Alberto Angela, Canne della Battaglia e gli atti vandalici
Oggi ritorna "Ulisse" con la puntata dedicata ad Annibale
sabato 3 ottobre 2015
iReport
«Torna su Rai3, da sabato 3 ottobre alle 21.30, Alberto Angela e il suo Ulisse – Il piacere della scoperta, e torna con un viaggio d'eccezione a Canne della Battaglia. La prima puntata, intitolata Annibale, l'uomo che sfidò Roma, è stata annunciata con ardore dal Comitato Pro Canne della Battaglia: "Il gran debutto televisivo dedica l'intera prima puntata del ciclo di trasmissioni nel palinsesto autunnale della terza rete nazionale alla figura del generale cartaginese ed alla sua vittoriacapolavoro nella piana dell'Ofanto". Tutto nacque a luglio in occasione delle riprese televisive che la troupe eseguì nella Cantina della Disfida e le cui puntate andranno in onda il 17 e 14 ottobre prossimi, quando Nino Vinella, Presidente del Comitato pro Canne della Battaglia, invitava Alberto Angela e la produzione Rai a ritornare nel sito archeologico per un incontro pubblico da concordare.
Tutto nacque per celebrare Annibale Barca e la sua impresa bellica che mise in ginocchio Roma, il più grande generale di tutti i tempi, l'uomo che più di ogni altro fece tremare Roma, una famiglia quella dei cartaginesi Barca che si intreccia a fuoco vivo con quella romana degli Scipioni, di cui Scipione l'Africano rappresentò l'unico generale romano in grado di sconfiggere Annibale. Ma il viaggio sarà soprattutto l'occasione per ripercorrere la sua via e le sue gesta a partire dalla sua giovinezza a fianco del padre Amilcare, saggio insegnante di arti militari dal quale apprese l'uso dei celebri elefanti da battaglia, all'età matura quando marciò dalla Spagna all'Italia attraverso le Alpi: un'impresa leggendaria compiuta in condizioni estreme. Rivivremo il momento della sua apoteosi, la battaglia di Canne, il suo capolavoro tattico ancor oggi studiato nelle accademie militari di tutto il mondo, quando in netta inferiorità numerica riuscì ad infliggere a Roma la peggior sconfitta della sua storia. Oggi in quel luogo certo riecheggia l'eco della storia, nonostante un'Amministrazione comunale poco incline alla valorizzazione del sito la cui reputazione viene celebrata in tutta Italia e nel mondo tranne che nella sua patria, della serie nemo est profeta in patria. Nonostante atti di vandalismo come quello che hanno lacerato la stazione ferroviaria di Canne della Battaglia la notte scorsa, porte divelte e interno del casello distrutto, un luogo adibito da anni alla promozione turistica del sito condotta dai soci del Comitato che in totale autonomia di mezzi, risorse e idee promuovono e valorizzano ogni scenario del sito: da quello storico a quello enogastronomico, dalla rappresentatività internazionale alla tutela del territorio e delle infrastrutture ferroviarie che vedono nella tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola un percorso cruciale per i cittadini dell'entroterra verso Bari o Foggia. Ma non sarà certo una ragazzata o un atto di vigliaccheria a deturpare la bellezza e la sacralità del luogo. Squadre del comparto logistico di Trenitalia sono già all'opera per ripristinare la messa in sicurezza dello stabile e per renderlo maggiormente idoneo a gestire eventuali nuovi attacchi vandalici. Barletta, la Provincia BAT, la Regione Puglia meritano esattamente quello che merita l'Italia intera: una Nazione in mano ad un Governo totalmente dimentico che un degno Ministero dell'Economia dovrebbe essere prima di tutto Ministero della Cultura. Ci meritiamo la mediocrità ed il pressapochismo, siamo noi ad osannare chi ci affossa, ad applaudire una classe politica senza principi(o) e senza futuro. Il vero motore della dignità culturale e della voglia di trasformare una buona volta il turismo culturale nel vero volano dell'economia in un Sud sempre più isolato? Quel motore è rappresentato dagli schiaffi morali che arrivano da chi di Cultura ne ha fatto una professione, da chi nel mondo inserisce la manovra a tenaglia di Annibale nei manuali tattici di guerra, quegli stessi schiaffi morali ben piazzati dalle Associazioni di volontariato che non permettono a nessuno di guadare il passo.
Nihil difficile volenti – Nulla è arduo per colui che vuole».
[Samantha Vinella]
Tutto nacque per celebrare Annibale Barca e la sua impresa bellica che mise in ginocchio Roma, il più grande generale di tutti i tempi, l'uomo che più di ogni altro fece tremare Roma, una famiglia quella dei cartaginesi Barca che si intreccia a fuoco vivo con quella romana degli Scipioni, di cui Scipione l'Africano rappresentò l'unico generale romano in grado di sconfiggere Annibale. Ma il viaggio sarà soprattutto l'occasione per ripercorrere la sua via e le sue gesta a partire dalla sua giovinezza a fianco del padre Amilcare, saggio insegnante di arti militari dal quale apprese l'uso dei celebri elefanti da battaglia, all'età matura quando marciò dalla Spagna all'Italia attraverso le Alpi: un'impresa leggendaria compiuta in condizioni estreme. Rivivremo il momento della sua apoteosi, la battaglia di Canne, il suo capolavoro tattico ancor oggi studiato nelle accademie militari di tutto il mondo, quando in netta inferiorità numerica riuscì ad infliggere a Roma la peggior sconfitta della sua storia. Oggi in quel luogo certo riecheggia l'eco della storia, nonostante un'Amministrazione comunale poco incline alla valorizzazione del sito la cui reputazione viene celebrata in tutta Italia e nel mondo tranne che nella sua patria, della serie nemo est profeta in patria. Nonostante atti di vandalismo come quello che hanno lacerato la stazione ferroviaria di Canne della Battaglia la notte scorsa, porte divelte e interno del casello distrutto, un luogo adibito da anni alla promozione turistica del sito condotta dai soci del Comitato che in totale autonomia di mezzi, risorse e idee promuovono e valorizzano ogni scenario del sito: da quello storico a quello enogastronomico, dalla rappresentatività internazionale alla tutela del territorio e delle infrastrutture ferroviarie che vedono nella tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola un percorso cruciale per i cittadini dell'entroterra verso Bari o Foggia. Ma non sarà certo una ragazzata o un atto di vigliaccheria a deturpare la bellezza e la sacralità del luogo. Squadre del comparto logistico di Trenitalia sono già all'opera per ripristinare la messa in sicurezza dello stabile e per renderlo maggiormente idoneo a gestire eventuali nuovi attacchi vandalici. Barletta, la Provincia BAT, la Regione Puglia meritano esattamente quello che merita l'Italia intera: una Nazione in mano ad un Governo totalmente dimentico che un degno Ministero dell'Economia dovrebbe essere prima di tutto Ministero della Cultura. Ci meritiamo la mediocrità ed il pressapochismo, siamo noi ad osannare chi ci affossa, ad applaudire una classe politica senza principi(o) e senza futuro. Il vero motore della dignità culturale e della voglia di trasformare una buona volta il turismo culturale nel vero volano dell'economia in un Sud sempre più isolato? Quel motore è rappresentato dagli schiaffi morali che arrivano da chi di Cultura ne ha fatto una professione, da chi nel mondo inserisce la manovra a tenaglia di Annibale nei manuali tattici di guerra, quegli stessi schiaffi morali ben piazzati dalle Associazioni di volontariato che non permettono a nessuno di guadare il passo.
Nihil difficile volenti – Nulla è arduo per colui che vuole».
[Samantha Vinella]