La città
ANGLAT Barletta, presto l'addio alla storica sede nel porto
La comunicazione giunta oggi da parte dell’Autorità Portuale sarà oggetto di una conferenza venerdì mattina
Barletta - mercoledì 26 maggio 2021
11.47
L'ANGLAT Barletta sarà presto costretta a lasciare la sede collocata nel porto di Barletta: la notizia è giunta questa mattina destando grande preoccupazione tra gli associati di questa realtà, che rappresenta un vero esempio nella comunità cittadina.
L'Associazione Sportiva Dilettantistica Sportinsieme Sud - ANGLAT Barletta, è dal 1981 impegnata sul territorio Comunale, Regionale e Nazionale nel rendere lo Sport accessibile al Mondo dei Disabili.
Sin dal 2005 possiedono la Concessione Demaniale di un immobile e relativa area pertinente all'interno del Porto di Barletta, dopo che l'Agenzia del Demanio, il Genio Civile delle Opere Marittime, l'Ufficio di Sanità marittima e la Circoscrizione Doganale del Porto di Barletta, hanno espresso parere favorevole, sottolineando come "la concessione in uso alla suddetta Associazione avrebbe portato una serie di vantaggi per l'Erario, a costo zero, ravvisabili nella ristrutturazione dell'immobile e nel risanamento di tutta l'area che da decenni è in totale stato di abbandono". Da subito, l'Associazione e tutti i suoi sostenitori si sono adoperati sinché si è riusciti a rendere i locali idonei all'uso. Tutt'oggi, la sede rappresenta una delle pochissime realtà in Italia ove ai disabili è consentito liberalmente l'accesso in barca.
Il risvolto negativo giunge oggi con la comunicazione da parte dell'Autorità Portuale competente all'Associazione nazionale guida legislazione andicappati trasporti, ANGLAT, di lasciare l'attuale sede "per motivi di sicurezza" dovuti alla presenza nei pressi della stessa di serbatoi per carburanti gestiti dalla società IPI/API, che a detta degli associati erano già presenti fin dal loro insediamento.
In una lettera scritta al Presidente della Repubblica, il fondatore Ruggiero Lauroia spiega che il vigente Piano Operativo Triennale dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale prevede per il porto di Barletta lo spostamento degli stessi serbatoi in altra sede del porto e più distanti dal centro abitato, per destinare l'attuale loro sede ad altre finalità. Il Comune di Barletta offrirebbe in cambio un locale di proprietà comunale situato in città e senza accesso al mare, attualmente in stato di deperimento e abbandono a seguito di un incendio e da ristrutturare con relative certificazioni a loro spese.
L'Associazione Sportiva Dilettantistica Sportinsieme Sud - ANGLAT Barletta, è dal 1981 impegnata sul territorio Comunale, Regionale e Nazionale nel rendere lo Sport accessibile al Mondo dei Disabili.
Sin dal 2005 possiedono la Concessione Demaniale di un immobile e relativa area pertinente all'interno del Porto di Barletta, dopo che l'Agenzia del Demanio, il Genio Civile delle Opere Marittime, l'Ufficio di Sanità marittima e la Circoscrizione Doganale del Porto di Barletta, hanno espresso parere favorevole, sottolineando come "la concessione in uso alla suddetta Associazione avrebbe portato una serie di vantaggi per l'Erario, a costo zero, ravvisabili nella ristrutturazione dell'immobile e nel risanamento di tutta l'area che da decenni è in totale stato di abbandono". Da subito, l'Associazione e tutti i suoi sostenitori si sono adoperati sinché si è riusciti a rendere i locali idonei all'uso. Tutt'oggi, la sede rappresenta una delle pochissime realtà in Italia ove ai disabili è consentito liberalmente l'accesso in barca.
Il risvolto negativo giunge oggi con la comunicazione da parte dell'Autorità Portuale competente all'Associazione nazionale guida legislazione andicappati trasporti, ANGLAT, di lasciare l'attuale sede "per motivi di sicurezza" dovuti alla presenza nei pressi della stessa di serbatoi per carburanti gestiti dalla società IPI/API, che a detta degli associati erano già presenti fin dal loro insediamento.
In una lettera scritta al Presidente della Repubblica, il fondatore Ruggiero Lauroia spiega che il vigente Piano Operativo Triennale dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale prevede per il porto di Barletta lo spostamento degli stessi serbatoi in altra sede del porto e più distanti dal centro abitato, per destinare l'attuale loro sede ad altre finalità. Il Comune di Barletta offrirebbe in cambio un locale di proprietà comunale situato in città e senza accesso al mare, attualmente in stato di deperimento e abbandono a seguito di un incendio e da ristrutturare con relative certificazioni a loro spese.