Una vera rinascita per Canne della Battaglia
«Non basterà una manciata di segnali stradali o qualche alberello»
domenica 13 marzo 2016
iReport
«Ritorniamo sull'argomento che in maniera ripetitiva ritorna all'onore delle cronache. L'argomento è ancora Canne della Battaglia che, al di là delle edulcorate ed elogiative parole di circostanza dal punto di vista storico e squisitamente turistico, per la politica Barlettana rimane un impegno burocratico fatto per il settanta per cento da proclami e vane speranze. L' altro trenta per cento è presumibilmente appaltato ai Comitati Culturali che con positivo interesse (esplicitamente professionale) conducono battaglie essenzialmente ideali e idealiste e fanno mostra di ottima preparazione dialettica; e qui termina il loro ruolo, immagino, con presunti ancorchè congrui e legittimi contributi economici.
Quindi, in sintesi: una politica parolaia e burocratica e Comitati Culturali operativi essenzialmente in campo storico – pubblicistico. Risultato di tale sommatoria è il decesso del sito di Canne nel suo insieme per una elementare e ovvia mancanza di progetti per strutture ricettive ecocompatibili. Ma ecco, è di questi giorni la nomina ufficiale del sito archeologico Cannense a POLO MUSEALE. Ricordo, a tal proposito, una vecchia pubblicità di un noto lassativo degli anni settanta che così declamava, sinteticamente, la bontà di quel prodotto: "BASTA LA PAROLA" ma ovviamente era una stupidella pubblicità che, spero, la politica Barlettana non vorrà traslare, oggi, nel termine POLO MUSEALE di Canne della Battaglia e lasciare tutto così com'è o pensare che, a seguito della nomina, sentirsi autorizzati a drenare finanziamenti pubblici a sbafo e "spruzzare" sul sito archeologico solo quattro aiuole con altrettante piazzuole di sosta e gazebo con un pò di ghiaietta ed una manciata di pannelli segnaletici stradali con contorno di una decina di alberelli piantumati e qualche nuova recinzione e quindi potersi vantare, con simili sciacquetterie di aver rilanciato il sito di Canne; ma purtroppo in una comunità, culturalmente parlando, di "BONGO BONGO" potrebbe succedere anche questo».
[Giuseppe Dargenio, perito agrario]
Quindi, in sintesi: una politica parolaia e burocratica e Comitati Culturali operativi essenzialmente in campo storico – pubblicistico. Risultato di tale sommatoria è il decesso del sito di Canne nel suo insieme per una elementare e ovvia mancanza di progetti per strutture ricettive ecocompatibili. Ma ecco, è di questi giorni la nomina ufficiale del sito archeologico Cannense a POLO MUSEALE. Ricordo, a tal proposito, una vecchia pubblicità di un noto lassativo degli anni settanta che così declamava, sinteticamente, la bontà di quel prodotto: "BASTA LA PAROLA" ma ovviamente era una stupidella pubblicità che, spero, la politica Barlettana non vorrà traslare, oggi, nel termine POLO MUSEALE di Canne della Battaglia e lasciare tutto così com'è o pensare che, a seguito della nomina, sentirsi autorizzati a drenare finanziamenti pubblici a sbafo e "spruzzare" sul sito archeologico solo quattro aiuole con altrettante piazzuole di sosta e gazebo con un pò di ghiaietta ed una manciata di pannelli segnaletici stradali con contorno di una decina di alberelli piantumati e qualche nuova recinzione e quindi potersi vantare, con simili sciacquetterie di aver rilanciato il sito di Canne; ma purtroppo in una comunità, culturalmente parlando, di "BONGO BONGO" potrebbe succedere anche questo».
[Giuseppe Dargenio, perito agrario]