Nessuno pensa a Canne della Battaglia?
«Serve una nuova programmazione urbanistica»
martedì 2 dicembre 2014
20.50
iReport
Ma perchè i politici continuano a "bussare" a soldi presso i ministeri in bancarotta quando i privati detengono immensi depositi, praticamente immobilizzati negli Istituti bancari senza che ci si adoperi (almeno a livello locale) per agevolarne la circolazione? Leggo sulla Gazzetta Nord Barese di martedì 18 novembre che il consigliere regionale Ruggiero Mennea chiede al Ministro dei Beni Culturali Franceschini (in visita a Taranto) di fare un salto qui a Canne della Battaglia per rendersi conto della situazione e, testualmente: "... aiutarci ad affrontare il problema della revisione del protocollo di intesa tra Comune e M.I.B.A.C. e assegnarci quei fondi necessari al completamento dell'Antiquarium".
Mi permetto di osservare che il politico non deve solo chiedere e spingere nella direzione auspicata dal Consigliere Mennea, perchè chiedere sempre e solo soldi pubblici (ormai ridotti al lumicino) non è indice di buona politica. Ricordo all'ottimo Ruggiero Mennea (ma Lui lo sa benissimo) che solo una nuova programmazione urbanistica può rendere appetibile il sito Cannense, agevolando una valorizzazione attraverso le norme di uno strumento squisitamente comunale. Talchè ciò troverebbe l'interesse dei privati che, se certi di un ritorno economico, potrebbero investire in parchi e contesti naturalistici caratterizzati da punti ristoro, in raccordo con il recente Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P. BAT) a cui guardare con estrema attenzione come le sue stesse norme tecniche di attuazione (a titolo esemplificativo art. 54, comma 2, lettera K) da sviluppare anche nei pressi del sito masseriale Canne - San Ruggiero; ma altri esempi se ne potrebbero aggiungere.
Ruggiero Mennea sa benissimo che non è solo richiedendo soldi per completare l'Antiquarium che si può risolvere il caso Canne, su cui, comunque, bisogna dargli onore al merito in quanto ha prodotto una valida ed ottima Legge Regionale. Io gradirei che, non solo il volenteroso Ruggiero Mennea, ma tutti i politici concordassero su una elementare considerazione: se non si attiva una programmazione comunale di ordine urbanistico, condivisa e rispettosa delle procedure sovraordinate, non si va da nessuna parte, e ciò vale sia per Canne che per la stessa Città di Barletta; non bisogna essere scienziati per capirlo. Più che di chiedere striminziti finanziamenti pubblici senza validi obiettivi o in direzioni non meglio comprensibili, direi a tutti i politici barlettani di impegnarsi in una programmazione operativa coordinata e finalizzata alla realizzazione, in tempi ragionevoli, del Piano Urbanistico Generale (P.U.G.) per attivare risorse in prevalenza private; è inutile chiedere finanziamenti esclusivamente pubblici, che arrivano dopo decenni per rattoppi da fare qua e là a seguito di pubblici appaltucci preceduti da snobbistici convegnucci.
Se al domani delle prossime elezioni regionali (Emiliano o non Emiliano) la situazione non solo di Canne, ma di tutta Barletta continuerà a rimanere stagnante e asfittica, poi non ci si meravigli se alle successive elezioni nazionali, come è nelle previsioni, Salvini e la Lega risucchieranno anche il territorio barlettano verso il Neo Fascismo della Le Pen, con buona pace dell'Archivio della Memoria e della Resistenza e del centrosinistra sindacale, democratico, salottiero, pasticcione e inconcludente.
[Perito Agrario Giuseppe Dargenio]
Mi permetto di osservare che il politico non deve solo chiedere e spingere nella direzione auspicata dal Consigliere Mennea, perchè chiedere sempre e solo soldi pubblici (ormai ridotti al lumicino) non è indice di buona politica. Ricordo all'ottimo Ruggiero Mennea (ma Lui lo sa benissimo) che solo una nuova programmazione urbanistica può rendere appetibile il sito Cannense, agevolando una valorizzazione attraverso le norme di uno strumento squisitamente comunale. Talchè ciò troverebbe l'interesse dei privati che, se certi di un ritorno economico, potrebbero investire in parchi e contesti naturalistici caratterizzati da punti ristoro, in raccordo con il recente Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P. BAT) a cui guardare con estrema attenzione come le sue stesse norme tecniche di attuazione (a titolo esemplificativo art. 54, comma 2, lettera K) da sviluppare anche nei pressi del sito masseriale Canne - San Ruggiero; ma altri esempi se ne potrebbero aggiungere.
Ruggiero Mennea sa benissimo che non è solo richiedendo soldi per completare l'Antiquarium che si può risolvere il caso Canne, su cui, comunque, bisogna dargli onore al merito in quanto ha prodotto una valida ed ottima Legge Regionale. Io gradirei che, non solo il volenteroso Ruggiero Mennea, ma tutti i politici concordassero su una elementare considerazione: se non si attiva una programmazione comunale di ordine urbanistico, condivisa e rispettosa delle procedure sovraordinate, non si va da nessuna parte, e ciò vale sia per Canne che per la stessa Città di Barletta; non bisogna essere scienziati per capirlo. Più che di chiedere striminziti finanziamenti pubblici senza validi obiettivi o in direzioni non meglio comprensibili, direi a tutti i politici barlettani di impegnarsi in una programmazione operativa coordinata e finalizzata alla realizzazione, in tempi ragionevoli, del Piano Urbanistico Generale (P.U.G.) per attivare risorse in prevalenza private; è inutile chiedere finanziamenti esclusivamente pubblici, che arrivano dopo decenni per rattoppi da fare qua e là a seguito di pubblici appaltucci preceduti da snobbistici convegnucci.
Se al domani delle prossime elezioni regionali (Emiliano o non Emiliano) la situazione non solo di Canne, ma di tutta Barletta continuerà a rimanere stagnante e asfittica, poi non ci si meravigli se alle successive elezioni nazionali, come è nelle previsioni, Salvini e la Lega risucchieranno anche il territorio barlettano verso il Neo Fascismo della Le Pen, con buona pace dell'Archivio della Memoria e della Resistenza e del centrosinistra sindacale, democratico, salottiero, pasticcione e inconcludente.
[Perito Agrario Giuseppe Dargenio]