Istituzionale
Anche per l'Asl Bt il bonus per il personale coinvolto nell'emergenza Covid-19
All'ASL Bt sono stati assegnati €2.524.604 da ripartire tra il personale sanitario secondo i criteri individuati
Barletta - giovedì 28 maggio 2020
15.15 Comunicato Stampa
«È stato siglato questa notte un importante accordo con i sindacati, a favore di tutti gli operatori della sanità pugliese impegnati nell'emergenza Covid 19. Per i due mesi di lavoro instancabile e complicato, dal 15 marzo al 15 maggio, le buste paga dei lavoratori della sanità pugliese saranno più sostanziose». Lo comunica il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
«Il meccanismo individuato - spiega il direttore del dipartimento regionale Politiche per la salute Vito Montanaro - punta a premiare chi ha lavorato in questi mesi difficili. Il riconoscimento economico sarà erogato esclusivamente in base ai turni di effettivo servizio, oltre ai sanitari che hanno contratto il virus e sono stati posti in quarantena. La Regione provvederà inoltre con le proprie risorse a garantire un riconoscimento a quella parte del sistema sanitario esterna rispetto alla dipendenza, ma che è stata pienamente coinvolta dall'emergenza, come medici e lavoratori dipendenti del 118 o i lavoratori delle sanità service e gli specializzandi che hanno operato in reparti covid».
L'accordo chiuso questa notte è molto importante per gli operatori della sanità pugliese coinvolti nella emergenza Covid 19. Sono a disposizione 29 milioni di euro rinvenienti dai decreti Cura Italia e Rilancio, oltre che da 6 milioni di euro di risorse regionali.
«Abbiamo fatto un lavoro molto importante – sottolinea Montanaro – con tutti i sindacati che hanno sottoscritto l'intesa. Stiamo parlando di una cifra tra le più alte in Italia e questo ci fa estremamente piacere. È un modo per ringraziare tutti coloro che in questi due mesi hanno sacrificato la loro vita, con turni massacranti, a volte non tornando neanche a casa, incuranti del pericolo del contagio».
Il consigliere del presidente Domenico De Santis spiega il meccanismo del riparto del bonus: «Il bonus sarà suddiviso in quattro fasce, la prima di coloro i quali sono stati direttamente impegnati nell'epidemia (reparti malattie infettive, pneumologia, emergenza, anestesia e rianimazione etc etc), ai quali andrà un riconoscimento di 63 euro a giornata lavorativa per un massimo di venti giornate lavorative. Per due mesi quindi la cifra è pari a 2 mila 520 euro lordi. Poi ci sarà una seconda fascia, coloro cioè che sono stati indirettamente coinvolti nell'emergenza (ostetricia, dialisi, unità operativa cure palliative etc etc) che avranno un bonus 37 euro per massimo 20 giornate lavorative. La cifra può andare fino a 1520 euro lordi. Poi ci sarà una terza fascia che riceverà fino ad un massimo di 800 euro lordi, cioè 20 euro a giornata sempre per un massimo di 20 giornate lavorative in un mese. Infine c'è una quarta fascia di 10 euro a giornata lavorativa per massimo 20 giornate lavorative per due mesi, quindi di 400 euro complessivi, per tutto il resto del personale che ha lavorato in questi due mesi».
Il personale coinvolto riceverà un premio, in ragione alla presenza in servizio/turno di lavoro effettivamente prestati e sulla base del grado di coinvolgimento nella gestione dell'emergenza epidemiologica, suddiviso secondo quattro fasce:
Pertanto, gli importi spettanti a ciascuna Azienda risultano così suddivisi:
«Il meccanismo individuato - spiega il direttore del dipartimento regionale Politiche per la salute Vito Montanaro - punta a premiare chi ha lavorato in questi mesi difficili. Il riconoscimento economico sarà erogato esclusivamente in base ai turni di effettivo servizio, oltre ai sanitari che hanno contratto il virus e sono stati posti in quarantena. La Regione provvederà inoltre con le proprie risorse a garantire un riconoscimento a quella parte del sistema sanitario esterna rispetto alla dipendenza, ma che è stata pienamente coinvolta dall'emergenza, come medici e lavoratori dipendenti del 118 o i lavoratori delle sanità service e gli specializzandi che hanno operato in reparti covid».
L'accordo chiuso questa notte è molto importante per gli operatori della sanità pugliese coinvolti nella emergenza Covid 19. Sono a disposizione 29 milioni di euro rinvenienti dai decreti Cura Italia e Rilancio, oltre che da 6 milioni di euro di risorse regionali.
«Abbiamo fatto un lavoro molto importante – sottolinea Montanaro – con tutti i sindacati che hanno sottoscritto l'intesa. Stiamo parlando di una cifra tra le più alte in Italia e questo ci fa estremamente piacere. È un modo per ringraziare tutti coloro che in questi due mesi hanno sacrificato la loro vita, con turni massacranti, a volte non tornando neanche a casa, incuranti del pericolo del contagio».
