Cafeamus di Villa Bonelli, non ci è concesso ammirare
Cumuli di rifiuti nascondono da anni scorci artistici di una vita passata
giovedì 21 ottobre 2010
iReport
Può sembrare una velleitaria e studiata "foto artistica", invece è il desolante interno della pagliaia o cafeamus nella Villa Bonelli, mai pulito, neanche poco prima della riapertura al pubblico. Pezzi di roccia sedimentaria che un tempo rivestivano la parete circolare esterna sono ora sparsi ovunque sul pavimento (due pezzi trovati al di fuori li ho deposti io all'interno, per evitare che andassero perduti) insieme a calcinacci ed altri rifiuti, nascondono il bel pavimento di mattonelle in maiolica dipinte con disegni geometrici e naturalistici. È pur vero che non si tratta di ceramiche di Luca della Robbia ma, oltre alla vetustà, sono la testimonianza di una storia trascorsa, poco conosciuta, che ci aiuterebbe ad apprezzarla meglio.
Mi chiedo, infine: "Dopo tante spese per l'illuminazione, rifacimento viali, ecc., non era urgente ed opportuno provvedere anche al rivestimento del muro esterno per evitare un ulteriore decadimento, e pulire quei pochissimi metri quadrati all'interno?
Se chi di competenza mettesse a disposizione presso il custode l'occorrente per la pulizia, mi dichiaro disposto a provvedere personalmente a titolo gratuito, conservando gelosamente i pezzi di roccia sedimentaria non facili da trovare, sperando che quanto prima siano ricollocati all'esterno.
Civis quidam Baruli
Mi chiedo, infine: "Dopo tante spese per l'illuminazione, rifacimento viali, ecc., non era urgente ed opportuno provvedere anche al rivestimento del muro esterno per evitare un ulteriore decadimento, e pulire quei pochissimi metri quadrati all'interno?
Se chi di competenza mettesse a disposizione presso il custode l'occorrente per la pulizia, mi dichiaro disposto a provvedere personalmente a titolo gratuito, conservando gelosamente i pezzi di roccia sedimentaria non facili da trovare, sperando che quanto prima siano ricollocati all'esterno.
Civis quidam Baruli