Scheda elettorale
Scheda elettorale

«Non prostituitevi al sistema», basta con la compravendita dei voti

Una lettera emozionante di una cittadina barlettana

«Salve, ho seguito sulle pagine del vostro quotidiano online l'inchiesta sulla compravendita di voti nella nostra città. Premettendo che già in data 14 Aprile invitavo i miei contittadini, e non solo loro, a non "prostituirsi" con il seguente stato su facebook: "Un invito ai miei concittadini: "Non prostituitevi al sistema!!!" ed evitate di farvi sfruttare tramite il mezzo facebook con tag e porcherie simili..." Esprimo la mia felicità nel vedere che finalmente qualche mezzo di comunicazione stia cercando di mobilitare un pò le acque e gettare le basi per educare le nuove generazioni a far valere il proprio voto, le proprie ragioni, i propri interessi. A proposito di questa sensibilizzazione, vi allego una lettera che una mia amica ha scritto per gli stessi motivi.

Un motivo per votare...
Ciao voglio dirti una cosa, una cosa che i tuoi genitori, zii e nonni ti hanno insegnato tanto tempo fa, ma che il tempo ha annebbiato il ricordo. Voglio parlarti di quando si lottava per ribadire un principio e la lotta non puzzava di corruzione e inganni, non aveva interessi e secondi fini, ma era pulita come i panni delle nostre nonne, il cui biancore derivava solo dalla cenere e dal loro lavoro di gomito, era pulita come i giochi dei bambini capaci di trasformare tutto ciò che cadeva da un albero ed era calpestato dai grandi, in trottole, frustini per i loro immaginari cavalli, ventagli e chissà cos'altro.

Queste cose i figli di oggi l'hanno viste solo in fotografia, nessuno le ha raccontate, e come ogni foto il tempo l'ha sbiadita, e come ogni ricordo il tempo l'ha offuscata. Ma c'è stato un tempo in cui tanti uomini sono morti per proteggermi, sono morti per quello che oggi voi chiamate diritto di voto. Erano nostri zii e fratelli, e tutti erano fieri di quegli uomini. I nostri nonni hanno deciso di ricordarli nei libri di storia così da imprimere per sempre, nelle menti di ogni figlio, le loro gesta. E molti tra quelli che non sono morti hanno lottato tanto per farmi crescere, perché credevano in me. Io per loro non ero un peso e in me non vedevano una possibilità di guadagno, ma un' opportunità per la propria comunità. Ah quanto era bello a quel tempo quel nome: comunità. Dava di un pezzetto di pane al centro di un tavolo tra tanti figli, i quali erano consapevoli di dover dividere equamente il misero pasto e che la mamma bacchettava se qualcuno aveva solo immaginato di fare il furbetto.

Quindi ti imploro, ti prego, non scoraggiarti. Ribellati. Non accettare passivamente quello che ti si propone, non lasciarti corrompere per 30 monete. Ma ricorda i tuoi avi, degli sforzi che hanno fatto perché tu oggi sia così libero e degli insegnamenti che ti hanno dato. Ti hanno insegnato che i buoni principi, i buoni ideali sono stelle che nessun temporale spegne. Quest' anno è un anno importante, avrai la possibilità di contribuire pure tu alla mia crescita. Forse sarà tutto vano, forse non cambierà nulla. Non crederci non è vero, perché ancora una volta la rassegnazione è stata battuta, la speranza ha vinto e tu avrai ancora il diritto di lamentarti e lottare.

Io sono fatto della stessa materia dei sogni, ma folle è colui che mi immagina ad occhi aperti senza camminare verso di me, senza difendermi, proteggermi, istruirmi, formarmi e perché no anche sgridarmi.

Con amore,
Il tuo futuro.


Vi invito a leggerla e nel caso vi piacesse anche a pubblicarla, lei intanto sta partendo con una campagna del tutto personale di affissione di questi volantini.

Distinti saluti
Luigi Filannino
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