«Le strade barlettane sono mercati abusivi a cielo aperto»
Lo sfogo di un cittadino barlettano
martedì 6 settembre 2016
0.24
iReport
«Ambulanti abusivi in ogni angolo. Sulla litoranea per vendere bibite, nel resto della città in mezzo alla strada con frutta, verdura, pesce. Nella città il fenomeno dello "ambulantato selvaggio" ha assunto proporzioni esagerate. Durante l'intera giornata nelle varie zone della città trovano sistemazione venditori di frutta, verdura, pesce, granite e gelati, i quali svolgono in maniera del tutto indisturbata la propria attività attingendo la merce direttamente dalla moto o dal camion parcheggiato, oppure allestendo un piccolo punto vendita con relativa apertura di ombrellone. Ciò avviene con grande noncuranza in qualsiasi sito della stessa strada.
I commercianti non ambulanti che esercitano la propria attività di vendita di prodotti alimentari nella zona si ritrovano a subire quotidianamente un danno economico dovuto ad un calo di vendite irregolare, perché riconducibile agli atti di concorrenza sleale perpetrati da coloro che sono in grado di offrire i propri prodotti ad un prezzo notevolmente più basso dato che, evidentemente, "si possono permettere" di non affrontare i costi di un'attività di vendita ambulante svolta nel rispetto della legalità. Chi svolge l'attività secondo le regole - pagando affitto, occupazione suolo, bollette - difficilmente potrà vendere tutta la propria frutta a 89 centesimi al chilo come invece può fare l'abusivo. Si tratta di una evidente distorsione del mercato, seppure territorialmente limitata. In ogni caso vi è una questione di tutela della legalità che va fatta valere con atti concreti».
Un cittadino
I commercianti non ambulanti che esercitano la propria attività di vendita di prodotti alimentari nella zona si ritrovano a subire quotidianamente un danno economico dovuto ad un calo di vendite irregolare, perché riconducibile agli atti di concorrenza sleale perpetrati da coloro che sono in grado di offrire i propri prodotti ad un prezzo notevolmente più basso dato che, evidentemente, "si possono permettere" di non affrontare i costi di un'attività di vendita ambulante svolta nel rispetto della legalità. Chi svolge l'attività secondo le regole - pagando affitto, occupazione suolo, bollette - difficilmente potrà vendere tutta la propria frutta a 89 centesimi al chilo come invece può fare l'abusivo. Si tratta di una evidente distorsione del mercato, seppure territorialmente limitata. In ogni caso vi è una questione di tutela della legalità che va fatta valere con atti concreti».
Un cittadino