«E' possibile essere costretti a recarsi in ospedale per una ricetta medica al mattino?»
L'appello di una lettrice barlettana non residente in città da cinque anni
sabato 20 luglio 2013
21.58
iReport
Riceviamo e pubblichiamo segnalazione di un'amareggiata cittadina barlettana.
«Sono una cittadina barlettana che per motivi di lavoro vive da cinque anni in Liguria. Vi scrivo per segnalare l'immenso dispiacere che ho provato in questi giorni trascorsi nella mia amata città. Cinque anni fa sono partita alla volta del ponente ligure con le lacrime agli occhi.
Oggi ho pianto perché la mia città mi ha riservato una triste sorpresa. Per un piccolo ma per me grande problema di salute ho avuto bisogno stamane della guardia medica. Sono arrivata al vecchio ospedale alle 8.30 e scopro che il sabato la guardia medica apre alle 10.00, non assicurando il servizio per due ore quindi dalle otto del mattino alle dieci. Mi sono recata presso due farmacie di turno che mi hanno negato l'acquisto del farmaco da me richiesto perché priva di ricetta medica. Capibile certo, ma chi poteva prescrivermi il farmaco se la guardia medica non era attiva per due ore???
Non risiedo più a Barletta e' vero, ma stamattina eravamo in cinque dietro la porta dell'ospedale tutti barlettani, tutti residenti fuori Barletta, tutti nella stessa situazione, e per qualcuno non era la prima volta. Presa dalla disperazione per l urgenza del farmaco mi sono recata in un'altra farmacia limitrofa. Ebbene solo un pianto nervoso e liberatorio nel quale spiegavo la mia necessita' ha fatto si che la farmacista si mettesse la mano al cuore e mi vendesse un antibiotico consigliatomi dal medico dove sono residente, per mio figlio che nel frattempo era a casa. Avrei potuto recarmi in ospedale, ma si può per la prescrizione di un farmaco????
Molto scossa dall'esperienza sono rientrata a casa ho curato mio figlio ma ho anche pensato che questa nostra amata città non è pronta non solo socialmente e strutturalmente..... Perché da barlettana so che. noi siamo molto folcroristici. Parcheggi, servizi, strutture, senso civico. Ma su un servizio essenziale come quello della necessità di una prescrizione di un farmaco perché non sei residente e quindi il tuo medico di famiglia non può aiutarti, e' impensabile.
Se al mio posto si fosse trovato un turista magari straniero, cosa avrebbe pensato??? Ma davvero pensiamo di poter competere con queste gravi carenze con altre città???? Sarà sempre peggio, perché se la città e' carente in queste prestazioni fondamentali non potrà mai essere all'avanguardia in nessun ambito».
Con molta tristezza, una cittadina barlettana.
Amalia Giordano
«Sono una cittadina barlettana che per motivi di lavoro vive da cinque anni in Liguria. Vi scrivo per segnalare l'immenso dispiacere che ho provato in questi giorni trascorsi nella mia amata città. Cinque anni fa sono partita alla volta del ponente ligure con le lacrime agli occhi.
Oggi ho pianto perché la mia città mi ha riservato una triste sorpresa. Per un piccolo ma per me grande problema di salute ho avuto bisogno stamane della guardia medica. Sono arrivata al vecchio ospedale alle 8.30 e scopro che il sabato la guardia medica apre alle 10.00, non assicurando il servizio per due ore quindi dalle otto del mattino alle dieci. Mi sono recata presso due farmacie di turno che mi hanno negato l'acquisto del farmaco da me richiesto perché priva di ricetta medica. Capibile certo, ma chi poteva prescrivermi il farmaco se la guardia medica non era attiva per due ore???
Non risiedo più a Barletta e' vero, ma stamattina eravamo in cinque dietro la porta dell'ospedale tutti barlettani, tutti residenti fuori Barletta, tutti nella stessa situazione, e per qualcuno non era la prima volta. Presa dalla disperazione per l urgenza del farmaco mi sono recata in un'altra farmacia limitrofa. Ebbene solo un pianto nervoso e liberatorio nel quale spiegavo la mia necessita' ha fatto si che la farmacista si mettesse la mano al cuore e mi vendesse un antibiotico consigliatomi dal medico dove sono residente, per mio figlio che nel frattempo era a casa. Avrei potuto recarmi in ospedale, ma si può per la prescrizione di un farmaco????
Molto scossa dall'esperienza sono rientrata a casa ho curato mio figlio ma ho anche pensato che questa nostra amata città non è pronta non solo socialmente e strutturalmente..... Perché da barlettana so che. noi siamo molto folcroristici. Parcheggi, servizi, strutture, senso civico. Ma su un servizio essenziale come quello della necessità di una prescrizione di un farmaco perché non sei residente e quindi il tuo medico di famiglia non può aiutarti, e' impensabile.
Se al mio posto si fosse trovato un turista magari straniero, cosa avrebbe pensato??? Ma davvero pensiamo di poter competere con queste gravi carenze con altre città???? Sarà sempre peggio, perché se la città e' carente in queste prestazioni fondamentali non potrà mai essere all'avanguardia in nessun ambito».
Con molta tristezza, una cittadina barlettana.
Amalia Giordano