Al "PalaBorgia" calcio e solidarietà per Telethon

Calcio a 5, ballo e arti marziali uniti per beneficenza. E' successo ieri, domenica 16 dicembre, al PalaDisfida "Mario Borgia" di Barletta, dove con la manifestazione "Sportivamente insieme" si è conclusa la maratona più amata dagli italiani, la maratona Telethon. Un grandissimo evento di solidarietà che riesce ad accendere i riflettori sulle persone che ogni giorno combattono con una malattia genetica e a dare loro una speranza attraverso i risultati e gli avanzamenti della ricerca Telethon, quest'anno dedicata ai bambini affetti malattie rare. "Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e collaborato all'organizzazione dell'evento, presidenti, allenatori delle varie associazioni e ai loro staff e soprattutto a tutti i genitori, parenti e amici presenti alla serata. Spero si riesca ad incontrarci anche l'anno prossimo sempre in concomitanza e a favore della raccolta fondi pro Telethon con l'auspicio di migliorare di volta in volta sia l'organizzazione sia la raccolta stessa. ed essere sempre piu' numerosi". Questo il commento dell'organizzazione dell'evento.
Dalle 9 di mattina e fino alle 20.30- con un'interruzione dalle 13 alle 17.45- si sono alternati sul parquet del palazzetto barlettano calcio a 5, ballo e arti marziali, con il derby Barletta C5-Futsal Barletta come momento-clou della giornata. In campo anche le scuole calcio di Città di Barletta, Crocifisso e Brasilea, coadiuvati per l'occasione dall'Istituto di arti marziali "Shotokan Funakoshi" e dai rappresentati dell'associazione sportiva "Numero Uno".

La conduzione della serata è stata affidata a Luca Guerra, caporedattore di Barlettalife.it. Oltre sette ore di sport e divertimento, per godere dei quali è stato sufficiente pagare un ticket di 2 euro per accedere alla struttura, contribuire alla ricerca e vivere una domenica diversa: ottima la risposta del pubblico, con circa 350 persone a gremire gli spalti del "PalaBorgia" e omaggiati durante gli incontri dal "lancio" di magliette pro-Telethon. Perchè, come recita lo slogan della Fondazione, "insieme si può fare ricerca".