Turismo
A Barletta non sventola bandiera blu
Unico riconoscimento alla Bat finisce a Margherita
Barletta - mercoledì 14 maggio 2014
Ancora un triste primato per le spiagge e per il mare barlettano. Barletta non rientra, infatti, tra i 140 comuni premiati con la bandiera blu 2014, riconoscimento internazionale istituito nel 1987. L'unica bandiera blu della sesta provincia pugliese è stata assegnata a Margherita di Savoia, in località Centro Urbano Cannafresca. Per la Bat non si tratta certo di un dato da primato, e questo è un segnale d'allarme per la qualità delle nostre acque. Un sos che riguarda le coste barlettane, ma anche quelle tranesi, segnale importante di quanto lavoro ci sia da fare per tornare ad attrarre turisti e bagnanti. A complicare le cose nella Città della Disfida sono senza dubbio le condizioni del Canale H, che continua a preoccupare tutti i frequentatori della litoranea di ponente, ma anche quelle non certo esaltanti della litoranea di levante che, pur essendo maggiormente attrezzata, non spicca per la limpidezza delle acque. Ma la bandiera blu non riguarda soltanto le acque.
Ai fini della valutazione, la qualità delle acque balneabili è senza dubbio considerata un criterio imperativo, ma vengono presi in considerazione anche altri parametri (depurazione delle acque reflue, gestione dei rifiuti, regolamentazione del traffico veicolare, sicurezza e servizi in spiaggia) che non sono certo tratti distintivi delle spiagge barlettane. Tra le 269 spiagge premiate rientrano le pugliesi Polignano a Mare, Monopoli, Bari Capitolo, Fasano, Ostuni, Ginosa, Otranto, Melendugno, Castro e Salve, che hanno goduto del riconoscimento della Fee (Foundation for Environmental Education). A guidare la graduatoria tra le regioni è la Liguria, che porta a casa venti bandiere. Terminano a podio Toscana e Marche, con 18 e 17 comuni. Bene anche la Puglia, che conferma i 10 comuni dello scorso anno. Niente da fare, dunque, per Barletta, segno che si dovrebbe fare molto di più per la valorizzazione di un bene naturale che potrebbe portare tanti introiti.
Ai fini della valutazione, la qualità delle acque balneabili è senza dubbio considerata un criterio imperativo, ma vengono presi in considerazione anche altri parametri (depurazione delle acque reflue, gestione dei rifiuti, regolamentazione del traffico veicolare, sicurezza e servizi in spiaggia) che non sono certo tratti distintivi delle spiagge barlettane. Tra le 269 spiagge premiate rientrano le pugliesi Polignano a Mare, Monopoli, Bari Capitolo, Fasano, Ostuni, Ginosa, Otranto, Melendugno, Castro e Salve, che hanno goduto del riconoscimento della Fee (Foundation for Environmental Education). A guidare la graduatoria tra le regioni è la Liguria, che porta a casa venti bandiere. Terminano a podio Toscana e Marche, con 18 e 17 comuni. Bene anche la Puglia, che conferma i 10 comuni dello scorso anno. Niente da fare, dunque, per Barletta, segno che si dovrebbe fare molto di più per la valorizzazione di un bene naturale che potrebbe portare tanti introiti.