«Un "fiume" di sciocchezze… da parte del Consigliere Regionale andriese Nino Marmo»
Un gruppo di cittadini analizza le dichiarazioni del consigliere regionale
martedì 29 marzo 2016
17.39
iReport
Un "fiume in piena" l'andriese Nino Marmo nel gettare discredito sull'Ospedale "Mons. Dimiccoli" di Barletta. Le sue asserzioni infondate hanno suscitato lo sdegno (ed il sarcasmo) degli scriventi… e dell'intera Barletta! Il "limo alluvionale" gettato dal Consigliere andriese gli ritorna addosso come un boomerang.
Nella Puntata n. 20 del 05-03-2016 della trasmissione "Diritto e Rovescio", andata in onda sull'emittente TeleDehon", l'argomento ad oggetto era il famigerato Piano di Riordino Ospedaliero, deliberato dalla Giunta regionale della Puglia in data 29-02-2016. Ospiti in studio: Consiglieri regionali Sabino Zinni e Nino Marmo (andriesi); il Sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia; ed il Sindaco di Trani, Amedeo Bottaro. Conduceva: Francesco Rossi. In tale trasmissione, il Consigliere regionale andriese Nino Marmo, tra le tante affermazioni "discutibili e campanilistiche" (sulle quali soprassediamo, ma solo per il momento…), ne ha proferita una particolarmente grave, perché pregna di infondatezze.
Tale affermazione sconsiderata, erronea ed irriguardosa, è di seguito riportata testualmente, non crederete ai vostri occhi ed alle vostre orecchie… (cliccate sul link http://www.teledehon.it/it/c/14/programmi-tv/18/approfondimenti/31/diritto-e-rovescio). «…[L'Ospedale di] Barletta non può contenere altro! È pieno quanto Andria. E [l'Ospedale di] Barletta si trova in una situazione peggiore di Andria, perché si trova in una Contrada denominata "Pantano"; è una zona alluvionale dell'Ofanto!!».
Tale cumulo di assurdità, dette senza documentarsi, (ed essendo Nino Marmo Consigliere regionale da molte legislature, avrebbe dovuto essere ferrato in materia, onde evitare di sparare ca…volate!) merita una puntuale "stroncatura". Per prima cosa, l'Ospedale Mons. Dimiccoli di Barletta non è saturo, ma vuoto in molte sue parti. Interi piani sono disimpegnati, senza alcuna logica, se non quella di ingolfare il Bonomo di Andria! Il nosocomio di Andria è all'opposto, pieno come un uovo.
Seconda cosa: dal punto di vista generale (in cui possiamo inserire ragioni logistiche, strutturali, di distanza dal centro abitato, e vicinanza alle principali arterie di comunicazione, anche con tutti gli altri Comuni della Provincia di Barletta, compresa Andria), il Mons. Dimiccoli di Barletta si trova in una situazione idilliaca rispetto al Bonomo di Andria. Sarebbe come paragonare il Paradiso all'inferno.
Terza cosa: Nino Marmo si inventa letteralmente che a Barletta esisterebbe una "Contrada Pantano" in cui, sempre secondo il consigliere andriese, sarebbe ubicato l'Ospedale di Barletta; ed a tale (inventata) ubicazione, il politico andriese farebbe discendere "la situazione che sarebbe, secondo lui, peggiore di Andria". Diamo una pessima notizia a Nino Marmo: 1) la C.da Pantano a Barletta non esiste; deve essersi confuso roteando il mappamondo… 2) A Barletta sussiste una C.da Pantaniello, ma che si trova in tutt'altra zona dell'agro barlettano, ossia sul mare di Ponente. L'Ospedale di Barletta si trova invece in Contrada Tittadegna, ossia nell'entroterra, lontano kilometri dal mare del Pantaniello.
Quarta (e più importante) cosa: l'andriese Nino Marmo fa discendere le disgrazie (inventate da lui) di cui sarebbe vittima il Mons. Dimiccoli di Barletta, da una infausta posizione sul territorio, ossia su una zona alluvionale del fiume Ofanto. Per tale str…avaganza noi scriventi, in uno a tutti i firmatari ed all'intero popolo barlettano ben avremmo potuto limitarci a "spernacchiare", lasciando cadere nel nulla tale follia campanilistica proferita dal politico andriese. Ma la satira ed il sarcasmo non sarebbero bastati a demolire l'errore dell'andriese, poiché gode della franchigia e dell'ipse dixit al pari di ogni politico.
Per quanto premesso, al fine di mettere una pietra tombale sulla panzana di Nino Marmo, abbiamo inteso ottenere una perizia tecnica di un affermatissimo professionista barlettano: il Prof. Ruggiero Quarto, Docente di Geofisica all'Università di Bari. Perizia (che consta di testo e mappa) allegata alla presente nota.
