Associazioni
Allarme scomparsi nel Nord Barese
Ne parla Annalisa Loconsole dell'associazione 'Penelope'. Braccialetti localizzatori Gps tra soluzioni e proposte
Barletta - giovedì 20 gennaio 2011
«Siamo tutti come in attesa, in attesa di giudizio. Ciascuno di noi aspetta risposte che non arrivano. Aspetta e teme una condanna capitale ». Così Annalisa Loconsole, fondatrice della sezione pugliese dell'associazione "Penelope" e lei stessa figlia di una persona scomparsa e non ancora trovata riassume lo stato d'animo di tutte quelle famiglie che attendono di conoscere la sorte dei loro scomparsi, un giorno svaniti all'improvviso nel nulla.
Le cifre ufficiali parlano di una ventina di scomparsi almeno nel Nord Barese, l'esercito dei cosiddetti «missing», persone di cui si sono perse le tracce e delle quali non si sa che fine possano aver fatto le cui scomparse svariano dall'allontanamento volontario, passando dalla sottrazione alla famiglia per disturbi psichici legati alla memoria, oppure perche vittime di reati.
«Quando scompare una persona si è alla mercé del caso, della buona volontà dei singoli, delle capacità di un poliziotto o un carabiniere, anche dell' approssimazione. Non c' è una banca dati dedicata agli scomparsi, condivisa con tutte le istituzioni e gli enti che dovrebbero essere coinvolti».
Un fenomeno non più sottovalutabile, specie se molte delle persone diventate «invisibili» sono anziani i cui corpi, purtroppo, a distanza di giorni, sono ritrovati privi di vita e il più delle volte proprio nelle vicinanze delle loro stesse abitazioni.
«Occorrerebbero dei braccialetti con localizzatori Gps per i cittadini ultra 65enni affetti da patologie neurologiche e gravi amnesie »: questa la proposta di Annalisa Loconsole dell'Associazione "Penelope", visto che quello delle persone scomparse e ritrovate morte a distanza di qualche giorno è un fenomeno allarmante che coinvolge soprattutto gli anziani con patologie mentali, che li porta a smarrire la strada di casa e trovare inevitabilmente la morte in qualche luogo appartato.
Le cifre ufficiali parlano di una ventina di scomparsi almeno nel Nord Barese, l'esercito dei cosiddetti «missing», persone di cui si sono perse le tracce e delle quali non si sa che fine possano aver fatto le cui scomparse svariano dall'allontanamento volontario, passando dalla sottrazione alla famiglia per disturbi psichici legati alla memoria, oppure perche vittime di reati.
«Quando scompare una persona si è alla mercé del caso, della buona volontà dei singoli, delle capacità di un poliziotto o un carabiniere, anche dell' approssimazione. Non c' è una banca dati dedicata agli scomparsi, condivisa con tutte le istituzioni e gli enti che dovrebbero essere coinvolti».
Un fenomeno non più sottovalutabile, specie se molte delle persone diventate «invisibili» sono anziani i cui corpi, purtroppo, a distanza di giorni, sono ritrovati privi di vita e il più delle volte proprio nelle vicinanze delle loro stesse abitazioni.
«Occorrerebbero dei braccialetti con localizzatori Gps per i cittadini ultra 65enni affetti da patologie neurologiche e gravi amnesie »: questa la proposta di Annalisa Loconsole dell'Associazione "Penelope", visto che quello delle persone scomparse e ritrovate morte a distanza di qualche giorno è un fenomeno allarmante che coinvolge soprattutto gli anziani con patologie mentali, che li porta a smarrire la strada di casa e trovare inevitabilmente la morte in qualche luogo appartato.