Via dei muratori escavatrice
Via dei muratori escavatrice
La città

Aldo Musti: «Basta silenzio e indifferenza»

«Si rispettino le regole su via dei Muratori»

«Come è noto, a Barletta, nel 2010, alla via dei Muratori, è accaduto un grave sopruso. Un cittadino si arma di una pala meccanica, invade un'area comunale, la danneggia gravemente, e crea una barriera di terreno per impedire, agli altri cittadini il passaggio e al sottoscritto la realizzazione provvisoria di un percorso viabile regolarmente autorizzato dallo stesso Ente. Successivamente, ne nasce un articolato contenzioso giurisdizionale che vede il sottoscritto e il Comune di Barletta, "litisconsorti", contrapporsi al temerario cittadino. I giudizi in questione pendono innanzi il Tribunale amministrativo di Bari, il Consiglio Di Stato, ovvero innanzi il Tribunale civile di Trani». La cronistoria delle vicende di via dei Muratori è ricostruita da Aldo Musti, che scrive la seguente nota.

«Tratto comune ai cennati giudizi è, in particolare, la contestata destinazione stradale delle aree ubicate nella zona merceologica di Barletta, oggi in parte già sistemata a strada pubblica con urbanizzazioni primaria al 90%, a servizio della famosa maglia "D2-06". Le posizioni processuali delle parti sono, al limite del surreale, in sintesi, le seguenti. Il temerario cittadino, confortato da una perizia di parte di un noto ingegnere locale, si dice persuaso che sull'area in parola il P.R.G. vigente non preveda strada alcuna, laddove invece vi è una strada pubblica con tanto di nome e numeri civici, precisamente via dei Muratori dal n. 16 al n. 14, ecco perché tale tratto si è meritato il nome "via dei Muratori, la strada che non c'è". Il sottoscritto, invece, è sicuro che sull'area in parola il P.R.G. vigente preveda tuttora una strada pubblica, perché nella realtà, in "via dei Muratori, la strada c'è", realizzata con soldi pubblici e aperta a tutti. La contrapposizione processuale è fisiologica e non desta stupore. Di converso, ciò che appare singolare è la posizione assunta dall' Amministrazioni comunale dopo il suddetto contenzioso giurisdizionale.

Infatti, mai sino al 2010, cioè, sino a quel contenzioso giurisdizionale, l'Amministrazione comunale aveva avuto dubbio alcuno sulla previsione stradale in argomento, tanto da ritenerla esistente, in ogni pratica edilizia relativa a quella zona, nell'attività di assegnazione onomastica, nella sottoscrizione delle indicazione urbanistiche per la realizzazione del tratto esistente. Dopo l'azione del "temerario cittadino", l'Amministrazione contraddice se stessa! Trattasi, questa, di una circostanza per certi versi sconcertante, non soltanto perché, i dirigenti competenti, rilasciavano in favore di una controparte processuale dell'Ente atti pregiudizievoli alla difesa in giudizio degli interessi dello stesso Comune di Barletta (confermando, in linea con la controparte processuale: via dei Muratori dal civico 16 al 14 non è stata realizzata, non è più prevista dal 2000, anzi si può costruirci sopra). Vi è di più, non tiravano fuori le delibere di Consiglio e Giunta comunale, utili a confermare la proprietà la previsione stradale della stessa.

Ancora loro, non concedevano l'accesso a quei documenti importantissimi ai fini di causa, al sottoscritto, ripeto, "consorte" con il Comune di Barletta. Ma non finisce qui, quando, finalmente, grazie alle sentenze TAR, il sottoscritto veniva in possesso di quei documenti che confermavano la proprietà e la previsione stradale, e quindi utili a corroborare gli interessi comuni del sottoscritto e del Comune di Barletta, ci pensava l'Avvocatura comunale a lasciarci "senza parole": "…si oppone alla produzione documentale, in quanto tardiva…", non considerando che il ritardo era dovuto al diniego all'accesso da parte dello stesso Ente e che il deposito avveniva da parte del "consorte", quindi, utile a corroborare anche gli interessi dello stesso Comune di Barletta!