Tale perizia, datata 14-03-2016, cosi recita:
«L'Ospedale Civile "Mons. Raffaele Dimiccoli" di Barletta non risulta soggetto ad alcun rischio idrogeologico. Consultando il website ufficiale della cartografia del Piano per l'Assetto Idrogeologico (PAI), redatto dall'Autorità di Bacino (AdB) della Regione Puglia, si può constatare che l'ospedale in questione dista ben 1,3 Km dal più vicino elemento geografico a rischio idrogeologico, rappresentato dal vallone Tittadegna, soggetto ad alluvioni che vanno a confluire nella zona della foce del fiume Ofanto». Tale cumulo di fregnacce di Marmo (per di più, esternate in una emittente televisiva, e senza alcun contraddittorio con soggetto barlettano) trova quale unica spiegazione logica la disinformazione in uno alla mentalità anti-barlettana di Nino Marmo. La veemenza sprigionata dal politico andriese, oltre ad evidenziare una marcata faziosità, dà ampia dimostrazione delle sue caratteristiche peculiari, in cui non trovano posto i nobili valori dell'onestà intellettuale e della correttezza: Marmo avrebbe dovuto conoscere la realtà, per poi rappresentarla oggettivamente e correttamente (ovvero pro Barletta, e contro Andria; cosa a lui sgradita…). Tale comportamento fazioso è in chiaro contrasto con il ruolo di Consigliere Regionale di cui è investito. È offensivo per tutti i cittadini della Provincia di Barletta (Bt), i quali non si vedono in tal modo rappresentati, visto che Nino Marmo si è preoccupato esclusivamente del suo campanile, Andria. Da parte di un politico corretto e leale (quale Nino Marmo non si è dimostrato), che si spende unicamente per il bene comune di tutte le città del territorio, ci si aspetterebbe ben altro e più costruttivo atteggiamento!
Per tutto quanto detto, noi scriventi, insieme a tutti i firmatari, chiediamo due atti di coraggio e correttezza istituzionale al Consigliere Regionale Nino Marmo: 1) smentisca se stesso, rettificando le sue asserzioni "farlocche" relative l'Ospedale di Barletta, in sede di Consiglio Regionale della Puglia, e poi sulla stampa (incluso il "luogo del misfatto", TeleDehon); 2) chieda scusa al popolo barlettano, che ha offeso, e poi si rechi a rassegnare le dimissioni da Consigliere Regionale.
[Gli scriventi, e gli altri firmatari: Domenico Vischi, Cosimo Damiano Cervello; Ruggiero Piccolo; Savino Dibenedetto; Ruggiero Comitangelo; Emanuele Digaeta; Pietro Manente; Michele Seccia; Michele Marcello; Michele Daleno; Ferdinando Dibari; Michele Ricco; Savino Farano]
Nella Puntata n. 20 del 05-03-2016 della trasmissione "Diritto e Rovescio", andata in onda sull'emittente TeleDehon", l'argomento ad oggetto era il famigerato Piano di Riordino Ospedaliero, deliberato dalla Giunta regionale della Puglia in data 29-02-2016. Ospiti in studio: Consiglieri regionali Sabino Zinni e Nino Marmo (andriesi); il Sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia; ed il Sindaco di Trani, Amedeo Bottaro. Conduceva: Francesco Rossi. In tale trasmissione, il Consigliere regionale andriese Nino Marmo, tra le tante affermazioni "discutibili e campanilistiche" (sulle quali soprassediamo, ma solo per il momento…), ne ha proferita una particolarmente grave, perché pregna di infondatezze.
Tale affermazione sconsiderata, erronea ed irriguardosa, è di seguito riportata testualmente, non crederete ai vostri occhi ed alle vostre orecchie… (cliccate sul link http://www.teledehon.it/it/c/14/programmi-tv/18/approfondimenti/31/diritto-e-rovescio). «…[L'Ospedale di] Barletta non può contenere altro! È pieno quanto Andria. E [l'Ospedale di] Barletta si trova in una situazione peggiore di Andria, perché si trova in una Contrada denominata "Pantano"; è una zona alluvionale dell'Ofanto!!».
Tale cumulo di assurdità, dette senza documentarsi, (ed essendo Nino Marmo Consigliere regionale da molte legislature, avrebbe dovuto essere ferrato in materia, onde evitare di sparare ca…volate!) merita una puntuale "stroncatura". Per prima cosa, l'Ospedale Mons. Dimiccoli di Barletta non è saturo, ma vuoto in molte sue parti. Interi piani sono disimpegnati, senza alcuna logica, se non quella di ingolfare il Bonomo di Andria! Il nosocomio di Andria è all'opposto, pieno come un uovo.
