Eventi
"A senza nome" apre la rassegna teatrale Corpi Ketonici
Appuntamento domani presso la Sala Athenaeum
Barletta - venerdì 25 ottobre 2024
17.56
"A senza nome" aprirà la rassegna Corpi Ketonici, espulsioni di scena. Autoprodotta e autosostenuta da Fattoria degli Artisti (Gianbattista Rossi) e Sciarabbà (Michela Diviccaro) con il contributo artistico, organizzativo e sodale di Mariella Parlato e Annalisa Rizzitelli. Appuntamento domani e dopo domani alle 20.30 presso la Sala Athenaeum.
"In giudizio non si crede se non a chi ha giurato." Così i romani sintetizzavano l'essenza sacrale che la formula del giuramento assumeva nelle azioni processuali. Ma in che modo si combatte una legge ingiusta? Chi si nasconde veramente dietro i volti di coloro
che hanno fatto della democrazia una deviazione politica personale e illegittima? E con quali mezzi sono riusciti a trasformare una società civile in un teatro dell'orrore?
A senza nome parte dall'Antigone di Sofocle per rispondere a queste domande, dando vita a un racconto epico-moderno tratto da un avvenimento realmente accaduto. Una donna decide di mettere in scena la sua storia attraverso un vero e proprio circo di personaggi stravaganti, grotteschi, surreali; un mondo di facce e di esistenze - interpretate da lei stessa - che l'aiuteranno ad esumare il proprio nome dimenticato prima ancora di quello del fratello morto e l'accompagneranno fino a un istante prima del numero finale dello show: in quell'attimo in cui il respiro del pubblico si ferma mentre l'acrobata dà inizio alla sua danza nel vuoto, lassù in alto, per aiutarci a sconfiggere le nostre stesse paure."
"In giudizio non si crede se non a chi ha giurato." Così i romani sintetizzavano l'essenza sacrale che la formula del giuramento assumeva nelle azioni processuali. Ma in che modo si combatte una legge ingiusta? Chi si nasconde veramente dietro i volti di coloro
che hanno fatto della democrazia una deviazione politica personale e illegittima? E con quali mezzi sono riusciti a trasformare una società civile in un teatro dell'orrore?
A senza nome parte dall'Antigone di Sofocle per rispondere a queste domande, dando vita a un racconto epico-moderno tratto da un avvenimento realmente accaduto. Una donna decide di mettere in scena la sua storia attraverso un vero e proprio circo di personaggi stravaganti, grotteschi, surreali; un mondo di facce e di esistenze - interpretate da lei stessa - che l'aiuteranno ad esumare il proprio nome dimenticato prima ancora di quello del fratello morto e l'accompagneranno fino a un istante prima del numero finale dello show: in quell'attimo in cui il respiro del pubblico si ferma mentre l'acrobata dà inizio alla sua danza nel vuoto, lassù in alto, per aiutarci a sconfiggere le nostre stesse paure."