Federalismo fiscale, un freno per il Sud Italia

«Siamo sempre più trascurati dalle istituzioni»

«Piange il Sud. Piange perché il riequilibrio economico fra Nord e Sud diventa sempre più un'instabile utopia alla luce della stangata che potrebbe rapidamente colpire i capoluoghi di provincia del Sud Italia. Risale a ieri la notizia del rischio stangata per i soli comuni del Meridione con il nuovo fisco previsto dal federalismo fiscale».

«Così come previsto dallo schema di D.Lgs. 292, il taglio colpirà come una mannaia i comuni del Sud Italia, a partire da L'Aquila, con il 66% di fondi in meno rispetto all'anno corrente, subito seguita da Napoli con un taglio previsto del 61%. Piange il Sud, perché mentre i suoi capoluoghi vengono privati di un'abbondante fetta delle loro risorse, a goderne tutti i benefici saranno alcuni privilegiati comuni del Nord. Sarebbe Olbia la provincia più "fortunata" d'Italia, per la quale è previsto un incremento delle entrate del ben 180% secondo la nuova riforma voluta dal governo. La perdita di risorse nel passaggio dai trasferimenti all'autonomia impositiva sarà complessivamente pari a 445.455.041 euro».

«Una incresciosa privazione che colpisce tutto il Sud perché in una più equa razionalizzazione delle risorse economiche non dovremmo essere sempre a solo noi meridionali a pagarne letteralmente le spese. Si tratta di un freno alla nostra crescita che incrementa squilibri e inefficienze, non solo per i comuni che verranno feriti dalla riforma ma per l'intero Sud Italia sempre più trascurato dalle istituzioni».

Avv. Giuseppe Paolillo
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