
Storia e cultura
Mercoledì con la Storia, Federico II e il busto di Barletta
mercoledì 26 gennaio 2011
18:00 Ingresso libero
Libreria Laterza, Bari
Mercoledì 26 gennaio alle ore 18.00 a Bari presso la Libreria Laterza in Via Sparano da Bari 136 ci sarà il quinto incontro dei Mercoledì con la Storia con il prof. Luigi Todisco dal titolo "DIVI IULI CAE(SARIS) IM(AGO). Da Giulio Cesare a Federico II" modera Victor Rivera Magos, a cura del Centro di Studi Normanno-Svevi dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" e l'Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi in collaborazione con la libreria Laterza.
"È lui o non è lui?" verrebbe da ricordare l'adagio di Ezio Greggio per il presunto busto di Federico II conservato nel castello di Barletta e spesso usato come immagine del sovrano svevo accanto al più famoso castello ottagonale andriese, Castel del Monte. Moltissimi studiosi ne hanno attribuito la paternità alle scuole scultoree di derivazione classicista del periodo normanno e dell'età sveva, usato come strumento di propaganda del potere imperiale che si ricollega a quello romano. Eppure non pochi sono i dubbi e le voci dissonanti che indicano, invece, nel busto barlettano un riuso di una scultura tardo antica nel XIII secolo. Tante le teorie che si sono affiancate in questi anni. Luigi Todisco, archeologo biscegliese per sei anni direttore della Scuola di Specializzazione di Archeologia dell'Ateneo barese, ha studiato il busto marmoreo all'interno del contesto del suo ritrovamento, criticando stereotipi e letture superate sul reperto. Il viaggio con il prof. Todisco si presenta ricco di sorprese sempre nel pieno stile dei Mercoledì con la Storia, volti al superamento degli stereotipi e ad una conoscenza del nostro patrimonio artistico. Un incontro ricco di sorprese!
"È lui o non è lui?" verrebbe da ricordare l'adagio di Ezio Greggio per il presunto busto di Federico II conservato nel castello di Barletta e spesso usato come immagine del sovrano svevo accanto al più famoso castello ottagonale andriese, Castel del Monte. Moltissimi studiosi ne hanno attribuito la paternità alle scuole scultoree di derivazione classicista del periodo normanno e dell'età sveva, usato come strumento di propaganda del potere imperiale che si ricollega a quello romano. Eppure non pochi sono i dubbi e le voci dissonanti che indicano, invece, nel busto barlettano un riuso di una scultura tardo antica nel XIII secolo. Tante le teorie che si sono affiancate in questi anni. Luigi Todisco, archeologo biscegliese per sei anni direttore della Scuola di Specializzazione di Archeologia dell'Ateneo barese, ha studiato il busto marmoreo all'interno del contesto del suo ritrovamento, criticando stereotipi e letture superate sul reperto. Il viaggio con il prof. Todisco si presenta ricco di sorprese sempre nel pieno stile dei Mercoledì con la Storia, volti al superamento degli stereotipi e ad una conoscenza del nostro patrimonio artistico. Un incontro ricco di sorprese!
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