La città
A quando i ghost hunters anche a Barletta?
Il tour di Federico II atteso nel nostro centro storico
Puglia - domenica 29 settembre 2013
Dopo Armida nel castello di Trani, i fantasmi dell'ex distilleria di Barletta e lo spirito di Federico II nel centro di Bari, le termocamere e i convertitori di ultrasuoni dei national ghost unconvers sono attesi anche nella città che, più di tutte, vanta imprese fantasma.
Diversi gli avvistamenti nel nostro territorio: cinque mesi fa il fantasma di Armida torna a visitare, da fedele turista, il castello della città del marmo, mentre la pelle di una guida turistica si accapponava alla vista di un uomo sulla trentina, con una tunica marrone, piedi scalzi, mani grandi e barba incolta. Evidentemente un Federico II in diversa mise perché, appena un mese dopo, un uomo con barba cresciuta, tunica bianca, scarpe di raso rosso e diadema ha fermato un gruppo di turisti che passeggiavano sul Corso Vittorio Emanuele barese, chiedendo loro la strada per Otranto. Non avendo ricevuto risposta, lo spettro sparisce nel nulla ma insiste nello stesso luogo il 30 luglio, comparendo da una finestra del teatro Piccinni. Che anche l'imperatore di Svevia desideri vagare per le viuzze salentine come il pugliese medio?
Dall'edificio fantasma per eccellenza a Barletta, proprio due settimane fa si levano voci spettrali che molestano le orecchie di una nostra lettrice, lucida e sobria. Nessun gomito alzato, solo cristallini sensibili alla termo-visione. Ma quale paranormale? Qui ci sono rivendicazioni storiche in atto: il nostro imperatore non è contento della rilevanza turistica che oggi assumono le sue città?
Diversi gli avvistamenti nel nostro territorio: cinque mesi fa il fantasma di Armida torna a visitare, da fedele turista, il castello della città del marmo, mentre la pelle di una guida turistica si accapponava alla vista di un uomo sulla trentina, con una tunica marrone, piedi scalzi, mani grandi e barba incolta. Evidentemente un Federico II in diversa mise perché, appena un mese dopo, un uomo con barba cresciuta, tunica bianca, scarpe di raso rosso e diadema ha fermato un gruppo di turisti che passeggiavano sul Corso Vittorio Emanuele barese, chiedendo loro la strada per Otranto. Non avendo ricevuto risposta, lo spettro sparisce nel nulla ma insiste nello stesso luogo il 30 luglio, comparendo da una finestra del teatro Piccinni. Che anche l'imperatore di Svevia desideri vagare per le viuzze salentine come il pugliese medio?
Dall'edificio fantasma per eccellenza a Barletta, proprio due settimane fa si levano voci spettrali che molestano le orecchie di una nostra lettrice, lucida e sobria. Nessun gomito alzato, solo cristallini sensibili alla termo-visione. Ma quale paranormale? Qui ci sono rivendicazioni storiche in atto: il nostro imperatore non è contento della rilevanza turistica che oggi assumono le sue città?