Viva
Antonietta Tonti e le sue 100 primavere
La dolce centenaria esalta la gioia di vivere ed è festeggiata dalla sua famiglia. Il segreto è nelle coccole?
Barletta - venerdì 21 gennaio 2011
Antonietta Tonti è il suo nome ed è nata a Foggia 100 anni fa, ed è qui per dimostrarci con la sua vitalità e per la gioia di tutti i congiunti e gli amici quanto può essere bello attraversare tutto il ventesimo secolo e oltre. E' vissuta quando il titanic affondava; ha visto nascere la televisione e Internet, e subito entrambe le guerre e può raccontarcelo. La simpaticissima nonnina, all'importante traguardo, giunge anche grazie alla sua famiglia, con cui vive. Il grande amore di sua figlia e delle nipoti è forse l'elisir di lunga vita? Forse, o forse no, ma di sicuro aiuta il cuore e lo spirito, sempre arzillo.
Allora è il momento di festeggiare: una bella torta che avrebbe anche potuto ospitare tutte e 100 le candeline, golosa nel suo trionfo di panna: «la nonna è tuttora di grande appetito» ci dicono i congiunti, «e pensare che l'anno scorso, nel giorno del suo 99° compleanno, ha subito un intervento al femore prontamente recuperato e superato». Don Pino Paolillo non poteva mancare, e in rappresentanza del comune di Barletta, l'assessore Grippo, anch'egli immerso nello spirito familiare di gioia.
Le due nipoti, furbette, ci dicono che la dolce nonna ha raggiunto le centro primavere sopratutto grazie alle tante loro coccole. Come non credere loro?
Allora è il momento di festeggiare: una bella torta che avrebbe anche potuto ospitare tutte e 100 le candeline, golosa nel suo trionfo di panna: «la nonna è tuttora di grande appetito» ci dicono i congiunti, «e pensare che l'anno scorso, nel giorno del suo 99° compleanno, ha subito un intervento al femore prontamente recuperato e superato». Don Pino Paolillo non poteva mancare, e in rappresentanza del comune di Barletta, l'assessore Grippo, anch'egli immerso nello spirito familiare di gioia.
Le due nipoti, furbette, ci dicono che la dolce nonna ha raggiunto le centro primavere sopratutto grazie alle tante loro coccole. Come non credere loro?