Associazione dei Partigiani, un presidio per la democrazia a Barletta
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (A.N.P.I) avrà una sede a Barletta
martedì 25 gennaio 2011
iReport
Sabato 15 gennaio si è svolto i presso la Sala della Comunità di Sant'Antonio a Barletta, il primo Congresso dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia della provincia BT. Durante la riunione sono state definite le cariche e il direttivo – formato da giovani e vecchi antifascisti – della nuova sezione, che avrà sede presso lo SPI CGIL in piazza Conteduca a Barletta. La sezione di Barletta è stata intitolata al partigiano barlettano Francesco Gammarota, nome di battaglia «Brancaleone».
Alla serata sono intervenuti Roberto Tarantino, promotore e neopresidente dell'Anpi BT, il Presidente regionale dell'A.N.P.I. Marche, Nazareno Re, che ha coadiuvato gli esponenti locali nella costituzione della neonata sezione, Giuseppe Gammarota, figlio del partigiano Francesco Gammarota.Tra il pubblico, Vito Cuonzo, partigiano barlettano della Divisione Osoppo Friuli, nominato, assieme a Giuseppe Matteucci, presidente onorario dell'A.N.P.I. della provincia BT.
Durante la serata è stato approvato un documento politico-programmatico che sarà presentato al 15° Congresso Nazionale dell'A.N.P.I., che si terrà simbolicamente nel prossimo marzo a Torino, prima capitale dello Stato unitario nel 150° anno dell'Unità d'Italia. Tra i temi temi trattati durante il convegno, il rischio che corre l'unità del Paese sotto le pressioni federaliste e secessioniste.
L'intervento del dirigente Nazareno Re si è snodato lungo i punti programmatici del documento nazionale, dalla volontà di ridare speranza e fiducia ai cittadini, al recupero del diritto ad un lavoro dignitoso nell'epoca della «globalizzazione dello sfruttamento», dalla lotta contro il precariato giovanile a quella contro ogni forma di discriminazione, razzismo e xenofobia, nonché la forte preoccupazione dell'A.N.P.I. per i continui attacchi alla Costituzione e all'ordinamento repubblicano, che hanno causato uno stato di emergenza democratica. Il prof. Tarantino ha espresso «forte preoccupazione per la sopravvivenza della democrazia nella scuola», auspicando che l'A.N.P.I. possa rappresentare sempre più un «presidio di democrazia, di buona coscienza sul territorio».
I relatori hanno espresso il loro comune giudizio di inadeguatezza del governo e del presidente del Consiglio dinanzi alle urgenze e ai problemi degli italiani.
Il direttivo dell'A.N.P.I. resterà in carica per cinque anni. Durante la serata è stata anche approvata la mozione del prof. Tarantino che prevede la convocazione di una conferenza di organizzazione, da tenersi nel prossimo gennaio 2012, che faccia il punto della situazione sul radicamento su tutto il territorio provinciale dell'associazione stessa, che nasce fortemente connotata – in termini di uomini e storia – dall'esperienza resistenziale della città di Barletta.
Pasquale Diroma
Alla serata sono intervenuti Roberto Tarantino, promotore e neopresidente dell'Anpi BT, il Presidente regionale dell'A.N.P.I. Marche, Nazareno Re, che ha coadiuvato gli esponenti locali nella costituzione della neonata sezione, Giuseppe Gammarota, figlio del partigiano Francesco Gammarota.Tra il pubblico, Vito Cuonzo, partigiano barlettano della Divisione Osoppo Friuli, nominato, assieme a Giuseppe Matteucci, presidente onorario dell'A.N.P.I. della provincia BT.
Durante la serata è stato approvato un documento politico-programmatico che sarà presentato al 15° Congresso Nazionale dell'A.N.P.I., che si terrà simbolicamente nel prossimo marzo a Torino, prima capitale dello Stato unitario nel 150° anno dell'Unità d'Italia. Tra i temi temi trattati durante il convegno, il rischio che corre l'unità del Paese sotto le pressioni federaliste e secessioniste.
L'intervento del dirigente Nazareno Re si è snodato lungo i punti programmatici del documento nazionale, dalla volontà di ridare speranza e fiducia ai cittadini, al recupero del diritto ad un lavoro dignitoso nell'epoca della «globalizzazione dello sfruttamento», dalla lotta contro il precariato giovanile a quella contro ogni forma di discriminazione, razzismo e xenofobia, nonché la forte preoccupazione dell'A.N.P.I. per i continui attacchi alla Costituzione e all'ordinamento repubblicano, che hanno causato uno stato di emergenza democratica. Il prof. Tarantino ha espresso «forte preoccupazione per la sopravvivenza della democrazia nella scuola», auspicando che l'A.N.P.I. possa rappresentare sempre più un «presidio di democrazia, di buona coscienza sul territorio».
I relatori hanno espresso il loro comune giudizio di inadeguatezza del governo e del presidente del Consiglio dinanzi alle urgenze e ai problemi degli italiani.
Il direttivo dell'A.N.P.I. resterà in carica per cinque anni. Durante la serata è stata anche approvata la mozione del prof. Tarantino che prevede la convocazione di una conferenza di organizzazione, da tenersi nel prossimo gennaio 2012, che faccia il punto della situazione sul radicamento su tutto il territorio provinciale dell'associazione stessa, che nasce fortemente connotata – in termini di uomini e storia – dall'esperienza resistenziale della città di Barletta.
Pasquale Diroma