
Polo Oncologico, rivediamo alcune vecchie delibere
All'aristocratico "Work in Progress" barlettano preferibile il dinamismo di Emiliano
giovedì 5 maggio 2016
iReport
A seguito delle dichiarazioni di stampa riguardo ad una riorganizzazione della Rete ospedaliera, anche nell'ambito della BAT, non avendo nessuna cognizione specialistico-sanitaria in merito (se non notizie di stampa) non oso pronunciarmi. Invece riguardo ad una annunciata nuova struttura sanitaria pubblica, quale sede del Polo Oncologico in zona Nuovo Ospedale, vorrei ricordare ai signori consiglieri regionali Mennea e Caracciolo, propugnatori di quest'ottima iniziativa, e nonché far conoscere all'opinione pubblica una dimenticata delibera del Consiglio Comunale di Barletta, esattamente la n° 25 del 28 Febbraio 2000.
In questa delibera i consiglieri della 6^ Commissione consiliare permanente e i capi gruppo consiliari invitavano il Consiglio Comunale ad esprimersi con un ordine del giorno in merito all'approvazione delle proposte di realizzazione di un "Polivalente per disabili", fatta propria dalla stessa commissione ed in cui se ne ricercava la eventuale localizzazione: quale migliore occasione per ripescarla?
Ora, come cittadino (per quel che può valere ciò che vado dichiarando) credo che la politica, vista la viva energia della nuova amministrazione regionale per queste problematiche di ordine sociale, debba, qui a Barletta, cogliere l'occasione per incrementare, unitamente al nuovo corpo di fabbrica del Polo Oncologico presso il "Dimiccoli", la viabilità e le strutture collaterali indispensabili allo sviluppo di ogni volontà d'impresa, anche sanitaria privata, che voglia coagularsi attorno al nuovo ospedale in zona Tittadegna. Non toccherebbe al sottoscritto parlare di queste ovvietà e dire che riguardo alla volontà politica regionale di sviluppo e riorganizzazione sanitaria, la precedente Amministrazione Vendola si è caratterizzata per molto "sonno" e a Barletta si è addirittura dormito russando. Quindi oggi un augurio ed un invito ai nostri attuali rappresentanti barlettani nel Consiglio Regionale affinché vi sia meno "timidezza" e più "dialogo" su come, dove, quando conformare e far sorgere (se pur non nell'immediato) un eventuale Distretto Sanitario pubblico/privato con annessi e connessi, qui a Barletta.
Si invita la politica a guardare non solo al Polo Oncologico (se pur importantissimo) come ad un glorioso traguardo oltre il quale è impossibile procedere. Occorre un po' più di coraggio e, quindi, non si riposi su questi allori quando potenzialità e investitori (non necessariamente locali) potrebbero essere interessati a ulteriori sviluppi ed eventuali nuove strutture, con immancabili benefici per la collettività.
A tal proposito, ai succitati consiglieri regionali Mennea e Caracciolo e a chi legge questo intervento, voglio ricordare che, a seguito di una richiesta del 20/06/2012 protocollo in arrivo n° 41393 indirizzata al democratico ed affabile Assessore all'Urbanistica Pietro Sciusco, ci fu un "Tavolo di Confronto" in cui si discusse , in termini semplici e popolari, tra l'Amministrazione ed alcuni cittadini, una eventuale ripianificazione dell'area ospedaliera proprio in funzione di una implementazione futura di strutture Socio Sanitarie a beneficio della comunità. A seguito di alchimie politiche e varie ed eventuali si è deciso di cambiare l'Assessore all'urbanistica, ma gli atti di quel succitato "Tavolo di Confronto" sono ancora presso quel delicatissimo assessorato comunale che oggi si rivela, presumibilmente, un esclusivo circolo piuttosto riservato in cui si discute (per lo più all'ora del tè ) di Project Cycle Management e di metodologie urbanistiche di origini danesi (vedi attuale procedura del PUG) verosimilmente da "Architecture Award" . Tali concetti urbanistici europei molto raffinati e trendy sono sospinti con estrema signorilità e tanta grazia dell'attuale Assessore in un lentissimo, soffice ed aristocratico "Work in Progress" che non ha nulla in comune sia con il pratico dinamismo di Michele Emiliano che di tutta l'attuale politica regionale.