Arriva l'Amministrazione Cascella.
Il candidato Sindaco, si presenta in campagna elettorale ben informato di tutto ciò che a Barletta non va, in particolar modo di ciò che è accaduto in via dei Muratori, tanto da ritenerla "una vera e propria metafora di tutto quello che a Barletta non ha funzionato e non deve più accadere", impegnandosi, pertanto, a fare chiarezza nei primi cento giorni di governo e/o nei tempi previsti per legge. Ma a tutt'oggi, nella veste di nuovo Sindaco, anche Lui, resta in silenzio, sulla scomparsa della maglia D2-06 e sulla scomparsa di parte della previsione stradale di via dei Muratori, nonostante siano decorsi circa 240 giorni dalla richiesta di tali chiarimenti, utili a corroborare gli interessi comuni dell'Ente e del sottoscritto, nel contenzioso giurisdizionale in corso, che va sempre avanti.

Alla luce del silenzio e dell'indifferenza – di tutti - al mancato rispetto delle regole da parte di alcuni collaboratori comunali, per il sottoscritto non resta che continuare a ripercorrere la strada del Tribunale Amministrativo, che, negli ultimi tre anni ho percorso per ben dieci volte, prima a fianco del Comune di Barletta per difendere la previsione stradale di una strada già realizzata, poi, contro lo stesso Ente per vincere i dinieghi agli accesi agli atti e il silenzio della stessa Amministrazione. Un primo bilancio "provvisorio" del danno erariale a carico del Comune di Barletta, e quindi dei cittadini, ad oggi, è di circa dodicimila euro, per le condanne subite dal Comune di Barletta al pagamento delle spese di giudizio, compresi accessori di legge e IVA, per i dinieghi agli accessi agli atti! Ma in futuro, la cifra potrebbe essere di gran lunga superiore, se gli imprenditori di via Foggia, stanchi e danneggiati, decidessero di intraprendere una "CLASS ACTION" nei confronti del Comune di Barletta, per i danni subiti per la palese violazione di obblighi amministrativi, nell'annosa questione di via dei Muratori.

Perché l'Amministrazione alimenta il contrasto con la zona merceologica di via Foggia? Dové l'Assessore alle attività produttive? Non si vive di solo sport, anzi si vive anche di sport! Perché il signor Sindaco resta in silenzio? Aveva promesso risposte nei primi cento giorni! Perché anche il signor Sindaco, non attua due dei suoi punti forti della campagna elettorale: stop alle varianti alla bisogna e rispetto delle regole. Infatti, il silenzio sulla scomparsa della maglia D2-06, dalle tavole grafiche inviate in Regione, di fatto, non ostacola il tentativo in corso di una variante al vigente Piano regolatore generale fuori delle procedure legali (trasformando la previsione stradale di una strada già realizzata, in previsione merceologica, cioè edificabile). Alla bisogna di chi? Incredibile ma vero, alla bisogna di chi, oggi, nei suddetti procedimenti rivendica la proprietà di un'area sistemata, già dal 2008, a strada pubblica con soldi pubblici.

Non solo, il silenzio e l'indifferenza della Amministrazione comunale, non mettono a nudo l'operato di quei collaboratori comunali che guarda caso, solo in seguito al suddetto contenzioso giurisdizionale, hanno perso le tavole grafiche originali del vigente Piano regolatore, hanno perso la maglia D2-06, e da ultimo, non per gravità, hanno perso l'art. 1.01.4 delle Norme Tecniche di Attuazione del vigente Piano Regolatore: "…in caso di discordanza o di indicazione errata, le indicazioni scritte prevalgono su quelle grafiche". Ma a che gioco state giocando? Certamente non state giocando la partita del buon andamento e dell'imparzialità dell'amministrazione! Basta Silenzio e Indifferenza! Sono le radici del mancato rispetto delle regole.
  • Disagio per i cittadini
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