La città

Agosto segna la crisi anche per la Polizia

Non solo economica ma anche strutturale, la nota del Segretario provinciale Sap. «Missioni annullate perché gli uffici cassa non potevano pagare gli acconti»

Le cronache dei TG ci raccontano di caselli autostradali scorrevoli e alberghi semivuoti, a testimonianza che la crisi economica avrebbe indotto tanti milioni di italiani a rinunciare alle vacanze. Per la Polizia la crisi è iniziata già da tempo e non è solo economica ma anche strutturale, e si fa avvertire soprattutto al Sud, nelle Questure, nei Commissariati e nei vari Uffici di specialità. Il problema principale è la carenza di personale, aggravata da un intollerabile innalzamento dell'età media e dalla progressiva riduzione delle risorse destinate agli straordinari, alle indennità, al mantenimento della catena logistica. Le continue riforme peggiorative del sistema pensionistico e gli annunci di ulteriori sacrifici richiesti a chi non ha più nulla da sacrificare hanno innescato una vera e propria fuga all'insegna del "si salvi chi può". Ogni anno centinaia di poliziotti scelgono di congedarsi senza attendere il compimento dei limiti di anzianità anagrafica: chi può andarsene in pensione oggi, non ha alcun interesse a restare in servizio, sapendo che anziché dirgli grazie dovrà subire gli effetti di provvedimenti peggiorativi.

Non c'è bisogno di essere scienziati o filosofi per capirlo: se potete andarvene in pensione oggi con 1200 euro al mese, perché mai dovreste restare in servizio e andarvene tra 10 anni con 900 euro? Eppure a Roma c'è qualcuno che proprio non capisce, non ci arriva. E mentre c'è un flusso in uscita, che peraltro spesso riguarda colleghi di grande esperienza e capacità professionale, si riduce sempre più quello in entrata. Gli organici si contraggono, l'età media si innalza. A cinquant'anni si può correre dietro a un rapinatore che ne ha trenta di meno? A 50 anni, con gli occhi rovinati dai videoterminali, l'udito zoppicante, con l'artrite reumatoide provocata da innumerevoli servizi di O.P. con ogni condizione meteo, con lo stomaco rovinato da mense, pasti saltati e panini arrangiati, si può avere la verve e lo slancio necessari ad affrontare inseguimenti spericolati, irruzioni, nottate di appostamenti, missioni fuori sede e tutto quello che per un poliziotto è quotidianità? Non stiamo esagerando. Lo leggiamo sui provvedimenti con i quali le commissioni mediche centrali negano il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio a tutte queste patologie, con la dicitura: "Sono normali degenerazioni causate dall'età".

Ah, ma allora lo sanno, che con l'età arrivano gli acciacchi. Solo che se ne scordano quando a quelle stesse persone viene chiesto di lavorare come quando avevano vent'anni. Nei commissariati di Provincia, poche decine di persone, in gran parte anziane, devono coprire tutti i servizi e i compiti istituzionali necessari a garantire la sicurezza su territori estesi e popolati: così Bitonto, Trani, Corato, Barletta, Gravina. Fanno eccezione solo Andria (dove sono stati assegnati numerosi agenti in previsione della nascita di una Questura che ben difficilmente vedrà la luce, visti i tagli alle Province) e in parte Monopoli (che però è l'unico Commissariato a dover coprire l'intero territorio a Sud di Bari). Ogni tanto a questi Commissariati viene assegnata qualche nuova unità che non basta nemmeno a rimpiazzare chi va in pensione. Uno o due "nuovi" agenti (quasi sempre colleghi ormai anziani che aspettavano il trasferimento da una quindicina di anni) servono a poco. Per mettere su strada una sola Volante in più servono almeno 10 uomini (2 per turno) senza contare le assenze necessarie (ferie, corsi di aggiornamento, ecc.).

