Striscia la Notizia sul Puttilli, va bene ma non "a tutti i costi"
«E se abbattessimo per creare un parco urbano?»
giovedì 26 maggio 2016
iReport
Confesso di non essere né sportivo e né tifoso ma, pur non seguendo tali vicende, sono sobbalzato dalla sedia quando ho visto il servizio sullo stadio Puttilli qui in città, trasmesso dal giornale satirico "Striscia la notizia" in prima serata sulla rete Mediaset.
Ripeto che non seguo tali vicende ma alcune cose bisognerebbe chesi dicano sulla stampa locale, e nel caso di specie le dico io: innanzitutto una figuraccia barlettana non da poco quella che si sta consumando nella Città della Disfida , in particolare nell'ambiente sportivo barlettano. E' facile che il tutto (ben condito) voli e si propaghi nell'etere con molta forza perché non si tratta di una banale discussione condominiale.
Fin qui tutti d'accordo, spero; ora andiamo ai fatti narrati e conosciuti. A seguito della inagibilità dello stadio Puttilli di Barletta si è pensato bene (male) di costruire delle nuove strutture metalliche di posti a sedere, accavallandole e fissandole sulle vecchie, inagibili, gradinate dello stesso stabile. Il risultato impietoso è che le vecchie gradinate non reggerebbero le nuove metalliche strutture e nonostante questo ipotetico "inguacchio" l'amministrazione comunale, responsabile dell'opera, vorrebbe continuare a rimestare sempre nella stessa "Ciotola" pur di non fare una "Ciotola" tutta nuova ovvero uno stadio Puttilli ex novo.
Viene facile ora buttare la croce sull'errore tecnico e quindi puntare l'indice su chi ha sbagliato, come, quando, dove e perché. Pronte le TV locali a fare programmi in cui si invitano e inviteranno tizio o caio a parlarsi addosso sull'unica opzione data (unica e dogmatica ) dei lavori di ristrutturazione e dei soldi sperperati. Intanto qui è in gioco la credibilità di tutta una città e non ci saranno targhe e ricordi di valorosi soldatini barlettani, delle guerre mondiali, che ripagheranno il danno di immagine che va subendo non solo la Barletta del calcio.
Tutto ciò premesso, una sana amministrazione avrebbe già pensato di far abbattere la struttura del Puttilli ma, prima ancora, di individuare un'altra localizzazione per un nuovo stadio. In quello che ora dirò chiederei il conforto di un tecnico ingegnere urbanista barlettano, ove volesse accennare ad un suo parere (ma è ovvio che nessuno si degnerà di rispondere). La mia tesi è molto semplice e razionale: al posto del Puttilli si dovrebbe creare un parco (urbano) e scambiare il ricreato verde, lì individuato, con l'occupazione (per fini pubblici) di una identica dimensionata area periferica altrettanto verde (agricola) da urbanizzare e su cui costruire un nuovo stadio. Ho detto forse una banalità?
Ovvio che per fare certe importanti scelte occorre una piccola cosina, il PUG, che non solo non si vuole azionare ma non si vuole assolutamente nominare, ancorché cronoprogrammato politicamente, per farne coincidere l'approvazione verso il 2018 quando, presumo, qualcuno da Barletta si candiderà nelle coincidenti elezioni politiche nazionali supportato (presumo) dai ricchi beneficiari della nuova programmazione urbanistica; presuntivamente, per lo più, amici degli amici e importanti speculatori.
Insomma, in soldoni, qui occorre che un nuovo Strumento Urbanistico detti e coordini oggi, non nel 2018, anche non solo la localizzazione di un nuovo stadio Puttilli. Ma, al netto delle succitate ipotesi abbastanza realistiche il fatto che oggi si voglia tenacemente proseguire, nonostante la figuraccia (e il rischio che intervenga la magistratura) sull'ipotesi sballata della ristrutturazione "a tutti i costi e costi quel che costi" a me pare leggermente sospetta; non so se chi legge il mio intervento ha la mia stessa sensazione.
Aggiungo che una opposizione politica seria, sulla opzione politica di una nuova veloce programmazione generale di urbanistica partecipata (e quindi nel suo seno in stretta attinenza, la eventuale individuazione di un suolo e la relativa costruzione del nuovo Puttilli) avrebbe, letteralmente , fatto "scintille" e fatto saltare il banco alle future elezioni comunali.
Ora, messa alle corde l' opposizione, invece, che fa? Si appiattisce sotto il "Banco", parlando anch'essa della misera ovvia e sterile tesi degli errori tecnici e dei soldi sperperati nella ristrutturazione dello stadio e questo sarà il suo monotono ritornello. Concludendo: una ristrutturazione da barzelletta tutta "barlettana", in una consigliatura comunale di impronta tutta "romana" e con una opposizione tutta "strana". Appena posso mi trasferisco nelle Antille Olandesi.
