
Territorio
A Barletta nasce l’osteria popolare: un progetto di comunità che unisce tradizione e mutualismo
“Un’osteria come quelle di un tempo: rustica, popolare e accogliente per esaltare la nostra tradizione culinaria”, racconta il presidente dell’Ambulatorio popolare
Barletta - martedì 4 marzo 2025
11.22
L'osteria popolare è un progetto ideato dall'Ambulatorio popolare di Barletta, che sta gradualmente prendendo forma ed ha come obiettivo il recupero dei generi alimentari sottratti agli sprechi che saranno preparati, trasformati ed offerti ai più bisognosi.
«L'osteria popolare è pensata come un grande spazio di condivisione, un luogo accogliente dove la comunità si riunisce per gustare insieme i piatti della tradizione locale, proprio come accade durante le festività o le ricorrenze. Sarà una osteria come quelle di un tempo: rustica, popolare, accogliente e mutualistica, proprio come la nostra comunità. Per ora abbiamo allestito un piccolo angolo cucina che ricorda quello di una qualsiasi casa, in cui prepareremo piatti e pietanze da offrire alla nostra comunità», spiega Cosimo Matteucci, il presidente dell'Ambulatorio popolare.
I volontari dell'Ambulatorio sperano che questo progetto possa prendere forma al più presto, così da dare continuità ad un'iniziativa già in corso: "Il buono degli avanzi", un progetto nato per contrastare lo spreco alimentare, recuperando prodotti invenduti e trasformandoli in risorse preziose per la comunità.
«All'interno dell'osteria popolare daremo nuova vita ai generi alimentari che vengono sottratti allo spreco, continuando il lavoro già avviato con il progetto "Il buono degli avanzi", grazie al quale raccogliamo e recuperiamo prodotti ancora consumabili da esercizi commerciali, supermercati, pasticcerie, bar e fruttivendoli, e li trasformiamo in pasti che possono essere offerti alle persone più bisognose della nostra comunità. L'osteria popolare è un progetto molto importante per noi: attorno ad un piatto si crea comunità, si scambiano riflessioni, si creano nuove relazioni, si stringono quelle vecchie e si immaginano progetti da realizzare proprio come quello dell'osteria, ma anche quello del "Campo dei miracoli", un terreno comunale che abbiamo recentemente adottato, in cui sorgerà un orto sociale ed ospiterà il lombricompostaggio, oltre a tante attività connesse al "buono degli avanzi". L'obiettivo è quello di creare un circuito economico solidaristico e mutualistico che contrasti nella maniera più efficiente ogni spreco alimentare», conclude il presidente Cosimo Matteucci.
«L'osteria popolare è pensata come un grande spazio di condivisione, un luogo accogliente dove la comunità si riunisce per gustare insieme i piatti della tradizione locale, proprio come accade durante le festività o le ricorrenze. Sarà una osteria come quelle di un tempo: rustica, popolare, accogliente e mutualistica, proprio come la nostra comunità. Per ora abbiamo allestito un piccolo angolo cucina che ricorda quello di una qualsiasi casa, in cui prepareremo piatti e pietanze da offrire alla nostra comunità», spiega Cosimo Matteucci, il presidente dell'Ambulatorio popolare.
I volontari dell'Ambulatorio sperano che questo progetto possa prendere forma al più presto, così da dare continuità ad un'iniziativa già in corso: "Il buono degli avanzi", un progetto nato per contrastare lo spreco alimentare, recuperando prodotti invenduti e trasformandoli in risorse preziose per la comunità.
«All'interno dell'osteria popolare daremo nuova vita ai generi alimentari che vengono sottratti allo spreco, continuando il lavoro già avviato con il progetto "Il buono degli avanzi", grazie al quale raccogliamo e recuperiamo prodotti ancora consumabili da esercizi commerciali, supermercati, pasticcerie, bar e fruttivendoli, e li trasformiamo in pasti che possono essere offerti alle persone più bisognose della nostra comunità. L'osteria popolare è un progetto molto importante per noi: attorno ad un piatto si crea comunità, si scambiano riflessioni, si creano nuove relazioni, si stringono quelle vecchie e si immaginano progetti da realizzare proprio come quello dell'osteria, ma anche quello del "Campo dei miracoli", un terreno comunale che abbiamo recentemente adottato, in cui sorgerà un orto sociale ed ospiterà il lombricompostaggio, oltre a tante attività connesse al "buono degli avanzi". L'obiettivo è quello di creare un circuito economico solidaristico e mutualistico che contrasti nella maniera più efficiente ogni spreco alimentare», conclude il presidente Cosimo Matteucci.