Dal cavalcavia Parrilli piovono sassi sulle automobili
La shoccante testimonianza di un lettore a BarlettaViva
sabato 30 agosto 2014
20.35
iReport
Salve,
vorrei segnalare alla Vostra redazione cosa è successo nella giornata di ieri sera.
Ecco cosa cosa ci ha consegnato in dote un anonimo il 29 agosto 2014. "Alle 20,45 circa i miei genitori transitavano con l'auto per via Parrilli, allorquando giunti in prossimità del cavalcavia inizia a piovere. Penserete pioggia? No! Un masso dal peso di non meno di 3,5 Kg termina la propria corsa sul parabrezza dell'autovettura in cui sono presenti i miei genitori. Il risultato è stato dei più scontati. Oltre al parabrezza sfondato, tanto spavento ma anche la consapevolezza di essere rimasti illesi a seguito di un grave episodio di pura follia. Ma forse il peggio non è ancora arrivato. A quel punto mio padre contatta la locale Stazione dei Carabinieri e sapete qual'è stata la risposta? "Sarà stato qualche ragazzino, più tardi mandiamo una pattuglia, domani mattina depositate una querela contro ignoti".
Premesso quanto sopra, io mi chiedo.. è possibile che ancora oggi dobbiamo circolare per le vie cittadine con il rischio di restare coinvolti in gravi episodi come questo? E' possibile che il controllo delle autorità preposte debba limitarsi ad andare a rincorrere minorenni che non indossano il casco piuttosto che vigilare anche in posti dove ormai è consolidato il perpetuarsi di questi attentati? è possibile sbagliare due volte, o meglio trattare con leggerezza l'eventualità di un grave accadimento prima e le conseguenze dello stesso dopo?
Certamente io non starò fermo a guardare e segnalerò l'episodio (non il primo) al Sindaco, alle Ferrovie dello Stato per palese omissione nel controllo, nella vigilanza e nella custodia dei beni di sua proprietà e/o comunque di cui ha la disponibilità (anche per il risarcimento dei danni subiti all'autovettura), agli organi preposti alla vigilanza e al controllo per la sicurezza dei cittadini. La speranza è che non si sottovaluti la gravità di tali episodi perchè anche nella nostra famiglia non l'avremmo mai pensato ma è accaduto".
Grazie un vostro lettore.
vorrei segnalare alla Vostra redazione cosa è successo nella giornata di ieri sera.
Ecco cosa cosa ci ha consegnato in dote un anonimo il 29 agosto 2014. "Alle 20,45 circa i miei genitori transitavano con l'auto per via Parrilli, allorquando giunti in prossimità del cavalcavia inizia a piovere. Penserete pioggia? No! Un masso dal peso di non meno di 3,5 Kg termina la propria corsa sul parabrezza dell'autovettura in cui sono presenti i miei genitori. Il risultato è stato dei più scontati. Oltre al parabrezza sfondato, tanto spavento ma anche la consapevolezza di essere rimasti illesi a seguito di un grave episodio di pura follia. Ma forse il peggio non è ancora arrivato. A quel punto mio padre contatta la locale Stazione dei Carabinieri e sapete qual'è stata la risposta? "Sarà stato qualche ragazzino, più tardi mandiamo una pattuglia, domani mattina depositate una querela contro ignoti".
Premesso quanto sopra, io mi chiedo.. è possibile che ancora oggi dobbiamo circolare per le vie cittadine con il rischio di restare coinvolti in gravi episodi come questo? E' possibile che il controllo delle autorità preposte debba limitarsi ad andare a rincorrere minorenni che non indossano il casco piuttosto che vigilare anche in posti dove ormai è consolidato il perpetuarsi di questi attentati? è possibile sbagliare due volte, o meglio trattare con leggerezza l'eventualità di un grave accadimento prima e le conseguenze dello stesso dopo?
Certamente io non starò fermo a guardare e segnalerò l'episodio (non il primo) al Sindaco, alle Ferrovie dello Stato per palese omissione nel controllo, nella vigilanza e nella custodia dei beni di sua proprietà e/o comunque di cui ha la disponibilità (anche per il risarcimento dei danni subiti all'autovettura), agli organi preposti alla vigilanza e al controllo per la sicurezza dei cittadini. La speranza è che non si sottovaluti la gravità di tali episodi perchè anche nella nostra famiglia non l'avremmo mai pensato ma è accaduto".
Grazie un vostro lettore.