Apprezzamenti e paura, «ragazze, non rientrate a casa da sole»
Un episodio segnalato in via Carlo Maria Giulini
lunedì 22 giugno 2020
12.15
iReport
«Desidero segnalare un episodio poco piacevole a cui ho tristemente assistito domenica 21 giugno. Orientativamente alle ore 22:00 in via Carlo Maria Giulini, una zona della nuova 167, una ragazzina con uno zainetto bianco stava camminando sulla pista ciclabile per rientrare a casa, quando improvvisamente una macchina nera, precisamente un modello vecchio di Ibiza, si è fermata per chiederle indicazioni stradali. La bambina innocentemente riferisce di non poter essere d'aiuto. A quel punto il conducente rallenta l'auto appostandosi alla rotonda che la bambina avrebbe dovuto percorrere. L'uomo che dice di chiamarsi Luca, la invita ripetutamente ad avvicinarsi all'auto facendo apprezzamenti ed insistendo perché salisse in macchina.
La bambina spaventata inizia a correre ed io e il mio ragazzo, avendo notato la situazione sospetta, ci precipitiamo verso la piccola cercando di capire meglio cosa fosse accaduto e mettendo in fuga l'auto. La bambina visivamente turbata ed impaurita, ci riferisce il suo nome e la sua età (14 anni). Le chiediamo di raccontarci cosa fosse successo e lei terrorizzata riferisce che ad averla importunata è stato un uomo di circa 30 anni. Abbiamo accompagnato la ragazzina presso il suo domicilio cercando di tranquillizzarla in ogni modo. Per quel che ho potuto, ho cercato di memorizzare le prime lettere e numeri della targa, ma in quegli attimi abbiamo creduto più opportuno tutelare la bambina e raggiungerla.
Se i suoi genitori stanno leggendo questo appello ed hanno bisogno di una testimonianza, io e il mio ragazzo siamo pronti ad sostenere la famiglia. È vergognoso e riprovevole assistere ad episodi di questo calibro in una zona della città posta a ben pochi controlli. Ci uniamo allo stato d'animo dei genitori e della piccola e perdonate lo sfogo, ma è giusto che tutti sappiano che queste situazioni si verificano proprio nel nostro vicinato ed è nostro dovere informare altre minorenni di prestare attenzione e data la zona, di non rientrare a casa sole».
Una giovane cittadina barlettana
La bambina spaventata inizia a correre ed io e il mio ragazzo, avendo notato la situazione sospetta, ci precipitiamo verso la piccola cercando di capire meglio cosa fosse accaduto e mettendo in fuga l'auto. La bambina visivamente turbata ed impaurita, ci riferisce il suo nome e la sua età (14 anni). Le chiediamo di raccontarci cosa fosse successo e lei terrorizzata riferisce che ad averla importunata è stato un uomo di circa 30 anni. Abbiamo accompagnato la ragazzina presso il suo domicilio cercando di tranquillizzarla in ogni modo. Per quel che ho potuto, ho cercato di memorizzare le prime lettere e numeri della targa, ma in quegli attimi abbiamo creduto più opportuno tutelare la bambina e raggiungerla.
Se i suoi genitori stanno leggendo questo appello ed hanno bisogno di una testimonianza, io e il mio ragazzo siamo pronti ad sostenere la famiglia. È vergognoso e riprovevole assistere ad episodi di questo calibro in una zona della città posta a ben pochi controlli. Ci uniamo allo stato d'animo dei genitori e della piccola e perdonate lo sfogo, ma è giusto che tutti sappiano che queste situazioni si verificano proprio nel nostro vicinato ed è nostro dovere informare altre minorenni di prestare attenzione e data la zona, di non rientrare a casa sole».
Una giovane cittadina barlettana