Accampamenti di fortuna lungo la litoranea di Ponente
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Accampamenti di fortuna lungo la litoranea di Ponente, tra rifiuti e indifferenza

La segnalazione: «Ci vuole un coro di sdegno collettivo». Intervista al direttore della Caritas Barletta: «I volontari sono lì per loro»

Tende, materassi accatastati, capi di vestiario e oggetti vari sparsi tra gli arbusti: questo è il miserevole spettacolo visibile nella zona antistante la litoranea di Ponente, a pochi centimetri dal viavai estivo tipico delle zone litorali della nostra città, in particolare nel mese di agosto.

Si tratta di aree che ospitano accampamenti di fortuna per i braccianti stagionali impegnati nelle campagne limitrofe per la stagione vinicola e olivicola.

Le segnalazioni giunte alla nostra redazione evidenziano una preoccupante situazione di incuria e disinteresse generale verso un fenomeno che da qualche tempo si presenta come una problematica di un certo peso per la comunità barlettana, intensificatasi in questo periodo dell'anno.

In redazione ci giunge una delle tante segnalazioni in merito: «L'accoglienza degli "sfruttati dei campi" non può essere lasciata a sé stessa. Le ordinanze comunali VANNO fatte rispettare. Se a Barletta c'è il divieto ad accampare con tende in determinate zone (tipo spiagge e parchi) bisogna controllare che venga rispettato. Siamo all'inizi di questo periodo e la situazione dev'essere gestita sin da ora, a Barletta non deve prevalere il menefreghismo e la legge del "vabbè", ci vuole un coro di sdegno collettivo e scusate se mi ripeto, chi trae giovamento dallo sfruttamento di queste persone deve farsene carico».

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Abbiamo deciso di approfondire meglio questo delicato argomento, cercando di andare più a fondo, chiedendo l'opinione del direttore della Caritas Barletta Lorenzo Chieppa.

«In agosto arrivano le cicogne, termine con il quale identifichiamo i braccianti extracomunitari che ogni anno popolano le nostre campagne per la stagione vinicola e poi olivicola - spiega Chieppa - il problema della pineta di Ponente si presenta ogni anno in modesta misura se confrontato con la limitrofa Andria, dove qualche migliaio di extracomunitari si riversa nelle campagne per la stagione».

Le segnalazioni mettono in luce come il divieto di accampamento in spiagge e parchi debba essere rispettato, sollecitando un intervento collettivo che possa smuovere le acque e fare luce su quanto avviene in queste aree del nostro territorio.

Il direttore Lorenzo Chieppa spiega il ruolo chiave nella gestione di questa situazione di Caritas Barletta che con le sue strutture, la mensa di Via Cialdini 62 e la palazzina di via Manfredi 45, monitora il fenomeno e dà risposte concrete.
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«Confidiamo nel buon senso di chi viene in contatto con loro (i braccianti agricoli) senza estremi allarmismi. Ovvio, poterli ospitare tutti mostrerebbe un senso di grande civiltà ma questo attiene ad un più ampio e nazionale intervento di accoglienza; non dimentichiamo che, sebbene senza fissa dimora, vengono da noi per far sì che sulle nostre tavole arrivino prodotti e alimenti non usufruibili altrimenti. Al contempo, siamo sicuri che i volontari Caritas Barletta sono lì per loro e, con le parrocchie e la rete a noi concretamente vicina, saranno in grado di intercettare e monitorare ogni eventuale bisogno. Invitiamo chiunque volesse fare un'esperienza da noi o avesse da segnalare ogni eventuale emergenza a contattare i numeri 0883 572557 - 0883 890845».
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