Ottenere il rimborso del ticket non è un'impresa facile
Soprattutto presso la Asl di Barletta
martedì 1 maggio 2012
iReport
Spett. redazione,
essendo stato testimone del disservizio in oggetto, vorrei dare la mia testimonianza di un episodio che, spero, sia capitato solo a me, ma non credo... Se continui a fare quello che hai sempre fatto, otterrai i risultati che hai sempre ottenuto. Dice un vecchio detto. Per ottenere qualcosa di diverso, bisogna agire diversamente . Qualche altro utente che sicuramente avrà avuto lo stesso trattamento, sarà ritornato a casa sua imprecando contro il malfunzionamento l'amministrazione pubblica. Così facendo le cose non cambiano. Riportando la mia testimonianza alla vostra redazione, potreste dare voce alla mia voce. La mia è anche una esortazione a chi leggerà, a testimoniare episodi analoghi. Faccio mia la famosa frase di Kennedy il quale disse: "Americani, non chiedetevi cosa il vostro Paese può fare per voi, chiedetevi cosa Voi potete fare per il vostro Paese". Sarà una goccia nel mare, ma tante gocce possono erodere un masso.
La settimana scorsa, mi sono recato al terzo piano del vecchio ospedale di Barletta per richiedere il rimborso suddetto. Recatomi presso la segreteria, ricevo un modulo da compilare e l'indicazione dell'ufficio dove recarmi per consegnare la documentazione richiesta, per ottenere il rimborso. Vado presso l'ufficio del dirigente medico indicatomi, questi mi dice che non se ne occupa più lui, pertanto mi invita ad andare presso l'ufficio di un responsabile amministrativo. Questo dirigente sostiene che non è sua competenza, ma del dirigente medico . A fronte della mia insistenza in quanto sono stato indirizzato presso il suo ufficio, accetta di prendere in consegna la mia pratica, solo a titolo di cortesia in quanto non rientrerebbe nei suoi compiti. Per il rimborso mi invita ad andare a riscuotere, non prima di un mese, presso l'ufficio della Asl di Piazza San antonio. Alla mia richiesta del rilascio di una ricevuta per l'avvenuta consegna della pratica, mi dice che non è previsto .
Per capire meglio come stanno le cose, mi reco nuovamente presso l'ufficio del dirigente medico spiegando l'accaduto. Questi mi ribadisce che non è più di sua competenza. A questo punto capisco che c'è qualche problema interno per l'attribuzione delle loro competenze. La domanda che mi faccio è: "Arriverà mai a destinazione la mia pratica per il rimborso? Sara evasa? Senza il rilascio di una ricevuta per l'avvenuta consegna della pratica, in caso di contestazione, come farò a dimostrare che l'ho consegnata? Il mio tempo che ho impiegato preso la Asl, giustifica il rimborso che mi spetta, se mai avverrà ?".
Non voglio generalizzare, ma episodi come questi, nella struttura pubblica, creano sconforto ad un cittadino che si aspetta dei servizi. Non hanno avuto neanche il pudore di non far trasparire all'utente la loro disorganizzazione. E' l'ulteriore la dimostrazione che quando lo Stato è creditore, il cittadino deve pagare "prima si subito". Quando lo Stato è debitore, fa di tutto per scoraggiare i rimborsi. Nell'era di internet, basterebbe poco per mettere "on line" la procedura per ottenere i "Servizi", eventuali moduli da scaricare e soprattutto Indicare esattamente presso quali uffici recarsi con il nome delle persone incaricate. In tal modosi eviterebbe "lo scarica barile" .
R. Catapano
essendo stato testimone del disservizio in oggetto, vorrei dare la mia testimonianza di un episodio che, spero, sia capitato solo a me, ma non credo... Se continui a fare quello che hai sempre fatto, otterrai i risultati che hai sempre ottenuto. Dice un vecchio detto. Per ottenere qualcosa di diverso, bisogna agire diversamente . Qualche altro utente che sicuramente avrà avuto lo stesso trattamento, sarà ritornato a casa sua imprecando contro il malfunzionamento l'amministrazione pubblica. Così facendo le cose non cambiano. Riportando la mia testimonianza alla vostra redazione, potreste dare voce alla mia voce. La mia è anche una esortazione a chi leggerà, a testimoniare episodi analoghi. Faccio mia la famosa frase di Kennedy il quale disse: "Americani, non chiedetevi cosa il vostro Paese può fare per voi, chiedetevi cosa Voi potete fare per il vostro Paese". Sarà una goccia nel mare, ma tante gocce possono erodere un masso.
La settimana scorsa, mi sono recato al terzo piano del vecchio ospedale di Barletta per richiedere il rimborso suddetto. Recatomi presso la segreteria, ricevo un modulo da compilare e l'indicazione dell'ufficio dove recarmi per consegnare la documentazione richiesta, per ottenere il rimborso. Vado presso l'ufficio del dirigente medico indicatomi, questi mi dice che non se ne occupa più lui, pertanto mi invita ad andare presso l'ufficio di un responsabile amministrativo. Questo dirigente sostiene che non è sua competenza, ma del dirigente medico . A fronte della mia insistenza in quanto sono stato indirizzato presso il suo ufficio, accetta di prendere in consegna la mia pratica, solo a titolo di cortesia in quanto non rientrerebbe nei suoi compiti. Per il rimborso mi invita ad andare a riscuotere, non prima di un mese, presso l'ufficio della Asl di Piazza San antonio. Alla mia richiesta del rilascio di una ricevuta per l'avvenuta consegna della pratica, mi dice che non è previsto .
Per capire meglio come stanno le cose, mi reco nuovamente presso l'ufficio del dirigente medico spiegando l'accaduto. Questi mi ribadisce che non è più di sua competenza. A questo punto capisco che c'è qualche problema interno per l'attribuzione delle loro competenze. La domanda che mi faccio è: "Arriverà mai a destinazione la mia pratica per il rimborso? Sara evasa? Senza il rilascio di una ricevuta per l'avvenuta consegna della pratica, in caso di contestazione, come farò a dimostrare che l'ho consegnata? Il mio tempo che ho impiegato preso la Asl, giustifica il rimborso che mi spetta, se mai avverrà ?".
Non voglio generalizzare, ma episodi come questi, nella struttura pubblica, creano sconforto ad un cittadino che si aspetta dei servizi. Non hanno avuto neanche il pudore di non far trasparire all'utente la loro disorganizzazione. E' l'ulteriore la dimostrazione che quando lo Stato è creditore, il cittadino deve pagare "prima si subito". Quando lo Stato è debitore, fa di tutto per scoraggiare i rimborsi. Nell'era di internet, basterebbe poco per mettere "on line" la procedura per ottenere i "Servizi", eventuali moduli da scaricare e soprattutto Indicare esattamente presso quali uffici recarsi con il nome delle persone incaricate. In tal modosi eviterebbe "lo scarica barile" .
R. Catapano