Il consigliere del presidente Domenico De Santis spiega il meccanismo del riparto del bonus: «Il bonus sarà suddiviso in quattro fasce, la prima di coloro i quali sono stati direttamente impegnati nell'epidemia (reparti malattie infettive, pneumologia, emergenza, anestesia e rianimazione etc etc), ai quali andrà un riconoscimento di 63 euro a giornata lavorativa per un massimo di venti giornate lavorative. Per due mesi quindi la cifra è pari a 2 mila 520 euro lordi. Poi ci sarà una seconda fascia, coloro cioè che sono stati indirettamente coinvolti nell'emergenza (ostetricia, dialisi, unità operativa cure palliative etc etc) che avranno un bonus 37 euro per massimo 20 giornate lavorative. La cifra può andare fino a 1520 euro lordi. Poi ci sarà una terza fascia che riceverà fino ad un massimo di 800 euro lordi, cioè 20 euro a giornata sempre per un massimo di 20 giornate lavorative in un mese. Infine c'è una quarta fascia di 10 euro a giornata lavorativa per massimo 20 giornate lavorative per due mesi, quindi di 400 euro complessivi, per tutto il resto del personale che ha lavorato in questi due mesi».
Il personale coinvolto riceverà un premio, in ragione alla presenza in servizio/turno di lavoro effettivamente prestati e sulla base del grado di coinvolgimento nella gestione dell'emergenza epidemiologica, suddiviso secondo quattro fasce:
Importo | Tipologia Struttura |
FASCIA A) Euro 63 per ogni turno | Se coinvolti nell'emergenza Covid Malattie infettive, Pneumologie, Anestesia e Rianimazione e Terapie Intensive, Dipartimenti Prevenzione (con riferimento a Sisp e Spesal) e medici veterinari dei Dipartimenti di prevenzione direttamente coinvolti nella gestione di cluster Covid, Medicina del lavoro, Personale dipendente del 118, Pronto Soccorso, Operatori sanitari destinati alla presa in carico dei pazienti Covid, Tecnici perfusionisti ECMO, personale laboratorio biomedico operante presso strutture sanitarie ovunque collocate funzionale al trattamento dei campioni biologici per esami Covid ovvero alla effettuazione di test o esami dello stesso tipo, personale delle Unità Operative di radiodiagnostica operanti presso le strutture che effettuano esami verso pazienti provenienti dai percorsi ospedalieri Covid o sospetti tali, obitorio e Front Office (Triage). |
FASCIA B) Euro 37 per ogni turno | Ostetricia, Dialisi, Unità operativa Cure Palliative, personale dipendente della Medicina penitenziaria, nonché le Unità Operative e i Servizi afferenti a strutture COVID Acuzie pubbliche, come definite nella Dgr 525/2020, non inserite nella Fascia A). |
FASCIA C) Euro 20 per ogni turno | Operatori afferenti ad altre Unità operative e Servizi (non elencati nelle Fasce A) e B) e con particolare riferimento ai reparti di Medicina interna e Chirurgia, ed all'impatto sul territorio), ma, in ogni caso, coinvolti nella emergenza Covid. |
FASCIA D) Euro 10 per ogni turno | Altri operatori del SSR che non sono compresi nelle fasce precedenti. |
Pertanto, gli importi spettanti a ciascuna Azienda risultano così suddivisi:
DISTRIBUZIONE RISORSE EX ART. 1 D.L. 18/2020 (TAB. A) | ||||
AZIENDA/ENTE | RISORSE COMPARTO AL LORDO DI ONERI E IRAP | RISORSE DIRIGENZA AL LORDO DI ONERI E IRAP | RISORSE TOTALI AZIENDA AL LORDO DI ONERI E IRAP* | |
ASL BA | € 4.019.540 | € 1.339.847 | € 5.359.387 | |
ASL BR | € 2.853.499 | € 951.166 | € 3.804.666 | |
ASL BT | € 1.893.453 | € 631.151 | € 2.524.604 | |
ASL FG | € 1.863.841 | € 621.280 | € 2.485.122 | |
ASL LE | € 4.148.605 | € 1.382.868 | € 5.531.473 | |
ASL TA | € 2.626.781 | € 875.594 | € 3.502.375 | |
AOU POLICLINICO | € 2.867.976 | € 955.992 | € 3.823.968 | |
AOU OO.RR. | € 2.012.991 | € 670.997 | € 2.683.987 | |
IRCCS G. PAOLO II | € 123.377 | € 41.126 | € 164.502 | |
IRCCS DE BELLIS | € 59.937 | € 19.979 | € 79.916 | |
TOTALE | € 22.470.000 | € 7.490.000 | € 29.960.000 | |