Quindi (mi rivolgo alla politica) consiglierei meno termini anglosassoni nella nostra urbanistica, (che fanno "chic" ma non sostanza) e magari più viabilità e servizi sanitari a ridosso del Dimiccoli. A riguardo basta leggersi la Delibera di Consiglio Comunale n° 5 del 12 / 05 / 2011 : Rigenerazione urbana – negli allegati vedi sez. Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie che, per fortuna, non è scritto in inglese. Spero di essere stato chiaro e convincente, pur se i miei interlocutori ritengo siano molto impegnati per un obbiettivo ascolto.
[Giuseppe Dargenio, perito agrario]
In questa delibera i consiglieri della 6^ Commissione consiliare permanente e i capi gruppo consiliari invitavano il Consiglio Comunale ad esprimersi con un ordine del giorno in merito all'approvazione delle proposte di realizzazione di un "Polivalente per disabili", fatta propria dalla stessa commissione ed in cui se ne ricercava la eventuale localizzazione: quale migliore occasione per ripescarla?
Ora, come cittadino (per quel che può valere ciò che vado dichiarando) credo che la politica, vista la viva energia della nuova amministrazione regionale per queste problematiche di ordine sociale, debba, qui a Barletta, cogliere l'occasione per incrementare, unitamente al nuovo corpo di fabbrica del Polo Oncologico presso il "Dimiccoli", la viabilità e le strutture collaterali indispensabili allo sviluppo di ogni volontà d'impresa, anche sanitaria privata, che voglia coagularsi attorno al nuovo ospedale in zona Tittadegna. Non toccherebbe al sottoscritto parlare di queste ovvietà e dire che riguardo alla volontà politica regionale di sviluppo e riorganizzazione sanitaria, la precedente Amministrazione Vendola si è caratterizzata per molto "sonno" e a Barletta si è addirittura dormito russando. Quindi oggi un augurio ed un invito ai nostri attuali rappresentanti barlettani nel Consiglio Regionale affinché vi sia meno "timidezza" e più "dialogo" su come, dove, quando conformare e far sorgere (se pur non nell'immediato) un eventuale Distretto Sanitario pubblico/privato con annessi e connessi, qui a Barletta.
Si invita la politica a guardare non solo al Polo Oncologico (se pur importantissimo) come ad un glorioso traguardo oltre il quale è impossibile procedere. Occorre un po' più di coraggio e, quindi, non si riposi su questi allori quando potenzialità e investitori (non necessariamente locali) potrebbero essere interessati a ulteriori sviluppi ed eventuali nuove strutture, con immancabili benefici per la collettività.
A tal proposito, ai succitati consiglieri regionali Mennea e Caracciolo e a chi legge questo intervento, voglio ricordare che, a seguito di una richiesta del 20/06/2012 protocollo in arrivo n° 41393 indirizzata al democratico ed affabile Assessore all'Urbanistica Pietro Sciusco, ci fu un "Tavolo di Confronto" in cui si discusse , in termini semplici e popolari, tra l'Amministrazione ed alcuni cittadini, una eventuale ripianificazione dell'area ospedaliera proprio in funzione di una implementazione futura di strutture Socio Sanitarie a beneficio della comunità. A seguito di alchimie politiche e varie ed eventuali si è deciso di cambiare l'Assessore all'urbanistica, ma gli atti di quel succitato "Tavolo di Confronto" sono ancora presso quel delicatissimo assessorato comunale che oggi si rivela, presumibilmente, un esclusivo circolo piuttosto riservato in cui si discute (per lo più all'ora del tè ) di Project Cycle Management e di metodologie urbanistiche di origini danesi (vedi attuale procedura del PUG) verosimilmente da "Architecture Award" . Tali concetti urbanistici europei molto raffinati e trendy sono sospinti con estrema signorilità e tanta grazia dell'attuale Assessore in un lentissimo, soffice ed aristocratico "Work in Progress" che non ha nulla in comune sia con il pratico dinamismo di Michele Emiliano che di tutta l'attuale politica regionale.
Quindi (mi rivolgo alla politica) consiglierei meno termini anglosassoni nella nostra urbanistica, (che fanno "chic" ma non sostanza) e magari più viabilità e servizi sanitari a ridosso del Dimiccoli. A riguardo basta leggersi la Delibera di Consiglio Comunale n° 5 del 12 / 05 / 2011 : Rigenerazione urbana – negli allegati vedi sez. Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie che, per fortuna, non è scritto in inglese. Spero di essere stato chiaro e convincente, pur se i miei interlocutori ritengo siano molto impegnati per un obbiettivo ascolto.
[Giuseppe Dargenio, perito agrario]
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