E anche le squadre di P.G. dei Commissariati, che dovrebbero assicurare le indagini sui vari fatti criminosi (per i quali da più parti e specialmente dal nord-barese giungono preoccupanti segnali di recrudescenza), sono sempre più a corto di uomini. La situazione non è migliore per le "specialità", ossia quei servizi di Polizia che si occupano di settori specifici e particolari. La Polizia Postale di Bari riceve più denunce di quante ne riesca a smaltire: l'arretrato si è accumulato a tal punto che il Dirigente ha recentemente deciso di autodenunciare il proprio Ufficio per il ritardo! Nel Centro Polifunzionale, per ripristinare la funzionalità della palestra e delle strutture addestrative, si è dovuta accettare, letteralmente, la beneficenza di soggetti (la cui identità non ci è nota) che hanno gratuitamente inviato operai a compiere lavori di ristrutturazione e hanno donato attrezzature. La Polizia Stradale è allo stremo: ci sono distaccamenti in cui il personale è ridotto a pochissime unità, non riescono a garantire una turnazione H/24 regolare per mettere in strada una sola pattuglia. I colleghi potrebbero approfittarne, perché in quella situazione dovrebbero limitarsi a svolgere comodi turni di servizio di mattina e pomeriggio, e chiudere baracca e burattini alle 20. E invece no, alcuni di loro, a turno, si organizzano con una turnazione H/24 ed escono di pattuglia la sera e la notte, per garantire una minima presenza nelle fasce orarie più a rischio, quando la gente esce da locali pubblici e discoteche e spesso si mette alla guida dopo aver alzato un po' il gomito.

Come se non bastasse, molte pattuglie della Stradale vengono periodicamente distolte dal pattugliamento delle strade per effettuare i controlli ai TIR in transito dai varchi doganali del porto: ce lo chiede l'Europa. Ma con tutto il rispetto per l'Europa, anche i cittadini italiani avrebbero bisogno della Polizia Stradale italiana sulle strade italiane. Gli Uffici di Frontiera, specialmente quelli marittimi, devono far fronte a flussi di migliaia e migliaia di passeggeri e viaggiatori di ogni genere. Spesso ci sono soltanto tre o quattro agenti che dovrebbero controllare migliaia di passaporti, documenti, persone, autovetture. Da Roma, per il periodo estivo, hanno inviato una decina di uomini di rinforzo per il porto di Bari. Ma il problema non è solo estivo: la situazione è la stessa tutti i mesi dell'anno, perché le navi da crociera, i traghetti e i mercantili arrivano ad agosto come a dicembre e ad aprile. Apprezziamo comunque – e molto – il rinforzo estivo, che consente a qualche collega di andare in ferie come le persone "normali", ma visto che siamo in tempi di spending review, perché bruciare migliaia di euro inviando in missione gente da tutta Italia, quando ci sono centinaia di colleghi in attesa di trasferimento per la Puglia che ben volentieri si farebbero aggregare a costo zero per i mesi estivi?

E sì che da Roma continuano a dirci che non ci sono soldi. Abbiamo visto missioni annullate perché gli uffici cassa non potevano pagare gli acconti e i colleghi non potevano permettersi di pagare a spese proprie i costi di viaggio, vitto e alloggio. Abbiamo visto la reperibilità ridotta al lumicino, ben al di sotto del minimo indispensabile per garantire l'intervento al di fuori degli orari di servizio. Non ce n'è abbastanza per garantire la presenza degli elicotteri H/24, ad esempio. Ma nemmeno per gli artificieri, per i cinofili, per i sommozzatori, per i tiratori scelti e così via. E in tutto questo, dobbiamo sentirci dire, com'è successo di recente, che i delinquenti arrestati (e anche quelli condannati) non possono stare in galera perché le carceri sono piene e al collasso. E quindi? Liberi tutti di tornare a rubare e rapinare? Spiegateci come funziona la cosa, perché facciamo prima a non arrestarli. E se questa è la situazione della Polizia, non crediamo che le cose vadano meglio per le altre forze dell'ordine. L'unica differenza è che noi possiamo parlare, grazie al Sindacato.

In conclusione, ci spiace molto che gli alberghi siano in crisi, in questo caldo mese di agosto. Ma ci teniamo a ricordare che noi in crisi ci siamo già da un bel pezzo, e sul piatto della nostra bilancia non ci sono ombrelloni e piadine, ma la sicurezza dei cittadini.

Buone vacanze a tutti…

Il Segretario Provinciale
John Battista
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