Il fondatore de 'Il Palazzo di Cristallo' ci scrive
Colloquio col direttore Michele Sarcinelli
venerdì 18 febbraio 2011
iReport
Gentile Alessandro Porcelluzzi, fondatore de "Il Palazzo di Cristallo",
perdoni il leggero ritardo con cui mi raffronto con il suo garbatissimo testo di seguito leggibile e del quale, solo per brevità, recidiamo il finale cromatico sul " rosso", che riprenderemo senz'altro. Inseguo da molto più tempo di voi tutti promotori, i caldissimi e nobilissimi temi che state perseguendo e La invoglio a credermi con ogni risolutezza. Quanto da Lei analiticamente segnalato a seguito del mio articolo, lo condivido appieno e mi aiuta ancora di più, a descrivere l'ambientazione dell'incontro in argomento, che Lei veste ,ancor più di me, di politica. Sono prevenuto, lo ammetto nei confronti di ogni politico sempre irreperibile quando i valori in discussione sono Alti ma per essi infruttuosi, in quanto non riscontrano interessi tangibili. Nei vostri intenti dove la ricerca di soluzioni diventa improcrastinabile ,la ingenuità che ho tentato invano di spiegare, non è a mio avviso rappresentata. Nessuna supponenza da parte di Barlettalife che, mi pare stia seguendo non solo con attenzione, ma con fervore le vostre idealità dove, però non si intravedono immediate e condivise conseguenzialità da parte del Palazzo di cemento di corso Emanuele. MI invita a meditare sul politico Sig. Rocco Di Leo. Nulla di personale e riconosco, in quanto mirata, la duplice identificazione che non correggo e che non voleva essere introspettiva al punto di inficiare le prorogative morali del co- promotore del Palazzo di Cristallo. Se questo è accaduto me ne lamento. Non sono certo, infine, che le vostre tematiche, andranno a buon fine. Se questo accadrà sentirò irrefrenabile, l'esigenza di commuovermi.
Segue la lettera pervenutaci in redazione da parte di Alessandro Porcelluzzi.
Per cultura liberale e per formazione ho massimo rispetto delle opinioni di tutti. Delle opinioni dei giornalisti in particolar modo. Questa mia lettera è dunque non una contestazione, ma un tentativo di chiarire. Ho letto con attenzione il Suo commento al BarCamp del Palazzo di Cristallo. Nel bel libro "Il giornalista quasi perfetto" David Randall dà una serie di consigli a chi svolge questa importante e impegnativa professione. Due mi hanno molto colpito: "Non fare supposizioni" e "Lasciare a casa i pregiudizi".
1) Il gruppo fondatore. Rocco Dileo è stato da subito attivo e propositivo. Io, che di questo gruppo sono stato il fondatore, lo giudico su questo. E sulla coerenza che dimostrerà domani, se sarà ancora amministratore, rispetto agli impegni che ci siamo dati. Lei parla di Montaltino e della 167. Sono certo che Rocco sia pronto a discuterne con Lei. Ma questo non inficia l'attività del gruppo, né l'adesione di Rocco al Palazzo di cristallo. Carmen Craca è la presidentessa dell'associazione Barletta si fa in 4. Questo le impedisce di aderire al Palazzo? Per quali ragioni? La vita associativa è nutrita, non depauperata, dalla pluralità di esperienze. A meno che gli obiettivi siano configgenti. Ma non mi pare questo il caso. Per completezza di informazioni nel gruppo di volontari e promotori del palazzo di cristallo ci sono appartenenza e sensibilità politiche diverse: due iscritte al Pd, uno a Sel (il sottoscritto), un Socialista, uno a Fli e due persone senza tessera.
2) Il pubblico, i partecipanti al BarCamp non sono stati selezionati. Era un evento aperto e pubblico. Il segretario provinciale del Pd Patruno ha deciso di partecipare sua sponte. Come lui il candidato alle primarie indicato dai Socialisti Carpagnano, due ex sindaci di colori diversi (Raffaele Fiore e Anna Chiumeo). Erano presenti dirigenti del PDL (Oronzo Cilli) e di Fli (Michele Dibenedetto). Ci ha fatto pervenire un messaggio di lodi l'avv. Carmine Dipaola e il già citato avv. Raffaele Fiore, che ritengo di poter considerare due padri nobili rispettivamente del centrodestra e del centrosinistra di Barletta. I loro commenti sono stati pubblicati nel gruppo. Non cito tutti, ma è chiaro il quadro assolutamente trasversale dell'iniziativa e dei suoi interlocutori. Chi non ha partecipato ha compiuto una scelta legittima. Ma nessuno è stato escluso. Aggiungo che se Lei ha visto una prevalenza di esponenti del PD, ciò mi pare piuttosto normale in una città in cui il Pd conta una ventina di consiglieri comunale e diverse migliaia di tesserati.
3)Un commento su un evento come quello di domenica risulta incompleto (me lo permetta) se oscura completamente i contenuti. Sono state discusse tematiche importanti. Su quelle ci piacerebbe conoscere l'opinione della sua testata. Anche quando fosse un'opinione critica. Cosa facciamo è più importante di chi siamo (o peggio quale divisa indossiamo nell'arena elettorale). Ma ci sarà sicuramente modo di farlo durante le prossime iniziative.