Seconda cosa: dal punto di vista generale (in cui possiamo inserire ragioni logistiche, strutturali, di distanza dal centro abitato, e vicinanza alle principali arterie di comunicazione, anche con tutti gli altri Comuni della Provincia di Barletta, compresa Andria), il Mons. Dimiccoli di Barletta si trova in una situazione idilliaca rispetto al Bonomo di Andria. Sarebbe come paragonare il Paradiso all'inferno.
Terza cosa: Nino Marmo si inventa letteralmente che a Barletta esisterebbe una "Contrada Pantano" in cui, sempre secondo il consigliere andriese, sarebbe ubicato l'Ospedale di Barletta; ed a tale (inventata) ubicazione, il politico andriese farebbe discendere "la situazione che sarebbe, secondo lui, peggiore di Andria". Diamo una pessima notizia a Nino Marmo: 1) la C.da Pantano a Barletta non esiste; deve essersi confuso roteando il mappamondo… 2) A Barletta sussiste una C.da Pantaniello, ma che si trova in tutt'altra zona dell'agro barlettano, ossia sul mare di Ponente. L'Ospedale di Barletta si trova invece in Contrada Tittadegna, ossia nell'entroterra, lontano kilometri dal mare del Pantaniello.
Quarta (e più importante) cosa: l'andriese Nino Marmo fa discendere le disgrazie (inventate da lui) di cui sarebbe vittima il Mons. Dimiccoli di Barletta, da una infausta posizione sul territorio, ossia su una zona alluvionale del fiume Ofanto. Per tale str…avaganza noi scriventi, in uno a tutti i firmatari ed all'intero popolo barlettano ben avremmo potuto limitarci a "spernacchiare", lasciando cadere nel nulla tale follia campanilistica proferita dal politico andriese. Ma la satira ed il sarcasmo non sarebbero bastati a demolire l'errore dell'andriese, poiché gode della franchigia e dell'ipse dixit al pari di ogni politico.
Per quanto premesso, al fine di mettere una pietra tombale sulla panzana di Nino Marmo, abbiamo inteso ottenere una perizia tecnica di un affermatissimo professionista barlettano: il Prof. Ruggiero Quarto, Docente di Geofisica all'Università di Bari. Perizia (che consta di testo e mappa) allegata alla presente nota.
Tale perizia, datata 14-03-2016, cosi recita:
«L'Ospedale Civile "Mons. Raffaele Dimiccoli" di Barletta non risulta soggetto ad alcun rischio idrogeologico. Consultando il website ufficiale della cartografia del Piano per l'Assetto Idrogeologico (PAI), redatto dall'Autorità di Bacino (AdB) della Regione Puglia, si può constatare che l'ospedale in questione dista ben 1,3 Km dal più vicino elemento geografico a rischio idrogeologico, rappresentato dal vallone Tittadegna, soggetto ad alluvioni che vanno a confluire nella zona della foce del fiume Ofanto». Tale cumulo di fregnacce di Marmo (per di più, esternate in una emittente televisiva, e senza alcun contraddittorio con soggetto barlettano) trova quale unica spiegazione logica la disinformazione in uno alla mentalità anti-barlettana di Nino Marmo. La veemenza sprigionata dal politico andriese, oltre ad evidenziare una marcata faziosità, dà ampia dimostrazione delle sue caratteristiche peculiari, in cui non trovano posto i nobili valori dell'onestà intellettuale e della correttezza: Marmo avrebbe dovuto conoscere la realtà, per poi rappresentarla oggettivamente e correttamente (ovvero pro Barletta, e contro Andria; cosa a lui sgradita…). Tale comportamento fazioso è in chiaro contrasto con il ruolo di Consigliere Regionale di cui è investito. È offensivo per tutti i cittadini della Provincia di Barletta (Bt), i quali non si vedono in tal modo rappresentati, visto che Nino Marmo si è preoccupato esclusivamente del suo campanile, Andria. Da parte di un politico corretto e leale (quale Nino Marmo non si è dimostrato), che si spende unicamente per il bene comune di tutte le città del territorio, ci si aspetterebbe ben altro e più costruttivo atteggiamento!
Per tutto quanto detto, noi scriventi, insieme a tutti i firmatari, chiediamo due atti di coraggio e correttezza istituzionale al Consigliere Regionale Nino Marmo: 1) smentisca se stesso, rettificando le sue asserzioni "farlocche" relative l'Ospedale di Barletta, in sede di Consiglio Regionale della Puglia, e poi sulla stampa (incluso il "luogo del misfatto", TeleDehon); 2) chieda scusa al popolo barlettano, che ha offeso, e poi si rechi a rassegnare le dimissioni da Consigliere Regionale.
[Gli scriventi, e gli altri firmatari: Domenico Vischi, Cosimo Damiano Cervello; Ruggiero Piccolo; Savino Dibenedetto; Ruggiero Comitangelo; Emanuele Digaeta; Pietro Manente; Michele Seccia; Michele Marcello; Michele Daleno; Ferdinando Dibari; Michele Ricco; Savino Farano]