Politica
Ancora Agorà della BAT al teatro Curci
Semivuoto e pieno di buone intenzioni. Il 6 novembre la decisione finale della Corte Costituzionale
BAT - sabato 29 settembre 2012
1.09
Ancora una vetrina, forse più spettacolare, quella organizzata dalla Sesta Provincia in coda alle dieci giornate di Agorà. Questa volta sembrava si andasse sul sicuro in quanto ad affluenza ed interesse di pubblico. Invece molto flebilmente e con buon comportamento di cronista dobbiamo scrivere che se la sono suonata e cantata i cinque sindaci intervenuti, i due consiglieri regionali, l'unico parlamentare interessato alla sopravvivenza BAT, l'on. Benedetto Fucci, portatore sempre di valori nazionali ed oltre. Oltre a questi , presenti i più fedeli consiglieri provinciali tra cui Antonucci il barlettano, Andrea Patruno il dissidente, Michele Dicorato il passionario, Giuseppe Dipaola il meditatore, Vincenzo Valente il disilluso. Poi componenti del Comitato di Lotta storico " Barletta Provincia" e il loro presidente avv. Nicola Di Modugno dal significativo intervento sulla incostituzionalità perpetrata dal Governo contro le autonomie locali. E il sempreterno Nardo Binetti.
Tutti hanno ricevuto riconoscimenti storici per la nascita della Bat o Bt. Altri spettatori, una cinquantina di donne e uomini in qualche modo gravitanti attorno all'esperimento Sesta Provincia che rientra inesorabile nel riordino generale deciso da Monti spesso e con irriverenza chiamato in causa quale facile responsabile o irresponsabile della veloce ricostruzione di un Paese la cui burocrazia politica deve invece accorgersi di avere lacune profonde, compresa quella degli Enti Provincia. Il brivido della solidarietà tra i consigli comunali delle partecipanti città si rincorre ora come un fulmine per portare decisioni unanimi e consolidate alla Regione e contrastare il lassismo di via Capruzzi, evidentemente disinteressata alle sorti della nostra giovane realtà territoriale. Un passo di questo articolo è da dedicare al Presidente Francesco Ventola più che ad altri. Lui, abbandonato dal suo stesso partito, sta conducendo la più bella battaglia che definirei sinceramente epica per raggiungere un insperabile risultato di contrasto alle numerose negatività derivanti dalla improvvisa estiva decisione di sopprimere prima e riordinare poi, in modo parziale, la geografia politica-amministrativa delle Province, Un leone. Non c'è altra definizione per riconoscere al giovane Presidente la determinazione ed autentica passione che sta intessendo, con volontà e concentrazione, in ogni agorà che percorre, che sia organizzata o meno dal suo staff molto professionale. Ma se lui è incisivo nelle argomentazioni, molta superflua retorica in alcuni casi lo accompagna, allungando il suo programma di salvataggio nonostante le stantie ripetute buone promesse.
Sia chiaro che se la Bat dovesse salvarsi aggregando o espandendosi sarà lui, Francesco, il vero valore aggiunto di questo Ente al quale attribuiamo spesso e da molto tempo non cristalline operazioni che tralasciamo di rammentare. Tra i tanti interventi, durati oltre due ore, ne citiamo uno sul quale concordavo e suggerito al mio compagno di palco al "Curci": il riordino delle Provincie altro non è che l'inizio della più generale soppressione totale di questi Enti. D'accordo con me o io con Lui, il Consigliere regionale Mennea. Da lui letta in chiave pessimistica con conseguente appello a tutte le forze politiche per scongiurare l'evento. Da chi scrive, maturata leggendo un severo riordino nel tempo di altre, ben più importanti realtà politiche-amministrative e anche un auspicio. I fiumi di parole, assicurazioni assunte al "Curci" non dovrebbero sortire effetti collateralmente defibrillanti, purtroppo. I tempi corti scoraggiano chi vuole salvare la Bat e le tre deleghe ad essa assegnate: strade, scuole, ambiente. Salvo piccole crepe risanate, io ricordo nulla di cambiato in questi circa due anni e mezzo. Ma è anche giusto difendere la nostra Provincia con lo slogan proposto: Per difendere il futuro del nostro territorio.
Tutti hanno ricevuto riconoscimenti storici per la nascita della Bat o Bt. Altri spettatori, una cinquantina di donne e uomini in qualche modo gravitanti attorno all'esperimento Sesta Provincia che rientra inesorabile nel riordino generale deciso da Monti spesso e con irriverenza chiamato in causa quale facile responsabile o irresponsabile della veloce ricostruzione di un Paese la cui burocrazia politica deve invece accorgersi di avere lacune profonde, compresa quella degli Enti Provincia. Il brivido della solidarietà tra i consigli comunali delle partecipanti città si rincorre ora come un fulmine per portare decisioni unanimi e consolidate alla Regione e contrastare il lassismo di via Capruzzi, evidentemente disinteressata alle sorti della nostra giovane realtà territoriale. Un passo di questo articolo è da dedicare al Presidente Francesco Ventola più che ad altri. Lui, abbandonato dal suo stesso partito, sta conducendo la più bella battaglia che definirei sinceramente epica per raggiungere un insperabile risultato di contrasto alle numerose negatività derivanti dalla improvvisa estiva decisione di sopprimere prima e riordinare poi, in modo parziale, la geografia politica-amministrativa delle Province, Un leone. Non c'è altra definizione per riconoscere al giovane Presidente la determinazione ed autentica passione che sta intessendo, con volontà e concentrazione, in ogni agorà che percorre, che sia organizzata o meno dal suo staff molto professionale. Ma se lui è incisivo nelle argomentazioni, molta superflua retorica in alcuni casi lo accompagna, allungando il suo programma di salvataggio nonostante le stantie ripetute buone promesse.
Sia chiaro che se la Bat dovesse salvarsi aggregando o espandendosi sarà lui, Francesco, il vero valore aggiunto di questo Ente al quale attribuiamo spesso e da molto tempo non cristalline operazioni che tralasciamo di rammentare. Tra i tanti interventi, durati oltre due ore, ne citiamo uno sul quale concordavo e suggerito al mio compagno di palco al "Curci": il riordino delle Provincie altro non è che l'inizio della più generale soppressione totale di questi Enti. D'accordo con me o io con Lui, il Consigliere regionale Mennea. Da lui letta in chiave pessimistica con conseguente appello a tutte le forze politiche per scongiurare l'evento. Da chi scrive, maturata leggendo un severo riordino nel tempo di altre, ben più importanti realtà politiche-amministrative e anche un auspicio. I fiumi di parole, assicurazioni assunte al "Curci" non dovrebbero sortire effetti collateralmente defibrillanti, purtroppo. I tempi corti scoraggiano chi vuole salvare la Bat e le tre deleghe ad essa assegnate: strade, scuole, ambiente. Salvo piccole crepe risanate, io ricordo nulla di cambiato in questi circa due anni e mezzo. Ma è anche giusto difendere la nostra Provincia con lo slogan proposto: Per difendere il futuro del nostro territorio.