[Perito Agrario Giuseppe Dargenio]
Ripeto che non seguo tali vicende ma alcune cose bisognerebbe chesi dicano sulla stampa locale, e nel caso di specie le dico io: innanzitutto una figuraccia barlettana non da poco quella che si sta consumando nella Città della Disfida , in particolare nell'ambiente sportivo barlettano. E' facile che il tutto (ben condito) voli e si propaghi nell'etere con molta forza perché non si tratta di una banale discussione condominiale.
Fin qui tutti d'accordo, spero; ora andiamo ai fatti narrati e conosciuti. A seguito della inagibilità dello stadio Puttilli di Barletta si è pensato bene (male) di costruire delle nuove strutture metalliche di posti a sedere, accavallandole e fissandole sulle vecchie, inagibili, gradinate dello stesso stabile. Il risultato impietoso è che le vecchie gradinate non reggerebbero le nuove metalliche strutture e nonostante questo ipotetico "inguacchio" l'amministrazione comunale, responsabile dell'opera, vorrebbe continuare a rimestare sempre nella stessa "Ciotola" pur di non fare una "Ciotola" tutta nuova ovvero uno stadio Puttilli ex novo.
Viene facile ora buttare la croce sull'errore tecnico e quindi puntare l'indice su chi ha sbagliato, come, quando, dove e perché. Pronte le TV locali a fare programmi in cui si invitano e inviteranno tizio o caio a parlarsi addosso sull'unica opzione data (unica e dogmatica ) dei lavori di ristrutturazione e dei soldi sperperati. Intanto qui è in gioco la credibilità di tutta una città e non ci saranno targhe e ricordi di valorosi soldatini barlettani, delle guerre mondiali, che ripagheranno il danno di immagine che va subendo non solo la Barletta del calcio.
Tutto ciò premesso, una sana amministrazione avrebbe già pensato di far abbattere la struttura del Puttilli ma, prima ancora, di individuare un'altra localizzazione per un nuovo stadio. In quello che ora dirò chiederei il conforto di un tecnico ingegnere urbanista barlettano, ove volesse accennare ad un suo parere (ma è ovvio che nessuno si degnerà di rispondere). La mia tesi è molto semplice e razionale: al posto del Puttilli si dovrebbe creare un parco (urbano) e scambiare il ricreato verde, lì individuato, con l'occupazione (per fini pubblici) di una identica dimensionata area periferica altrettanto verde (agricola) da urbanizzare e su cui costruire un nuovo stadio. Ho detto forse una banalità?
Ovvio che per fare certe importanti scelte occorre una piccola cosina, il PUG, che non solo non si vuole azionare ma non si vuole assolutamente nominare, ancorché cronoprogrammato politicamente, per farne coincidere l'approvazione verso il 2018 quando, presumo, qualcuno da Barletta si candiderà nelle coincidenti elezioni politiche nazionali supportato (presumo) dai ricchi beneficiari della nuova programmazione urbanistica; presuntivamente, per lo più, amici degli amici e importanti speculatori.
Insomma, in soldoni, qui occorre che un nuovo Strumento Urbanistico detti e coordini oggi, non nel 2018, anche non solo la localizzazione di un nuovo stadio Puttilli. Ma, al netto delle succitate ipotesi abbastanza realistiche il fatto che oggi si voglia tenacemente proseguire, nonostante la figuraccia (e il rischio che intervenga la magistratura) sull'ipotesi sballata della ristrutturazione "a tutti i costi e costi quel che costi" a me pare leggermente sospetta; non so se chi legge il mio intervento ha la mia stessa sensazione.
Aggiungo che una opposizione politica seria, sulla opzione politica di una nuova veloce programmazione generale di urbanistica partecipata (e quindi nel suo seno in stretta attinenza, la eventuale individuazione di un suolo e la relativa costruzione del nuovo Puttilli) avrebbe, letteralmente , fatto "scintille" e fatto saltare il banco alle future elezioni comunali.
Ora, messa alle corde l' opposizione, invece, che fa? Si appiattisce sotto il "Banco", parlando anch'essa della misera ovvia e sterile tesi degli errori tecnici e dei soldi sperperati nella ristrutturazione dello stadio e questo sarà il suo monotono ritornello. Concludendo: una ristrutturazione da barzelletta tutta "barlettana", in una consigliatura comunale di impronta tutta "romana" e con una opposizione tutta "strana". Appena posso mi trasferisco nelle Antille Olandesi.
[Perito Agrario Giuseppe Dargenio]