Trasporto pubblico a Barletta? Un'utopia

Trasporto pubblico a Barletta? Puntualmente emergono disservizi nella nostra amata città, motivo di vergogna nei confronti dei turisti che vorrebbero avvicinarsi a Barletta. Come ben assodato, oltre ai furti di automobili, al campo rom, alle buche delle strade, alle strisce per il parcheggio a pagamento che scompaiono dopo due mesi ma che comunque ci si vede addebitare le multe eccetera (la lista sarebbe lunghissima), oggi ci troviamo a combattere con il trasporto pubblico.

I cartelloni che nelle città normali, indicano le corse, i nomi e gli orari del bus, sono un'optional a Barletta, comportando confusione ritardi e disagi, per turisti ed addirittura i residenti. Per non parlare della utopica propensione ad un'eventuale approccio alla lingua inglese delle descrizioni e dei servizi stessi. La linea Scoppio e la STP navigano in un mare di incomprensioni, che si farebbe prima a tradurre un geroglifico anzichè sfogliare il loro sito e le loro guide cartacee, disponibili solo on-line, chissà come farebbe un'anziano.

Infatti molti esercenti che vendono i biglietti, ormai non danno più indicazioni, per non sbagliare e darne di errate e li possiamo capire, a loro va tutta la nostra solidarietà. Per capirci qualcosa, l'unica soluzione è il passaparola, chiedendo a chi attende gli autobus spiegazioni (quando si è fortunati). Insomma, nostri colleghi provenienti dall'estero, lottano da due settimane per riuscire a fare il tratto Trani Barletta (Stp) e p.zza Manfredi via Belle arti (Scoppio), comportando ritardi, sabati e domeniche nel più totale dubbio, soldi e tempo di lavoro persi per andarli a prendere in auto.

Morale della favola? Se dovessero tornare a Barletta in estate, per godersi il nostro cibo, mare e territorio, dovrebbero venire con la propria auto e la vedo dura che qualcuno preferisca l'automobile all'aereo, specie se si proviene dal Nord Europa.