Alessandro Porcelluzzi, fondatore de "Il Palazzo di Cristallo"
perdoni il leggero ritardo con cui mi raffronto con il suo garbatissimo testo di seguito leggibile e del quale, solo per brevità, recidiamo il finale cromatico sul " rosso", che riprenderemo senz'altro. Inseguo da molto più tempo di voi tutti promotori, i caldissimi e nobilissimi temi che state perseguendo e La invoglio a credermi con ogni risolutezza. Quanto da Lei analiticamente segnalato a seguito del mio articolo, lo condivido appieno e mi aiuta ancora di più, a descrivere l'ambientazione dell'incontro in argomento, che Lei veste ,ancor più di me, di politica. Sono prevenuto, lo ammetto nei confronti di ogni politico sempre irreperibile quando i valori in discussione sono Alti ma per essi infruttuosi, in quanto non riscontrano interessi tangibili. Nei vostri intenti dove la ricerca di soluzioni diventa improcrastinabile ,la ingenuità che ho tentato invano di spiegare, non è a mio avviso rappresentata. Nessuna supponenza da parte di Barlettalife che, mi pare stia seguendo non solo con attenzione, ma con fervore le vostre idealità dove, però non si intravedono immediate e condivise conseguenzialità da parte del Palazzo di cemento di corso Emanuele. MI invita a meditare sul politico Sig. Rocco Di Leo. Nulla di personale e riconosco, in quanto mirata, la duplice identificazione che non correggo e che non voleva essere introspettiva al punto di inficiare le prorogative morali del co- promotore del Palazzo di Cristallo. Se questo è accaduto me ne lamento. Non sono certo, infine, che le vostre tematiche, andranno a buon fine. Se questo accadrà sentirò irrefrenabile, l'esigenza di commuovermi.
Segue la lettera pervenutaci in redazione da parte di Alessandro Porcelluzzi.
Per cultura liberale e per formazione ho massimo rispetto delle opinioni di tutti. Delle opinioni dei giornalisti in particolar modo. Questa mia lettera è dunque non una contestazione, ma un tentativo di chiarire. Ho letto con attenzione il Suo commento al BarCamp del Palazzo di Cristallo. Nel bel libro "Il giornalista quasi perfetto" David Randall dà una serie di consigli a chi svolge questa importante e impegnativa professione. Due mi hanno molto colpito: "Non fare supposizioni" e "Lasciare a casa i pregiudizi".
1) Il gruppo fondatore. Rocco Dileo è stato da subito attivo e propositivo. Io, che di questo gruppo sono stato il fondatore, lo giudico su questo. E sulla coerenza che dimostrerà domani, se sarà ancora amministratore, rispetto agli impegni che ci siamo dati. Lei parla di Montaltino e della 167. Sono certo che Rocco sia pronto a discuterne con Lei. Ma questo non inficia l'attività del gruppo, né l'adesione di Rocco al Palazzo di cristallo. Carmen Craca è la presidentessa dell'associazione Barletta si fa in 4. Questo le impedisce di aderire al Palazzo? Per quali ragioni? La vita associativa è nutrita, non depauperata, dalla pluralità di esperienze. A meno che gli obiettivi siano configgenti. Ma non mi pare questo il caso. Per completezza di informazioni nel gruppo di volontari e promotori del palazzo di cristallo ci sono appartenenza e sensibilità politiche diverse: due iscritte al Pd, uno a Sel (il sottoscritto), un Socialista, uno a Fli e due persone senza tessera.
2) Il pubblico, i partecipanti al BarCamp non sono stati selezionati. Era un evento aperto e pubblico. Il segretario provinciale del Pd Patruno ha deciso di partecipare sua sponte. Come lui il candidato alle primarie indicato dai Socialisti Carpagnano, due ex sindaci di colori diversi (Raffaele Fiore e Anna Chiumeo). Erano presenti dirigenti del PDL (Oronzo Cilli) e di Fli (Michele Dibenedetto). Ci ha fatto pervenire un messaggio di lodi l'avv. Carmine Dipaola e il già citato avv. Raffaele Fiore, che ritengo di poter considerare due padri nobili rispettivamente del centrodestra e del centrosinistra di Barletta. I loro commenti sono stati pubblicati nel gruppo. Non cito tutti, ma è chiaro il quadro assolutamente trasversale dell'iniziativa e dei suoi interlocutori. Chi non ha partecipato ha compiuto una scelta legittima. Ma nessuno è stato escluso. Aggiungo che se Lei ha visto una prevalenza di esponenti del PD, ciò mi pare piuttosto normale in una città in cui il Pd conta una ventina di consiglieri comunale e diverse migliaia di tesserati.
3)Un commento su un evento come quello di domenica risulta incompleto (me lo permetta) se oscura completamente i contenuti. Sono state discusse tematiche importanti. Su quelle ci piacerebbe conoscere l'opinione della sua testata. Anche quando fosse un'opinione critica. Cosa facciamo è più importante di chi siamo (o peggio quale divisa indossiamo nell'arena elettorale). Ma ci sarà sicuramente modo di farlo durante le prossime iniziative.
Alessandro Porcelluzzi, fondatore de "Il Palazzo di Cristallo"