Attualità
Asp Regina Margherita, Lionetti: «Fatto il possibile per la riapertura»
Il commissario straordinario uscente risponde al consigliere regionale Mennea
Barletta - lunedì 7 novembre 2022
16.46
«Apprendo dai media e dai social che il consigliere regionale Ruggiero Mennea presenterà un'interrogazione "per chiedere se la Regione intende accertare le responsabilità del Commissario Straordinario che non ha ottemperato al mandato ricevuto dal Presidente Emiliano". Seppure a scoppio ritardato, l'iniziativa promossa merita alcune precisazioni e necessari chiarimenti sulle responsabilità che il consigliere Mennea intende accertare». Così, Giuseppe Lionetti, Commissario Straordinario "uscente" dell'Asp Casa di Riposo Regina Margherita.
«A seguito del Decreto n. 246 del 3.8.2021 a firma del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in data 24.9.2021 mi sono insediato presso l'Asp in qualità di Commissario straordinario, per un mandato di sei mesi, prorogabile solo per altrettanti mesi. Ho preso le consegne dall'avv. Ruggiero Balzano, presidente dimissionario del Cda. Come da atti visionabili e disponibili su richiesta presso la segreteria dell'Asp, ho trovato una situazione economico-finanziaria e gestionale veramente "disastrosa". E cioè: una debitoria, stimata al 31.8.2021, di € 827.713,34; un passivo di cassa di € 170.000,00; la struttura senza acqua e altre utenze; i giardini in stato di degrado; l'interno dell'immobile tra polvere e sporcizia; assenza delle minime condizioni di sicurezza. Proprio sul piano della sicurezza mi sono attivato per cercare di tutelare e preservare l'ente dal degrado incalzante e per assicurare l'incolumità fisica, nelle ore d'ufficio, dell'unico dipendente di ruolo in servizio. Ho incontrato il sindaco per chiedere un'intervento di pulizia dell'esterno, mediante la Barsa: sembrava cosa fatta, ma poi è seguito un diniego a fronte di una spesa di cui il Comune non ha inteso farsi carico. Ho incontrato i lavoratori della cooperativa che gestiva i servizi assistenziali e che sono in attesa di rientrare in servizio. Qualcuno di questi si è offerto "volontariamente" di fare una pulizia dei locali adibiti ad ufficio, nonchè rendere accessibili gli ingressi. Ho avviato le procedure per richiedere le autorizzazioni per l'esercizio dell'attività e riapertura della Casa di riposo: iter rimasto bloccato a causa dell'impossibilità di sostenere le spese per la prescritta attivazione degli impianti richiesta dalla procedura dei vari enti preposti. Sono stato varie volte alla Regione non solo per gli adempimenti inerenti la riapertura, ma per far fronte alla questione del finanziamento dei lavori di cui la Regione medesima chiede la restituzione di circa € 220.000,00. Somma sostenuta per il pagamento inerenti i lavori e che, in sede di rendicontazione, la Regione ha ritenuto non rientrasse nel computo del finanziamento. Di qui, è sorto un contenzioso da definire. Come sono da definire vari contenziosi per forniture e servizi non pagati nel tempo, a causa del deficit strutturale di bilancio e che sono oggetto di azioni legali. Purtroppo non si è potuta fermare la Givas di Saonara (Pd) azienda che, rivendicando il pagamento della fornitura degli arredi, ha intrapreso l'azione legale che ha portato prima al pignoramento, poi al sequestro giudiziale e - quindi - alla messa all'asta telematica degli arredi stessi. Non vedo cos'altro avrei dovuto fare a fronte di questa situazione che sostanzialmente riviene dal passato non recente. Ben venga, quindi, l'interrogazione del consigliere Mennea, così come anche l'audizione presso la competente Commissione. Sicuramente saranno le occasioni giuste per fare piena luce su come negli ultimi anni, attraverso le varie gestioni, si è andata a determinare la grave crisi finanziaria dell'ente di via Fermi».
«A seguito del Decreto n. 246 del 3.8.2021 a firma del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in data 24.9.2021 mi sono insediato presso l'Asp in qualità di Commissario straordinario, per un mandato di sei mesi, prorogabile solo per altrettanti mesi. Ho preso le consegne dall'avv. Ruggiero Balzano, presidente dimissionario del Cda. Come da atti visionabili e disponibili su richiesta presso la segreteria dell'Asp, ho trovato una situazione economico-finanziaria e gestionale veramente "disastrosa". E cioè: una debitoria, stimata al 31.8.2021, di € 827.713,34; un passivo di cassa di € 170.000,00; la struttura senza acqua e altre utenze; i giardini in stato di degrado; l'interno dell'immobile tra polvere e sporcizia; assenza delle minime condizioni di sicurezza. Proprio sul piano della sicurezza mi sono attivato per cercare di tutelare e preservare l'ente dal degrado incalzante e per assicurare l'incolumità fisica, nelle ore d'ufficio, dell'unico dipendente di ruolo in servizio. Ho incontrato il sindaco per chiedere un'intervento di pulizia dell'esterno, mediante la Barsa: sembrava cosa fatta, ma poi è seguito un diniego a fronte di una spesa di cui il Comune non ha inteso farsi carico. Ho incontrato i lavoratori della cooperativa che gestiva i servizi assistenziali e che sono in attesa di rientrare in servizio. Qualcuno di questi si è offerto "volontariamente" di fare una pulizia dei locali adibiti ad ufficio, nonchè rendere accessibili gli ingressi. Ho avviato le procedure per richiedere le autorizzazioni per l'esercizio dell'attività e riapertura della Casa di riposo: iter rimasto bloccato a causa dell'impossibilità di sostenere le spese per la prescritta attivazione degli impianti richiesta dalla procedura dei vari enti preposti. Sono stato varie volte alla Regione non solo per gli adempimenti inerenti la riapertura, ma per far fronte alla questione del finanziamento dei lavori di cui la Regione medesima chiede la restituzione di circa € 220.000,00. Somma sostenuta per il pagamento inerenti i lavori e che, in sede di rendicontazione, la Regione ha ritenuto non rientrasse nel computo del finanziamento. Di qui, è sorto un contenzioso da definire. Come sono da definire vari contenziosi per forniture e servizi non pagati nel tempo, a causa del deficit strutturale di bilancio e che sono oggetto di azioni legali. Purtroppo non si è potuta fermare la Givas di Saonara (Pd) azienda che, rivendicando il pagamento della fornitura degli arredi, ha intrapreso l'azione legale che ha portato prima al pignoramento, poi al sequestro giudiziale e - quindi - alla messa all'asta telematica degli arredi stessi. Non vedo cos'altro avrei dovuto fare a fronte di questa situazione che sostanzialmente riviene dal passato non recente. Ben venga, quindi, l'interrogazione del consigliere Mennea, così come anche l'audizione presso la competente Commissione. Sicuramente saranno le occasioni giuste per fare piena luce su come negli ultimi anni, attraverso le varie gestioni, si è andata a determinare la grave crisi finanziaria dell'ente di via Fermi».