Barletta Città della Disfida e Pietro Mennea, lettera aperta al sindaco
A scrivere il presidente del Comitato Italiano pro Canne della Battaglia
lunedì 29 marzo 2021
19.55
iReport
«Caro Sindaco, prendo spunto - inizia così la lettera aperta al primo cittadino dal presidente del Comitato pro Canne della Battaglia Nino Vinella - dalla lodevole proposta avanzata pubblicamente e diffusa nelle ultime ore di intitolare agli illustri e compianti concittadini Vicenzo Desario l'ex Banca d'Italia e a Ruggiero Dimiccoli il foyer del Teatro Curci quali luoghi-simbolo della loro vita.
Pur nell'attuale e sempre seria emergenza sanitaria, lo scorso 21 marzo, nell'ottavo anniversario della morte di Pietro Mennea, abbiamo letto le parole del Senatore Damiani: "Con Pietro Mennea anche il nome della mia città, Barletta, ha girato il mondo fra onori e applausi grazie alle sue imprese sportive, e da novembre scorso è tornata a farlo anche per mezzo della sua iconica effigie postale. Barletta, quindi, nel cuore di tutti è già la città di Pietro Mennea: credo che i tempi siano ormai più che maturi per riconoscerlo anche ufficialmente".
Già da marzo 2016 ad un anno dalla prematura scomparsa di Pietro Mennea, chi scrive si era rivolto al Sindaco del tempo Pasquale Cascella per promuovere la denominazione di "Barletta Città della Disfida e di Pietro Mennea" mediante l'attivazione del percorso di modifica allo Statuto Comunale nelle previste forme amministrative. Oltre che al Sindaco, tale istanza fu rivolta all'allora Presidente del Consiglio Comunale Carmela Peschechera: entrambe queste figure istituzionali nulla riscontrarono in merito e nessuna comunicazione pervenne allo scrivente quale legittimo rappresentante di una Organizzazione di Volontariato ispirata in quel momento da una diffusa presa di coscienza civica e, nella fattispecie, dal più profondo sentimento di riconoscenza verso il Campione che aveva agito a favore di Canne della Battaglia nella propria attività politico-istituzionale quale Eurodeputato.
Ancora nel 2018, l'istanza è stata reiterata presso l'attuale Presidenza del Consiglio Comunale nella persona di Sabino Dicataldo, con identico negativo risultato in termini di doverosa risposta.
A differenza dell'onda emotiva del 2016, durante la campagna elettorale per le Comunali del 2018 l'utilizzo strumentale della nostra istanza "Barletta Città della Disfida e di Pietro Mennea" è stato inserito nella propaganda elettorale della cosiddetta "Coalizione di buongoverno" contribuendo a dare parvenza di credibilità alla Sua elezione come attuale Sindaco e dell'attuale Consiglio comunale il quale, nella prima seduta utile dopo il voto a marzo del 2019 con la delibera consiliare n. 4, ha approvato le Linee programmatiche di mandato 2018-2023 dove l'istanza di cui ci occupiamo ha trovato accoglimento entrando così a far parte dell'agenda amministrativa della Giunta in carica. Così almeno si credeva nel momento di generale consenso…
Ma neanche questo passaggio amministrativo ha comportato che allo scrivente venisse fornito, quale portavoce associativo di un'articolata e pienamente operativa realtà quale il Comitato in relazione alla Cittadinanza come riconosciuto e riconoscibile Ente di Terzo Settore in regola con l'attuale disciplina e ben noto anche al Comune di Barletta, un sia pur minimo cenno di riscontro e dunque la consapevolezza di stare proseguendo lungo la direzione auspicata.
Le recenti vicende politico-amministrative di cui Ella è protagonista denotano l'assenza di qualunque sano momento di confronto».
Pur nell'attuale e sempre seria emergenza sanitaria, lo scorso 21 marzo, nell'ottavo anniversario della morte di Pietro Mennea, abbiamo letto le parole del Senatore Damiani: "Con Pietro Mennea anche il nome della mia città, Barletta, ha girato il mondo fra onori e applausi grazie alle sue imprese sportive, e da novembre scorso è tornata a farlo anche per mezzo della sua iconica effigie postale. Barletta, quindi, nel cuore di tutti è già la città di Pietro Mennea: credo che i tempi siano ormai più che maturi per riconoscerlo anche ufficialmente".
Già da marzo 2016 ad un anno dalla prematura scomparsa di Pietro Mennea, chi scrive si era rivolto al Sindaco del tempo Pasquale Cascella per promuovere la denominazione di "Barletta Città della Disfida e di Pietro Mennea" mediante l'attivazione del percorso di modifica allo Statuto Comunale nelle previste forme amministrative. Oltre che al Sindaco, tale istanza fu rivolta all'allora Presidente del Consiglio Comunale Carmela Peschechera: entrambe queste figure istituzionali nulla riscontrarono in merito e nessuna comunicazione pervenne allo scrivente quale legittimo rappresentante di una Organizzazione di Volontariato ispirata in quel momento da una diffusa presa di coscienza civica e, nella fattispecie, dal più profondo sentimento di riconoscenza verso il Campione che aveva agito a favore di Canne della Battaglia nella propria attività politico-istituzionale quale Eurodeputato.
Ancora nel 2018, l'istanza è stata reiterata presso l'attuale Presidenza del Consiglio Comunale nella persona di Sabino Dicataldo, con identico negativo risultato in termini di doverosa risposta.
A differenza dell'onda emotiva del 2016, durante la campagna elettorale per le Comunali del 2018 l'utilizzo strumentale della nostra istanza "Barletta Città della Disfida e di Pietro Mennea" è stato inserito nella propaganda elettorale della cosiddetta "Coalizione di buongoverno" contribuendo a dare parvenza di credibilità alla Sua elezione come attuale Sindaco e dell'attuale Consiglio comunale il quale, nella prima seduta utile dopo il voto a marzo del 2019 con la delibera consiliare n. 4, ha approvato le Linee programmatiche di mandato 2018-2023 dove l'istanza di cui ci occupiamo ha trovato accoglimento entrando così a far parte dell'agenda amministrativa della Giunta in carica. Così almeno si credeva nel momento di generale consenso…
Ma neanche questo passaggio amministrativo ha comportato che allo scrivente venisse fornito, quale portavoce associativo di un'articolata e pienamente operativa realtà quale il Comitato in relazione alla Cittadinanza come riconosciuto e riconoscibile Ente di Terzo Settore in regola con l'attuale disciplina e ben noto anche al Comune di Barletta, un sia pur minimo cenno di riscontro e dunque la consapevolezza di stare proseguendo lungo la direzione auspicata.
Le recenti vicende politico-amministrative di cui Ella è protagonista denotano l'assenza di qualunque sano momento di confronto».