“Resilience
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La città

A Barletta il progetto “Resilience" per promuovere buone pratiche di "resilienza territoriale"

Ospiti anche internazionali per ragionare su una strategia condivisa per affrontare le sfide ambientali dei prossimi anni

Martedì 29 aprile nella Sala Rossa del Castello di Barletta si è tenuto il terzo incontro del comitato direttivo del progetto "Resilience – Promozione della resilienza territoriale nel Sud Adriatico", finanziato dal Programma Interreg IPA South Adriatic 2021–2027 con l'obiettivo di rendere meno impattanti gli effetti del cambiamento climatico ed efficienza della gestione dell'acqua rafforzando la cooperazione tra Albania, Italia e Montenegro, considerate regioni resilienti della zona dell'Adriatico meridionale.

Il progetto SA Resilience è iniziato nel settembre del 2023 e terminerà a febbraio 2028. Stanziati fondi europei per circa 4 milioni di euro.
Progetto “Resilience" a BarlettaProgetto “Resilience" a BarlettaProgetto “Resilience" a BarlettaProgetto “Resilience" a BarlettaProgetto “Resilience" a BarlettaProgetto “Resilience" a BarlettaProgetto “Resilience" a BarlettaProgetto “Resilience" a BarlettaProgetto “Resilience" a Barletta
I Partner di "SA Resilience" lavorano insieme alla protezione civile con l'obiettivo di migliorare le politiche regionali e nazionali di gestione del rischio attraverso iniziative di medio e lungo termine per incrementare l'informazione dei cittadini riguardo i cambiamenti climatici, risorse idriche e zone a rischio di incendio, approvare una strategia unitaria e redigere un protocollo congiunto con la protezione civile per la gestione degli incendi boschivi e l'accesso all'acqua in caso di emergenza, mettere in atto le nuove tecnologie per la mappatura e il monitoraggio delle risorse idriche, l'utilizzo di software e strumenti per l'allerta precoce delle emergenze.

Presenti Klajdi Nikolla (direttore dei rapporti internazionali di progetti presso l'Agenzia Nazionale della Protezione Civile Albanese), Klajdi Nikolla (direttore dei rapporti internazionali di progetti presso l'Agenzia Nazionale della Protezione Civile Albanese), Nicola Lopane (direttore del Dipartimento di Protezione Civile e Gestione delle Emergenze della Regione Puglia), Maurizio Bruno (presidente del Comitato Regionale Permanente di Protezione Civile della Regione Puglia), Franco Giuliano (console onorario del Montenegro), Artur Bardhi (delegato dal Console Generale dell'Albania Arjan Vasjari), Claudio Polignano (autorità di Gestione del Programma Interreg IPA South Adriatic), Carmela Sfregola (responsabile dell'ufficio comunicazione della Regione Puglia) e Savino Filannino (comandante della Polizia Locale di Barletta).

L'incontro si è svolto con interventi in inglese e in italiano, con pubblico proveniente da tutta Europa. La giornata si è aperta con i saluti istituzionali di Klajdi Nikolla, Nicola Lopane e Maurizio Bruno.

"Grazie a questo progetto co-finanziato dal Programma Interreg IPA South Adriatic abbiamo la possibilità di creare e sviluppare una comunità adriatica resiliente - ha commentato Lopane - I fenomeni naturali che attanagliano i nostri territori, abbastanza comuni come scenario sia in Italia che in Albania che in Montenegro, ci spingono a cercare delle opportunità in questo progetto".

"Esattamente oggi [martedì 29 aprile, ndr] la Protezione Civile compie 43 anni - ha precisato Bruno - Mi sembra opportuno festeggiare il compleanno del Dipartimento Nazionale con questo ambizioso progetto in questa splendida location, valorizzando tutto il lavoro che si è fatto in questi anni".

"Il progetto South Adriatic Interreg Resilience è un progetto nel quale l'Albania affronta un'importante sfida, essendo paese capofila - ha affermato Klajdi Nikolla -. Sei sono i partner: Ministero degli Interni del Montenegro, Acquedotto del Montenegro, Acquedotto Pugliese, Regione Puglia e Regione Molise, oltre ovviamente all'Albania, che coordina i partner e che si sta adoperando affinché siano raggiunti tutti gli obiettivi di progetto nei tempi stabiliti".

A seguire i Partner di Progetto hanno illustrato le iniziative portate avanti nel progetto Resilience, evidenziando le sfide comuni, le soluzioni individuate e i prossimi passi da intraprendere.

"Il ruolo della Puglia rispetto ai rapporti con i Paesi dirimpettai è divenuto più che mai strategico non solo da un punto di vista economico – ha affermato Franco Giuliano - L'assenza di confini fisici soprattutto in ambito ambientale richiede un'azione comune tra il nostro Paese e la Puglia, quest'ultima cerniera culturale e di dialogo tra l'Europa e i Balcani. Per realizzare tutto ciò non si può prescindere dai collegamenti, marittimi ed aerei, che in questo momento mancano tra la Puglia il Montenegro".

Sulla stessa linea Artur Bardhi delegato dal Console Generale dell'Albania prof. Arjan Vasjari, è intervenuto affermando che il progetto "SA Resilience" affronta sfide che non conoscono confini amministrativi, stimola la condivisione di conoscenze e buone pratiche. Tale iniziativa è considerata strategica per potenziare le infrastrutture e le competenze della Protezione Civile.

Anche Carmela Sfregola pensa al progetto "SA Resilience" e alla zona sud dell'Adriatico con un'attenzione particolare alle persone e ai processi di migrazione.

Gli incontri tra i partner di questo progetto continueranno nei prossimi mesi con l'obiettivo di creare una strategia condivisa per affrontare le sfide ambientali dei prossimi anni. Dopo l'estate i dipartimenti di Protezione Civile delle nazioni coinvolte si incontreranno in Grecia per un'attività di scambio di buone pratiche, puntando ad una sempre più forte sinergia operativa tra loro.

"Questo percorso viene da lontano - ha spiegato Claudio Polignano -. È un cammino strutturato, di carattere strategico, perché nasce anni fa dalla volontà comune da parte della Protezione Civile di tutti e tre i paesi (Italia, Albania e Montenegro) di unire le forze, di affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e delle emergenze che ne derivano, in un'ottica congiunta".
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