Via Callano, Barletta: «Noi lavoratori abbiamo diritto alla circolare»
La testimonianza di una lavoratrice: «Chiedo all'amministrazione di allungare di un paio di fermate il tragitto»
mercoledì 31 agosto 2022
18.04
iReport
«Sono una dei tanti lavoratori che ogni giorno, con grande disagio, deve raggiungere Via Callano. Percorrendo via Trani per arrivare in Via Callano osservo con invidia i lavoratori che aspettano la circolare e mi domando perché anche a noi non spetta lo stesso diritto. Alla fine si tratterebbe di allungare di un paio di fermate il tragitto della circolare che percorre via Trani negli orari di entrata e uscita delle aziende.
Le attività presenti in Via Callano sono numerose. Noi lavoratori non siamo certo 4 gatti. Raggiungere via Callano in bici, tra automobilisti che si credono Hamilton, mancanza di decente illuminazione e strade dissestate è un suicidio. Con l'arrivo dell'autunno poi diventa ancora più pericoloso.
Dell'auto ne farei volentieri a meno. Il prezzo della benzina e del gasolio è alle stelle e la lunga deviazione a cui siamo costretti in auto, a causa della chiusura di via Andria, ci dissangua. Per non parlare del fatto che, per chi non è automunito, raggiungere la sede di lavoro o persino accettare un lavoro in via Callano è un'impresa.
Non capisco perché non abbiamo diritto alla circolare. Tra l'altro togliere auto dalla strada agevolerebbe il traffico di Via Trani e farebbe bene anche all'ambiente. Perché veniamo trattati come figli di un Dio minore? Eppure le tasse le paghiamo anche noi.
Non ho sentito nessun politico affrontare questa problematica in campagna elettorale. Non mi aspetto quindi che venga fatto qualcosa.
Ma sarebbe bello se vi faceste portatori della nostra richiesta con l'amministrazione. Sareste una voce nel silenzio più assoluto.
Vi ringrazio,
S.»
Le attività presenti in Via Callano sono numerose. Noi lavoratori non siamo certo 4 gatti. Raggiungere via Callano in bici, tra automobilisti che si credono Hamilton, mancanza di decente illuminazione e strade dissestate è un suicidio. Con l'arrivo dell'autunno poi diventa ancora più pericoloso.
Dell'auto ne farei volentieri a meno. Il prezzo della benzina e del gasolio è alle stelle e la lunga deviazione a cui siamo costretti in auto, a causa della chiusura di via Andria, ci dissangua. Per non parlare del fatto che, per chi non è automunito, raggiungere la sede di lavoro o persino accettare un lavoro in via Callano è un'impresa.
Non capisco perché non abbiamo diritto alla circolare. Tra l'altro togliere auto dalla strada agevolerebbe il traffico di Via Trani e farebbe bene anche all'ambiente. Perché veniamo trattati come figli di un Dio minore? Eppure le tasse le paghiamo anche noi.
Non ho sentito nessun politico affrontare questa problematica in campagna elettorale. Non mi aspetto quindi che venga fatto qualcosa.
Ma sarebbe bello se vi faceste portatori della nostra richiesta con l'amministrazione. Sareste una voce nel silenzio più assoluto.
Vi ringrazio,
S.»