Associazioni
18 mesi dal disastro ferroviario, le famiglie chiedono stop alle concessioni
L'associazione Astip chiede giustizia a gran voce, per la tutela dei cittadini
Barletta - sabato 13 gennaio 2018
Si è svolta ieri a Bari una manifestazione dell'Astip (Associazione strage treni in Puglia) a 18 mesi dalla tragedia ferroviaria che ha visto due treni della Ferrotramviaria scontrarsi causando la morte di 23 persone. I parenti delle vittime si sono riuniti di fronte alla sede della società, in piazza Aldo Moro, per protestare contro la proroga della concessione alla società di trasporti del Nord Barese e per chiedere alla Regione giustizia, che non si ripeta mai più un caso simile e di tutelare i cittadini e non le società. Uno slogan nel loro striscione sintetizza la loro posizione: «Ferrotramviaria ha ucciso 23 persone, Regione stop alla concessione».
Sono diverse le voci dei familiari che si rincorrono nella mattinata: «Io sono il padre del macchinista – dice un uomo – mio figlio è stato il primo a vedere la morte negli occhi». «Quel giorno mia figlia è scesa all'aeroporto – gli fa eco un altro signore – è salita su quel treno e non è mai arrivata a casa. Chiediamo che venga tolta la concessione a Ferrotramviaria, mentre invece c'è stata una proroga per altri 10 anni. Per quale motivo non si fa una gara?».
«Su decisione della Ferrotramviaria – dichiara la presidente dell'associazione, Daniela Castellano, che su quel treno ha perso il padre – si decide nel 2011 di non utilizzare dei fondi per la messa in sicurezza, ma per comprare due treni, naturalmente con la firma e l'autorizzazione della Regione Puglia. La Regione deve tutelare il cittadino, non tutelare le società, deve garantire la sicurezza, garantire la possibilità a tutti di tornare a casa a riabbracciare i propri cari. La Regione Puglia deve tutelare i cittadini, cosa che non ha fatto portando alla morte 23 persone».
Sono diverse le voci dei familiari che si rincorrono nella mattinata: «Io sono il padre del macchinista – dice un uomo – mio figlio è stato il primo a vedere la morte negli occhi». «Quel giorno mia figlia è scesa all'aeroporto – gli fa eco un altro signore – è salita su quel treno e non è mai arrivata a casa. Chiediamo che venga tolta la concessione a Ferrotramviaria, mentre invece c'è stata una proroga per altri 10 anni. Per quale motivo non si fa una gara?».
«Su decisione della Ferrotramviaria – dichiara la presidente dell'associazione, Daniela Castellano, che su quel treno ha perso il padre – si decide nel 2011 di non utilizzare dei fondi per la messa in sicurezza, ma per comprare due treni, naturalmente con la firma e l'autorizzazione della Regione Puglia. La Regione deve tutelare il cittadino, non tutelare le società, deve garantire la sicurezza, garantire la possibilità a tutti di tornare a casa a riabbracciare i propri cari. La Regione Puglia deve tutelare i cittadini, cosa che non ha fatto portando alla morte 23 persone».