Cronaca
Assalto alla banda dei tir, in manette l'ultimo complice
Incastrato con l'esame fonetico, accusato anche di sequestro di persona
BAT - venerdì 18 aprile 2014
15.15
Le drammatiche e violente fasi di una rapina a mano armata in diretta, intercettate con un artificio dai Carabinieri, sono risultate fatali per il settimo complice della banda dei tir sgominata lo scorso 15 marzo nel corso di un blitz dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari. Si tratta del 41enne sorvegliato speciale andriese E.L., arrestato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per associazione a delinquere finalizzata al sequestro di persona a scopo di rapina, ricettazione e riciclaggio. L'uomo è ritenuto responsabile di aver preso parte ad un'organizzazione criminale costituita da altri 6 soggetti, già tratti in arresto dai Carabinieri, dediti alle rapine ai tir con sequestro di persona.
Fatale per l'uomo è stata la perizia tecnica effettuata dai Carabinieri del RIS di Roma che hanno comparato la voce dell'uomo intercettata dai Carabinieri durante le fasi della rapina con l'audio di una seconda registrazione in cui il 41enne era coinvolto nel corso di un colloquio in caserma. In particolare gli specialisti del RIS hanno appurato, in sede di esame fonetico linguistico, la corrispondenza di un particolare difetto di pronuncia della consonante "S". L'arresto dell'uomo è stato eseguito nell'ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto lungo le principali arterie stradali del Nord Barese effettuato con la dislocazione di numerosi posti di blocco e con il supporto di unità cinofile antidroga e di un elicottero.
La banda, che operava con equipaggiamento e tecniche militari, disponeva di armi e auto super veloci che erano state dotate di una blindatura in d'acciaio per resistere ad eventuali conflitti a fuoco con le forze dell'ordine. I mezzi pesanti venivano affiancati dal commando su autostrade e strade statali del nord barese e costretti ad accostare sotto la minaccia della armi, l'autista veniva sequestrato e spesso picchiato per poi essere rilasciato in aperta campagna, mentre i tir scomparivano nel nulla con il loro prezioso carico. Scoperta anche la base operativa della banda in un insospettabile condominio, dove venivano nascoste le auto con targa di copertura, con le quali venivano fatte le rapine, tra queste una potentissima Audi S4 rapinata ad un coppia di coniugi milanesi venuti in vacanza in Puglia.
Le indagini hanno permesso di recuperare diversi mezzi pesanti rapinati, rinvenuti in un deposito della banda nelle campagne di Trani. Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10:00 presso la Procura della Repubblica di Trani alla presenza del Procuratore Capo, Dott. Carlo Maria Capristo e del Comando Provinciale, Colonnello Rosario Castello.
Fatale per l'uomo è stata la perizia tecnica effettuata dai Carabinieri del RIS di Roma che hanno comparato la voce dell'uomo intercettata dai Carabinieri durante le fasi della rapina con l'audio di una seconda registrazione in cui il 41enne era coinvolto nel corso di un colloquio in caserma. In particolare gli specialisti del RIS hanno appurato, in sede di esame fonetico linguistico, la corrispondenza di un particolare difetto di pronuncia della consonante "S". L'arresto dell'uomo è stato eseguito nell'ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto lungo le principali arterie stradali del Nord Barese effettuato con la dislocazione di numerosi posti di blocco e con il supporto di unità cinofile antidroga e di un elicottero.
La banda, che operava con equipaggiamento e tecniche militari, disponeva di armi e auto super veloci che erano state dotate di una blindatura in d'acciaio per resistere ad eventuali conflitti a fuoco con le forze dell'ordine. I mezzi pesanti venivano affiancati dal commando su autostrade e strade statali del nord barese e costretti ad accostare sotto la minaccia della armi, l'autista veniva sequestrato e spesso picchiato per poi essere rilasciato in aperta campagna, mentre i tir scomparivano nel nulla con il loro prezioso carico. Scoperta anche la base operativa della banda in un insospettabile condominio, dove venivano nascoste le auto con targa di copertura, con le quali venivano fatte le rapine, tra queste una potentissima Audi S4 rapinata ad un coppia di coniugi milanesi venuti in vacanza in Puglia.
Le indagini hanno permesso di recuperare diversi mezzi pesanti rapinati, rinvenuti in un deposito della banda nelle campagne di Trani. Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10:00 presso la Procura della Repubblica di Trani alla presenza del Procuratore Capo, Dott. Carlo Maria Capristo e del Comando Provinciale, Colonnello Rosario Castello.