Il Barletta torna in Prima Divisione

E le altre associazioni sportive stanno a guardare

Col ripescaggio del Barletta in Prima Divisione, le casse del Comune si sono aperte con una bella fideiussione di 800.000 euro a favore della società.

Ormai a Barletta sembra che esista solo il calcio, mentre le altre piccole società sportive (pallacanestro, pallavolo, tennistavolo, pallamano, eccetera) non hanno nessun sostegno economico, e devono anche pagare al Comune un ticket esorbitante per le proprie magre finanze , che viene elargito in base alla struttura in cui ci si allena e al numero di turni di allenamento. Questo non è giusto!

Voglio ricordare che la maggioranza delle associazioni sportive non hanno scopo di lucro e sono gestite da semplici appassionati ma ciò non vuol dire che per coltivare una passione, si debbano rimettere soldi.

Le piccole società sportive barlettane devono pagare il diritto di allenarsi, sobbarcandosi anche le spese di pulizia delle palestre ( in gran parte in nero! ). Come si giustificano tali spese di pulizie delle palestre, se i custodi delle medesime non rilasciano ricevuta fiscale? Ricordiamo che questo "pizzo" è obbligatorio, altrimenti si rischia di essere messi fuori dai succitati custodi. Premetto che chi vi scrive è anche e soprattutto un appassionato di calcio ma, il mio senso civico mi porta a dover fare questa doverosa segnalazione.

Ruggiero
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