale: la mala edilizia scolastica.
Il 9 novembre si sono ricordati tutti gli studenti che hanno perso la vita sotto le macerie di scuole fatiscenti, abbandonate all'incuria di istituzioni silenziose. In attesa della grande manifestazione nazionale del prossimo17 novembre, in cui ricorre la Giornata Internazionale per il Diritto allo Studio, l'occasione è propizia per portare alla luce e discutere in merito ai più visibili casi di incuria edilizia negli istituti barlettani, disagio piuttosto radicato da parecchi anni, ripetutamente denunciato dagli alunni dei singoli plessi ma al quale non si è mai trovata soluzione definitiva.
Dopo l'introduzione della preside dell'IPSIA, che ha concesso lo spazio dell'auditorium per questo incontro, si sono succeduti gli interventi dei singoli rappresentanti d'istituto. Il rappresentante del liceo scientifico "Cafiero" ha lamentato la mancanza dell'auditorium, e ha esortato i ragazzi a dar vita as una vera e propria mobilitazione che possa portare a dei risultati concreti. Altri due ragazzi dello scientifico hanno lamentato il pochissimo spazio presente nelle aule, dovuto al sovraffollamento di tutte le classi prime, costituite da non meno di 30 alunni ciascuna. La rappresentante del liceo classico "Casardi" ha illustrato la situazione devastante dei doppi turni, dovuti al rifacimento di un'ala della scuola. I rappresentanti dell'istituto "Garrone" hanno mostrato delle foto della propria scuola in cui si vedono palesemente grandi crepe all'esterno dell'edificio, bagni senza porte, finestre rotte, muffa e sporcizia. Michele Scommegna, collaboratore scolastico e rappresentante della CGIL, ha infine invitato i dirigenti scolastici a manifestare con gli studenti il 17 novembre, per lanciare un forte segnale alle amministrazioni locali e allo stato, affinché il sangue di incolpevoli alunni non sia più versato sotto la polvere e i calcinacci di scuole abbandonate a sé stessa, fra incuria e indifferenza.
Il 9 novembre si sono ricordati tutti gli studenti che hanno perso la vita sotto le macerie di scuole fatiscenti, abbandonate all'incuria di istituzioni silenziose. In attesa della grande manifestazione nazionale del prossimo17 novembre, in cui ricorre la Giornata Internazionale per il Diritto allo Studio, l'occasione è propizia per portare alla luce e discutere in merito ai più visibili casi di incuria edilizia negli istituti barlettani, disagio piuttosto radicato da parecchi anni, ripetutamente denunciato dagli alunni dei singoli plessi ma al quale non si è mai trovata soluzione definitiva.
Dopo l'introduzione della preside dell'IPSIA, che ha concesso lo spazio dell'auditorium per questo incontro, si sono succeduti gli interventi dei singoli rappresentanti d'istituto. Il rappresentante del liceo scientifico "Cafiero" ha lamentato la mancanza dell'auditorium, e ha esortato i ragazzi a dar vita as una vera e propria mobilitazione che possa portare a dei risultati concreti. Altri due ragazzi dello scientifico hanno lamentato il pochissimo spazio presente nelle aule, dovuto al sovraffollamento di tutte le classi prime, costituite da non meno di 30 alunni ciascuna. La rappresentante del liceo classico "Casardi" ha illustrato la situazione devastante dei doppi turni, dovuti al rifacimento di un'ala della scuola. I rappresentanti dell'istituto "Garrone" hanno mostrato delle foto della propria scuola in cui si vedono palesemente grandi crepe all'esterno dell'edificio, bagni senza porte, finestre rotte, muffa e sporcizia. Michele Scommegna, collaboratore scolastico e rappresentante della CGIL, ha infine invitato i dirigenti scolastici a manifestare con gli studenti il 17 novembre, per lanciare un forte segnale alle amministrazioni locali e allo stato, affinché il sangue di incolpevoli alunni non sia più versato sotto la polvere e i calcinacci di scuole abbandonate a sé stessa, fra incuria e indifferenza.